A soffrire di più saranno gli accessori, il pret-a-porter e le automobili di lusso, perché troppo vistose. I ricchi non cambieranno modo di vivere, ma saranno più discreti. Non sarà più opportuno esporre una borsa da 20 mila euro in vetrina. Il comparto degli alberghi e del turismo di lusso non soffrirà troppo e anche il settore dei gioielli non risentirà della crisi. Stabili i grandi vini, ma si consumerà meno champagne perché le vistose celebrazioni saranno fuori proposito. Questo è il trend per il 2009 rilevato per il mensile dedicato al mondo del lusso. “World & Pleasure” (www.wap-mag.com) da Gérald Mazzalovo, uno dei maggiori esperti mondiali del settore del lusso. La crisi sta accelerando un processo evolutivo già in moto che determinerà la scomparsa del lusso medio (masstige), toccando maggiormente la classe media. Il lusso “autentico” tenderà invece a mantenersi. Lo sostiene il mensile dedicato al mondo del lusso “World & Pleasure” (www.wap-mag.com) che questo mese ha pubblicato un’intervista esclusiva a Gérald Mazzalovo, uno dei maggiori esperti mondiali del settore del lusso. Proprio in questi giorni sta uscendo in Italia il suo libro “Luxury Brand Management”, scritto insieme a Michel Chevalier ed edito da FrancoAngeli.

L’«ingegnere del lusso», come è stato battezzato dal magazine “World & Pleasure”, si è laureato in ingegneria presso l’École Superieure de Chimie di Strasburgo, ha conseguito un master in Business Administration presso la Columbia University e ha cominciato la sua carriera nell’industria del lusso lavorando per Salvatore Ferragamo. É stato consulente presso Arthur Andersen e ha assunto i ruoli di presidente e amministratore delegato presso numerose aziende del lusso, tra le quali anche Loewe, Bally e Clergerie. Il mensile “World & Pleasure” lo ha incontrato a Milano per approfondire quali saranno le conseguenze del recente «effetto domino» causato dalla crisi finanziaria mondiale e per chiedere all’esperto le sue previsioni per il 2009.

Dalle analisi realizzate dal professor Mazzalovo per “World & Pleasure” emerge che il lusso ostentatorio subirà a livello mondiale un rallentamento temporaneo nel 2009, perché non sarà politically correct esibire la ricchezza in tempi di crisi. Che cosa è cambiato rispetto al passato? L’emergenza del lusso intermedio e la consuetudine di estrapolare semanticamente la parola “lusso” al numeroso, facilmente accessibile e visto dappertutto. Ma i clienti del lusso rimangono fondamentalmente quelli di sempre: il nato ricco (lusso autentico), il nuovo ricco (lusso ostentatorio) e il desideroso di vivere come i ricchi (lusso intermedio).

«Il mercato statunitense subirà un colpo durissimo. Il deleveraging combinato con la diminuzione del valore degli attivi immobiliari colpirà tutto il consumo. Nell’ambito dei beni di lusso, a soffrirne di più saranno gli accessori e il pret-a-porter: invece di 5 borse, il cliente di classe alta ne comprerà solo 3 e il cliente di classe media forse nessuna. Ma i ricchi non cambieranno modo di vivere, saranno solo più discreti e non sarà più opportuno esporre una borsa da 20 mila euro in vetrina» sostiene il professor Mazzalovo. «Il comparto degli alberghi e del turismo di lusso -prosegue ancora l’ingegnere del lusso- non dovrebbe soffrire troppo perché le persone tenderanno a mantenere il loro stile di vita (stile di vita mantenuto). Anche il settore dei gioielli non risentirà della crisi perché comunque il gioiello rappresenta un bene di rifugio. Saranno stabili i grandi vini, ma si consumerà meno champagne, anche perché le vistose celebrazioni saranno fuori proposito. Colpite dalla crisi anche le automobili di lusso perché troppo vistose». «La tendenza ad offrire “esperienze di lusso” è invece un trend di lusso autentico che sta crescendo e che continuerà ad aumentare nei prossimi anni» conclude Mazzalovo. Una tendenza confermata anche da Cristina Lauretti, responsabile marketing e commercializzazione di AlterEgo (www.wap-mag.com/alterego.html), il personal concierge pronto a soddisfare ogni richiesta di aziende e privati impegnati e disposti a tutto pur di godere del proprio tempo libero.

«Nato da appena pochi mesi, AlterEgo sta riscontrando un notevole successo proprio perché punta sul lusso autentico a 360 gradi. Ispirato ai portieri dei grandi alberghi, il servizio AlterEgo è un aiuto tuttofare che risolve le problematiche organizzative di chi non ha tempo, dall’albergo da prenotare al jet privato: nessun desiderio è impossibile. Con una telefonata i nostri life style manager risolvono tutti i vostri problemi» puntualizza Lauretti. Avete dimenticato a casa il caricabatterie del vostro cellulare e siete su un’isola del Mediterraneo? Loro svegliano il negoziante più vicino e ve lo fanno recapitare in poche ore.