La IATA (Associazione Internazionale del Traffico Aereo) ha pubblicato i dati sul traffico aereo internazionale relativi al mese di agosto, dati che confermano una flessione continua.
La crescita della domanda in termini di passeggeri internazionali è scesa all’1,3%, dopo la deludente crescita dell’1,9% di luglio. I coefficienti di carico passeggeri sono scesi al 79,2%, una drastica caduta rispetto all’81% registrato lo scorso anno nello stesso periodo, mentre la crescita della capacità supera la domanda.

Il traffico merci internazionale ha visto per il terzo mese consecutivo una contrazione con un calo pari a -2,7% dopo cadute del -1,9% in luglio e del -0,8% in giugno.

“Il traffico passeggeri è cresciuto del 5,4% nella prima metà dell’anno. Poi è sceso all’1,9% in luglio e all’ 1,3% in Agosto. Il contrasto tra la prima metà dell’anno e gli ultimi due mesi è molto forte”, ha detto Giovanni Bisignani, Direttore Generale e Amministratore Delegato della IATA. “Il calo è stato così improvviso che le compagnie non riescono a regolare la capacità abbastanza in fretta. La diminuzione del prezzo del petrolio è un sollievo gradito sul versante dei costi, ma il carburante rimane ancora più caro del 30% rispetto allo scorso anno. E con il continuo calo della crescita del traffico, il settore sta andando verso una perdita di 5,2 miliardi di dollari quest’anno”.

Il trasporto aereo di merci è diminuito, un calo guidato dai vettori della regione Asia Pacifico che hanno registrato un -6,5% nel mese di luglio e un -6,8% nel mese di agosto. “Le compagnie aeree trasportano il 35% delle merci internazionali in termini di valore. Il calo di tre mesi – guidato da un indebolimento dei mercati nella regione Asia Pacifico – è un indice molto chiaro del fatto che il commercio globale sta rallentando. Questo dimostra che l’impatto della crisi finanziaria è geograficamente ampio e peggiorerà prima di migliorare”, ha detto Bisignani.

Passeggeri

  • I vettori della regione Asia Pacifico hanno registrato una contrazione di -3,1%, dopo un calo del -0,5% in luglio. Alcune deformazioni economiche intorno ai Giochi olimpici in Cina e un indebolimento delle prospettive nell’economia giapponese hanno contribuito al declino. Anche nei prossimi mesi si attendono dei recuperi rispetto a questa debole performance, non c’è dubbio che le economie della regione stanno subendo l’impatto di questa tempesta nei mercati finanziari
  • I vettori medio-orientali hanno visto una caduta nella crescita del traffico al 4,3% dopo il 5,3% di luglio e molto al di sotto del 10,6% registrato nei primi 6 mesi dell’anno.
  • Al contrario, il traffico internazionale di passeggeri trasportato dalle compagnie aeree nord-americane è aumentato dalla crescita del 4,2% di luglio a quella del 5,2% di agosto, e in America Latina dall’ 8,1% all’ 11,9% e in Europa dall’ 1,3% all’ 1,6%
  • Agosto è in genere il secondo momento più forte dell’anno, ma il fattore di carico del 79,2% registrato è stato di 1,8% punti inferiore a quello dell’anno scorso e si prevede che la capacità programmata rallenti bruscamente fino a un punto di crescita minima entro la fine dell’anno.

Merci

  • Il calo del -6.8% nelle merci internazionali spedite dai vettori nella regione Asia-Pacifico ha avuto un fortissimo impatto dato che rappresentano il 45% del mercato globale di merce trasportata per via aerea.
  • Anche gli altri grandi protagonisti del mercato hanno mostrato segni di debolezza. Le compagnie aeree europee hanno sperimentato un calo del -0,9%, mentre quelle statunitensi hanno registrato una debole crescita dello 0,8%.
  • Il brusco calo nel traffico merci latinoamericano (-13,2%) riflette una ristrutturazione in Brasile con tagli della capacità.

“La crisi del settore si sta aggravando e nessuna regione ne è immune. Ci vogliono dei provvedimenti urgenti. Dalla tassazione ai costi e all’efficienza operativa, qualsiasi aspetto che si ripercuota sulla nostra attività deve essere esaminato per ridurre i costi e migliorare l’efficienza. E’ una questione di sopravvivenza”, ha detto Bisignani.

Bisignani ha messo in evidenza un significativo progresso in Brasile, dove un decreto presidenziale per l’abolizione di una tassa sul carburante per i voli internazionali è stato pubblicato il 26 settembre. “Dopo una campagna durata due anni, questa è una grande notizia e il risparmio di 411 milioni di dollari nei prossimi quattro anni non poteva essere più opportuno. E’ una sfida agli altri governi perché seguano l’esempio del Brasile, conformandosi agli standard globali e liberando la nostra industria da tasse pazzesche. Questo è particolarmente vero per l’India. Le sue compagnie aeree registreranno le maggiori perdite fuori dagli Stati Uniti – 1,5 miliardi di dollari quest’anno – e sono schiacciate da enormi tasse sul carburante, in particolare sui mercati nazionali”, ha detto Bisignani.