“Le nuove frontiere del turismo” è il tema del prestigioso Forum che si terrà a Napoli il 17 dicembre prossimo a bordo della Mcs Fantasia, nuova nave ammiraglia della Msc Crociere, a partire dalle ore 14. In uno scenario in cui il turismo si pone come leva strategica per un rilancio dell’economia del nostro paese, importanti sono le occasioni di confronto per il settore. L’intento del convegno di Napoli, che avrà cadenza annuale e che è stato promosso dal sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, è quello infatti di un aperto confronto con le Istituzioni e con le categorie di impresa sugli obbiettivi e sulle strategie che il turismo “Made in Italy” deve oggi sviluppare per tornare ad essere competitivo. Nel corso dell’incontro interverranno il Presidente di Confturismo, Bernabò Bocca, il Presidente di Assoturismo, Claudio Albonetti, il Presidente dell’Enit, Matteo Marzotto, il Presidente di FIAVET Giuseppe Cassarà, il Direttore Generale Federalberghi, Alessandro Cianella, il Presidente di Astoi, Roberto Corbella, il Presidente di Aica, Elena David, l’Amministratore Delegato di Amadeus, Fabio Lazzarini, l’assessore al turismo della Regione Campania, Claudio Velardi e il direttore generale di MSC crociere, Domenico Pellegrino. Moderatore dell’evento Bruno Vespa.
Parole tante, visite pure ma fatti…
L’ultima volta lo ha detto inaugurando la Bit di Milano. “E’ grave e imperdonabile che per oltre 20 anni le nostre istituzioni centrali non abbiano colto l’entità di questo settore: ma ora si sta cambiando rotta. Questo Governo ha intenzione di dare una svolta alle politiche turistiche, con un piano quadriennale, strategie mirate e studiate in collaborazione con tutti i rappresentanti del settore”. Un ritornello che Michela Vittoria Brambilla non ha fatto che ripetere negli ultimi nove mesi ma che a quanto pare sembra sia rimasto solo un’intenzione a cui non è stato dato seguito. A distanza di un anno, infatti, l’Italia è ancora 28/a nella classifica mondiale dei Paesi più competitivi nel settore Viaggi e Turismo elaborata dal World Economic Forum (WEF); proprio come un anno fa. La classifica, che non è un voto sulla bellezza di ogni Paese ma si concentra sui fattori che rendono interessante sviluppare l’industria del viaggio e del turismo dei singoli paesi, boccia ancora una volta l’Italia mentre in soli 12 mesi la Francia è riuscita a risalire di sei posizioni passando dalla decima alla quarta. Segno che il miracolo, volendo, è possibile. Così, nonostante le reiterate promesse di riuscire a imprimere una svolta al settore turistico, in 9 mesi Michela Vittoria Brambilla non è riuscita nel suo scopo. E anzi il rapporto accusa il governo italiano di non considerare il settore Viaggi e Turismo prioritario (a questa voce l’Italia è al 107esimo posto su 133 paesi di tutto il mondo). Voti bassi anche alla voce Politiche e regolamentazioni, a causa delle fortissime restrizioni alla proprietà straniera e alle regole relative agli investimenti stranieri diretti. Insomma, c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare seriamente invece che soffermarsi in chiacchiere e annunci vuoti di cui siamo purtroppo soggetti inconsapevoli e obbligati.
Stessa sorte la riceviamo dal team di tecnici e professionisti vari che la contornano in queste brillanti e mai produttive esternazioni (nota da statistiche WEF).
Resta la sconfortante considerazione che non è cambiato nulla dagli anni passati, sempre gli stessi annunci del tutto dire ma del poco fare; incessanti esternazioni del “ghe pensi mi”, ma se non ci pensano gli ottimi operatori italiani si rimane con le braghe in mano; ininterrotte riunioni tra associazioni, istituzioni, federazioni, tecnici, sindacati, esperti, politici, commissioni parlamentari e chi più ne ha più ne metta, per produrre cosa?
Infiniti viaggi di rappresentanza, Bit, manifestazioni, congressi all’estero, strette di mano, firme, congratulazioni, premi, nomine … fertili solo nelle spese.
Luciano Ardoino
Fonte: Travelnostop e http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/