Giovannoni Fiavet 2013Il Presidente Giovannoni chiarisce i rumors sul destino della federazione con un comunicato ufficiale. “In merito alla Federazione di Settore in ambito Confcommercio, occorre sottolineare che non si è mai parlato di fusione fra realtà sindacali e non sindacali assolutamente eterogenee. Stiamo ragionando da tempo in merito alla costruzione di una casa comune che però lasci ad ogni soggetto la propria autonomia sindacale, politica, istituzionale e patrimoniale. Fiavet resterà operativa con le sue caratteristiche ed i suoi organismi Nazionali e periferici. Queste sono le basi della trattativa che pazientemente stiamo portando avanti secondo il mandato del nostro Consiglio Nazionale. L’idea di fusione è stata sempre respinta dal Consiglio Nazionale che, ricordo a tutti, è eletto dalla base associativa e rappresenta tutto il territorio nazionale. Non mi risulta – continua il Presidente Giovannoni – che sia stato condiviso nessuno statuto fra le parti. Agli atti c’è solo una nostra proposta di “Protocollo di accordo” che, apparentemente, ha trovato consenso in Federviaggio e AINeT, e una loro idea iniziale per noi non condivisibile.
Abbiamo anche proposto un cronoprogramma per non allungare i tempi, ma, purtroppo rimane soltanto la nostra disponibilità e nessun protocollo d’accordo firmato dalle parti e, per la sua competenza, da Confcommercio-Imprese per l’Italia.
Questa è la verità dei fatti: quelli dichiarati sono bugie e insulti che fanno riflettere sulla serietà di chi, con molta leggerezza, le concepisce e le scrive.”

“Qualcuno – conclude il Presidente Fiavet –pressato da una possibile flessione della Categoria, può immaginare diversi tipi di salvezza, ma gli accordi seri vanno ponderati, a prescindere dalle “delusioni” di chi pensa di fare il “colpaccio” a danno delle Fiavet. E’ nostra intenzione ragionare in termini propositivi in merito ad una riorganizzazione confederale della Fiavet verso tutte le direzioni possibili. Le condizioni per sedersi al tavolo però sono note e non possono essere cambiate ad uso e costume personale”.