Irlanda terra di favole, di racconti per bambini ma anche di novelle che incantano i grandi. Di tradizioni che incantano e credenze tuttora misteriose Affidate, nel corso del tempo, alla memoria, alla tradizione orale di generazioni e generazioni di cantastorie.

Molte ed avvincenti quelle legate alla tradizione celtica. Fra queste, si colloca quella di Santa Brigida. Leggenda vuola che coltivasse un fuoco perpetuo, da lei vegliato anche dopo la morte. Protettrice di poeti, lattai e delle mandrie di bovini, è invocata a tutela della salute. La sua festa ricorre il 1° febbraio e, sempre secondo le memorie popolari, per la mitologia celti segna l’inizio della primavera (Imbolc). A lei e alle quattro stagioni del calendario celtico è dedicato il St Brigid’s Garden di Roscahill (Co. Galway, www.brigitsgarden.ie) dove il verde, le aiuole ed alcune installazioni artistiche  suddividono l’area in quattro aree, ognuna delle quali rappresenta una stagione celtica: Samhain, l’inverno che segnava lìinizio dell’anno Celtico, il periodo delle semine e della lenta ripresa del ciclo vegetativo;  Imbolc, ovvero la primavera  cara a Santa Brigida, stagione di nascita degli agnelli e di copiose fioriture;  Belatine, che a maggio apriva la stagione estiva, periodo di matrimoni e di raccolti; ed infine Lughnasa, che all’inizio di agosto apriva il ciclo autunnale.

Numerosa poi la famiglia di fate, folletti, elfi che popolano i boschi irlandesi. Fra tanti, si distingue il solitario Leprechaun , anch’esso di tradizione celtica.Vestito di verde dalla testa ai piedi, è un calzolaio che fa scarpe per altri folletti. Ma il compito più importante per i Leprechaun, almeno così si racconta, è fare la guardia ad una mitica pentola d’oro. Nessuno sa dove sia ma, leggenda vuole, basta seguire l’arcobalento  per individuare il suo nascondiglio. Maggiori informazioni su Santa Brigida, sulla saga dei Leprechauns ed altre curiosità della mitologia irlandese sono disponibili sul sito (www.irelandnow.com/index.html)