Albergatori e istituzioni a confronto. Un’intera giornata di confronti, dibattiti e proposte mirata a fotografare la situazione del turismo romano al tempo del Giubileo, del commissariamento della Capitale e delle minacce derivanti dalla crisi internazionale.
Ad aprire i lavori il Seminario curato da esperti di Federalberghi Roma: “Le imprese del settore turismo e la crisi di redditività. Come cambiare rotta?”, con casi e soluzioni in tema di rapporti con le Online Travel Agencies e disintermediazione, abusivismo ricettivo, costo del lavoro e formazione del personale, acquisto di beni e servizi.
A seguire, un confronto diretto tra le Istituzioni e le Associazioni imprenditoriali nella Tavola Rotonda “Apriamo le porte al turismo. L’impegno delle Istituzioni per il rilancio del territorio e dell’economia turistica”, cui hanno partecipato il Presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli, il Presidente di Confcommercio Roma Rosario Cerra, il Vicepresidente con delega al Turismo della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio,il Prefetto di Roma Capitale Franco Gabrielli.
Il seminario: “La ristrutturazione del debito d’impresa: come affrontare e gestire con successo una crisi aziendale” ha chiuso i lavori.
Per il Presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli i temi e lo spirito dell’Albergatore Day 2016 hanno voluto indicare la strada da seguire nei prossimi mesi secondo la ‘base’ imprenditoriale di Roma: “Al di là delle illusioni e delle speranze,” ha detto Roscioli “Roma si trova a fare i conti con un presente che vede in decisa crisi la redditività del suo tessuto imprenditoriale, specie per ciò che riguarda il turismo. L’invito che rivolgiamo a noi stessi è, come sempre, quello di rimboccarci le maniche per porre le basi di un futuro migliore, ma alle Istituzioni diciamo anche che non c’è più tempo: i cambiamenti strutturali e di programmazione vanno fatti subito perché l’elezione del nuovo Sindaco porterà fisiologicamente almeno sei mesi di ritardo nella soluzione dei problemi più pressanti, cioè un tempo che ormai non possiamo permetterci”.