Preghiamo tutti i nostri lettori di rispondere alle nostre domande in modo da avere un quadro, il più preciso possibile, sull’andamento turistico di questo inizio 2009 e sulle possibilità di uscire da una situazione di quasi-stasi. Sulla base delle vostre risposte pubblicheremo al più presto un’inchiesta con i relativi risultati. Grazie in anticipo a quanti risponderanno.
– Siete più ottimisti per il 2009 o ritenete che anche per l’anno in corso ci sarà da stringere i denti per andare avanti?
– Avvertite qualche segnale di ripresa?
– Quali azioni vorreste che venissero intraprese dai rappresentanti del Governo e dalle Associazioni di categoria per uscire da questa situazione?
– Oltre alla recessione che ha colpito un po’ tutto il mondo, a vostro avviso ci sono anche delle responsabilità da parte di qualcuno?
– Quali sono le strategie che la vostra agenzia/T.O. sta mettendo in atto per smuovere un po’ il mercato?
– Come vedete il futuro dell’intermediazione?
Salve!
Io lavoro in Romagna e non voglio dire che va tutto a gonfie vele perchè non è così… ma al momento vediamo la gente interessata, sopratutto al mondo crocieristico.
Io, da titolare, vedo che i margini sono sempre più ridotti, per non parlare poi dei noti “tour operator” che vendono direttamente al cliente… ecco secondo me bisognerebbe intervenire in questo senso. Il governo dovrebbe proteggere le agenzie di viaggi quali intermediari, che in questo modo lavorano con commissioni umane con tutti (noi non lavoriamo con chi ci da una commissione del 8% per esempio!), dovrebbero aiutare i tour operator che sostengono costi enormi (stampa catalogo e distribuzione ad esempio) creando una normativa ad-hoc.
Il problema internet è reale, non più limitato ai voli low cost ma ai pacchetti di viaggio!! I clienti prenotano con carta di credito le vacanze ai caraibi! E noi non possiamo starcene li a guardare….
credo che il 2009 sarà per il turismo un anno difficile, specialmente per agenzie come la nostra che ha una clientela di fascia media, quella che più risente del variare dei costi. Personalmente penso che la percentuale di coloro che prenota direttamente attraverso internet, si sia stabilizzata in quanto il cliente si sente più garantito da un interlocutore diretto come l’agente di viaggio. Ovviamente noi agenti dovremmo essere in grado di offrire prodotti che siamo economicamente competitivi con quelli di internet, cosa molto difficile in quanto la maggir parte dei T.O. pur dichiarando che le agenzie sono partners insostituibili cercano in modo più o meno palese di scavalcarci. Purtroppo le associazioni di categoria NON HANNO MAI FATTO NULLA per le agenzie medie e piccole che sono le più numerose. Sarebbe molto importante ad esempio costringere i T.O. ad una maggiore trasparenza sui prezzi, visto che i costi aggiuntivi di iscrizione , assicurazione, carburante, tasse non meglio specificate a volte raggiungono il 30 % del prezzo iniziale commissionabile. come giustificare questi costi netti che su pacchetti economici sono più del doppio della commissione? Altra cosa da regolametare sono le offerte che, nonostante i milioni di parole e promesse, continuano a fare la parte del leone, tanto da scoraggiare coloro dopo aver prenotato e pagato tutto con largo anticipo scoprono che sotto data il loro pacchetto costa meno di quello che hanno pagato. Le offerte non dovrebbero mai essere inferiori alle prenotazioni anticipate e non dovrebbero uscire prima di 3-4 giorni dalla partenza. un ultimo suggerimento per i colleghi: buttate i cataloghi di chi offre una commissione inferire al 10 % e di chi sollecita dal sito o direttamente dai propri villaggi uno sconto del dieci per cento prenotando direttamente,e se vogliono il catalogo passino pure in agenzia dove si fa distribuzione e consulenza gratuita.
cordiali saluti