Ecco, quando le cose continuano a peggiorare, e non c’è proprio niente o nessuno che possa fare qualcosa di concreto per un settore allo stremo, non viene neppure voglia di commentare. Scrivo editoriali dal 1992 e il settore è diventato sempre più “anarchico”, più povero, più menefreghista di prima, credo che sia meglio non scrivere niente. Ho detto già tutto nel corso di questi anni e le cose sono andate di male in peggio. Una pausa di riflessione, non solo mia, anche di chi tutti i giorni si lamenta e basta, andrebbe presa. Quando avrò da ridire qualcosa…riprenderò.