Turismo, economia ombra: indagine di Federalberghi nazionale sugli annunci Airbnb consegnata oggi al Ministro Centinaio
Il Ministro del Turismo Gian Marco Centinaio, ha ricevuto tutto il rapporto fatto da Federalberghi in occasione della Giunta Esecutiva di Federalberghi nazionale.
Un’ un’analisi degli annunci presenti sul portale Airbnb nel mese di agosto 2018, ha evidenziato tutto il sommerso delle strutture offerte su Airbnb e Federalberghi Roma ha ribadito la richiesta di un intervento urgente al fine di contrastare il dilagare dell’abusivismo e della concorrenza sleale.
Dalle elaborazioni Federalberghi / Incipit srl su dati Inside Airbnb, ad agosto 2018 nel territorio di Roma e provincia risultavano disponibili su Airbnb 33.680 alloggi, con una crescita del 25,25% rispetto ad agosto 2016, in cui ne erano pubblicizzati 26.891. Degli annunci presenti su Airbnb.it: 21.816 (64,77%) erano riferiti ad interi appartamenti; 23.218 (68,94%) disponibili per più di sei mesi; 21.329 (63,33%) gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio.
Dati inequivocabili, che non possono che riportare l’attenzione sulle 4 grandi bugie della cosiddetta “sharing economy”:
non è vero che si tratta di forme integrative del reddito, sono attività economiche a tutti gli effetti, che molto spesso fanno capo ad inserzionisti che gestiscono più alloggi;
non è vero che si condivide l’esperienza con il titolare: la maggior parte degli annunci pubblicati su Airbnb si riferisce all’affitto di interi appartamenti, in cui non abita nessuno;
non è vero che si tratta di attività occasionali: la maggior parte degli annunci si riferisce ad appartamenti disponibili per oltre sei mesi all’anno;
non è vero che le nuove formule compensano la mancanza di offerta: gli alloggi presenti su Airbnb sono concentrati soprattutto nelle grandi città e nelle principali località turistiche, dove è maggiore la presenza di esercizi ufficiali.
“La conseguenza,” sottolinea il Presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli “è un doppio inganno perpetrato nei confronti del consumatore: viene tradita la promessa di vivere un’esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a sua tutela, a quella dei lavoratori, della collettività e del mercato. Viene inoltre drammaticamente alla luce un problema di evasione fiscale e concorrenza sleale, che si traduce in danno sia per le imprese turistiche tradizionali che per coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. È ormai necessaria l’istituzione di un registro nazionale degli alloggi turistici e l’adozione di misure che pongano un argine allo spopolamento dei centri storici”.
L’indagine di Federalberghi che ha censito gli alloggi disponibili sul portale Airbnb.it è stata posta a disposizione delle autorità affinché svolgano gli opportuni controlli.