“Le inopportune dichiarazioni del Presidente di Fiavet Cassarà relative all’unità sindacale sulla questione TRENITALIA – dichiara Amalio Guerra presidente di Assoviaggi Confesercenti – stanno creando ulteriore imbarazzo all’intera categoria degli agenti di viaggio.” Una breve cronistoria servirà a riassumere i termini della questione. Il 5 dicembre, valutate le proposte di Trenitalia inadeguate ed inaccettabili, le Associazioni di categoria, congiuntamente, hanno coinvolto le forze di Governo, auspicando una soluzione migliorativa.
Nonostante ciò il 22 dicembre, su sollecitazione di Trenitalia, viene convocato un incontro per ratificare in maniera definitiva gli aspetti economici del contratto.
A questo punto ASSOVIAGGI, supportata dal consenso degli agenti di viaggio, decide di non presenziare a detta riunione informando, per correttezza, le parti in causa il Responsabile Trenitalia, Gianfranco Battisti, il Presidente di Fiavet, Giuseppe Cassarà, ed il Presidente di Assotravel, Andrea Giannetti, sia tramite lettera che per vie brevi, affermazioni supportate da apposita documentazione.
“Se, dunque, l’intendimento di rottura del fronte comune è dovuto al fatto che ASSOVIAGGI non ha inteso accettare le vergognose proposte contrattuali di Trenitalia – continua il presidente Guerra – allora la nostra Federazione intende accollarsi l’intera responsabilità; ma nello stesso tempo l’organizzazione si sente in dovere di sottolineare che, a distanza di oltre tre mesi dal coinvolgimento del tavolo politico, tali affermazioni di divisione creano ulteriore disagio e disorientamento nell’intera categoria, proprio in vista della prossima riapertura del tavolo politico presso il Dipartimento del Turismo.”
ASSOVIAGGI si è sempre battuta coerentemente e limpidamente, e sulle problematiche comuni ha spesso svolto da collante affinché il fronte fosse compatto.
“Riteniamo, pertanto, del tutto gratuite, oltre che tardive – conclude Guerra – le dichiarazioni del Presidente Cassarà, che creano danno alla categoria, già in difficoltà, e soprattutto in contrasto con quanto apparso sulla stampa di settore in questi ultimi mesi anche per bocca di altri dirigenti della sua stessa associazione. Forse sarebbe il caso che ci fosse più coerenza all’interno delle associazioni, altrimenti l’intera immagine della categoria verrà seriamente danneggiata e non ci sembra questo il momento più opportuno, tenuto conto del grave periodo di crisi che attanaglia tutto il settore.”