Da una ricerca condotta da Usabound sul trend alberghiero negli Stati Uniti per l’anno in corso (e forse anche per gli anni successivi) emergono dati interessanti. Riportiamo – non necessariamente in ordine di importanza – quelli che sembrano sembrano essere, per l’Operatore, e i trend piu’ significativi dell’industria alberghiera americana per la stagione appena cominciata. – La crisi economica ha scatenato una guerra sulle tariffe, orami in caduta libera in tutte le principali destinazioni. Addio quindi allo “yeld management” ed estrema disciplina sulle tariffe.
– viaggiatori sempre piu’ esigenti: le tariffe piu’ contenute non rendono gli ospiti meno esigenti, anzi: pare che chi viaggia, visto che si sente uno dei pochi a farlo, si aspetti di essere trattato ancora meglio
– riduzione del personale, quindi inevitabile calo della qualita’ del servizio. Su questo punto grandissima attesa – meglio dire ansia – per il possibile passaggio della nuova legge sulle modalita’ di iscrizione ai sindacati di settore che, se sarà approvata dalla nuova amministrazione Obama, creera’ un forte aumento dei costi del personale per hotels e ristoranti, soprattutto per citta’ come New York, che hanno costi gia’ elevati.
– riduzione o completa cancellazione dei progetti verdi e di sostenibilita’ messi almeno temporaneamente da parte:, gli hotels si stanno rendendo conto che in molti casi si trattava di lussi che ci si puo’ permettere solo in tempi di “vacche grasse”.
– spinta sempre piu’ forte verso l’automazione e digitalizzazione di ogni procedura operativa, sia di back-office che di servizio clienti. “Da anni – commenta Benedetto Cico, Presidente di Usabound – sosteniamo che la sempre migliore qualita’ del personale ha fatto si che i clienti – specie i viaggiatori piu’ esperti – preferiscano completare in proprio anche le formalita’ del check in/ check out, oltre che di prenotazione”.
– cibi sempre piu’ freschi e naturali non solo nei ristoranti ma anche nei distributori automatici e self-service. Il ristorante del nuovo terminal JetBlue al Kennedy Airport e’ considerato l’esempio di riferimento.
– polverizzazione estrema dei brands, con il lancio o la continua crescita di hotels e catene “a tema”, create appositamente per un certo lifestyle.
– finita l’era di cioccolatini, frutta fresca, bottiglie d’acqua in omaggio al check-in o in camera: per catene con centinaia di migliaia di camere, anche un cioccolatino in meno al giorno genera risparmi importanti (“American Airlines docet: -incalza Cico – ha ottenuto un risparmio di varie centinaia di migliaia di dollari l’anno semplicemente eliminando una delle due olive dai coctkails serviti a bordo!”).
– I Boutique hotels stanno diventando sempre di piu’ punti di incontro per la vita notturna. E’ un trend lanciato dal primo W a New York, e che ora si sta espandendo anche in destinazioni metropolitane piu’ piccole e nei mercati secondari.
– Nuovi hotels sono parte integrante di progetti immobiliari complessi ed articolati (shopping center, condomini residenziali, uffici, scuole).