Quale aiuto migliore poteva piombare sulle tasche dei viaggiatori italiani, già appesantite dal complesso scenario economico?
Neanche nelle peggiori previsioni Astoi, Associazione Tour Operator Italiani, immaginava manovre così noncuranti delle difficoltà che già vive il turismo italiano.
L’ulteriore tassazione prevista per tutti i viaggiatori in partenza dagli aeroporti italiani tocca ora un punto inaccettabile dopo gli ultimi tre anni di continui aumenti a danno dei passeggeri.
Infatti prima l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco istituita nel 2004 con un importo di 1 euro è stata con la legge 43 del 2005 “ incrementata di un euro a passeggero destinato ad alimentare il fondo speciale per il sostegno del reddito e dell’occupazione …” portandola quindi a 2 euro.
Nella finanziaria del 2007 a tale importo sono stati aggiunti ulteriori 0,50 centesimi per “ridurre il costo a carico dello Stato del servizio antincendi negli aeroporti” portandola a 2,5 euro e -dulcis in fundo- con il testo approvato ieri dal Senato nell’ambito del ddl 999 su Alitalia si raddoppia la quota del fondo speciale per il sostegno al reddito portando il totale della tassa a 3,50 euro a passeggero.
Questo ennesimo tentativo di scaricare ulteriori costi sui passeggeri e di conseguenza anche su un settore che sta attraversando un periodo di gravi difficoltà non è accettabile, tanto più che tutti questi fondi raccolti ( per l’anno in corso si stimano circa 250 milioni che diventerebbero con la nuova ipotesi 350 milioni per il futuro) non affrontano nemmeno in parte il problema della tutela dei passeggeri in caso di fallimento di vettori aerei, che potrebbero lasciare migliaia di persone abbandonate negli aeroporti italiani ed esteri.
“ASTOI invita il governo a rivedere questa scelta e a confrontarsi con le Associazioni di categoria per valutare l’introduzione di norme concrete a tutela dei passeggeri” – dichiara il Presidente di Astoi, Roberto Corbella.