chefQuesto si che è in crescita. Si tratta dell turismo enogastronomico in Italia, che anche in tempi di crisi non solo riesce a mantenere un trend positivo  con +12% l’anno, tra il 2011 e il 2012, in controtendenza sull’andamento generale del turismo in Italia. Questi i primi dati che emergono dallo studio promosso dalle Città del Vino e realizzato dal Censis Servizi, il Rapporto Annuale “Dell’Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia” presentato alla Borsa internazionale del Turismo di Milano.

Secondo il presidente delle Città del Vino Pietro Iadanza “Il turismo enogastronomico è il “portabandiera” del Belpaese, capace di far mettere in viaggio milioni di persone da ogni parte del mondo e fare dell’Italia una delle mete più amate del turismo internazionale. Un settore in cui i margini di crescita sono ancora molti. Chi opera nel settore deve sempre di migliorare l’offerta ed attrarre anche quei turisti che non sono solo amanti del wine & food, meno di “nicchia”, con una strategia nazionale, perché si tratta di un settore strategico su cui puntare per aumentare in generale i flussi turistici”, come riporta Marketing del territorio.it.

Un settore, quello del wine & food, che si conferma come uno di quelli in maggiore crescita negli ultimi anni, che genera un giro d’affari che va dai 3 ai 5 miliardi di euro e riesce a “far Calice Vinomuovere” dai 4 ai 6 milioni di turisti in giro per il Belpaese. E che non si ferma all’Italia: infatti, è sempre in crescita il numero di turisti stranieri, a fronte di un calo di presenze italiane.

Nonostante i risultati positivi, è importante monitorare la situazione, poiché senza alcune strategia nazionale condivisa bisognerà verificare quanto il settore riuscirà ad andare controcorrente, sottolinea ancora l’”Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia” Città del Vino/Censis.