papaPapa Benedetto XVI ha accolto l’invito di Augusto Rollandin, Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, a trascorrere un periodo di vacanza a Les Combes – Introd (A5 uscita Aosta Ovest/Saint Pierre), una località molto cara già a Papa Giovanni Paolo II.

Dopo la la prima visita apostolica del Santo Padre nel 1986 Giovanni Paolo II scelse il piccolo paesino di Les Combes, oggi chiamato “Lieu dit du Saint Père” per i suoi soggiorni in Valle d’Aosta, tanto che in questa località è nato un piccolo museo in suo onore www.maison-musee.it.

Da Les Combes, a 1.300 metri di quota il Papa avrà di fronte a sé il Monte Bianco, maestoso e ghiacciato.

Durante il soggiorno -fra il 13 e il 27 Luglio-  Papa benedetto XVI reciterà l’Angelus di Domenica 19 a Introd e riprenderà probabilmente la tradizione delle passeggiate su itinerari definiti dal comandante del Corpo forestale

Nessuna terra come la Valle d’Aosta è comunque ricca di santuari e luoghi perfetti per chi voglia fare vacanza anche nello spirito: “Quali sentimenti elevati si provano alla vista di questa cerchia di montagne valdostane, uno degli spettacoli più grandiosi che sia dato all’uomo di contemplare… mai santuario ebbe miglior posizione!”  (Canonico Roux).

Dal santuario di Notre Dame de la Garde in direzione Gressoney poco dopo il villaggio di Perloz, documentato per la prima volta nel 1528 a quello di Voury, a metà strada tra il paese di Issime e Gaby, particolarmente suggestivo per la disposizione della Via Crucis (visitabile su richiesta Tel. 0125/832129).

E ancora appena sopra Arnad (dove suggeriamo una visita all’antica Chiesa di San Martino) con una bella passeggiata fra i boschi di castagno si arriva al trecentesco Santuario di Machaby ricostruito nel 1687.

Fino a ricordare l’Ospizio di San Bernardo, dopo quasi un millennio ancora mèta di migliaia di turisti e celebre sito in cui si allevano i cani omonimi (Tel. 0165/780908  oppure Hotel de l’Hospice sul versante svizzero +41/26 871153).

Per chi voglia approfondire il valore simbolico e spirituale della montagna la mostra Verso l’alto. L’ascesa come esperienza del sacro nei suggestivi spazi espositivi del Forte di Bard è aperta al pubblico fino al 30 Agosto 2009.

Il percorso espositivo conduce il visitatore alla scoperta di una montagna  simbolo di unione tra cielo e terra, tra visibile e invisibile, tra uomo e divinità, tra il nostro e gli altri mondi. Una simbologia comune a tutte le culture, le più distanti nello spazio e nel tempo

L’anelito dell’uomo alla verticalità e all’ascesa nella ricerca di sé, è oggetto di approfondimento e di indagine, in un percorso che si snoda in diverse sezioni, che vanno da alcuni preziosi contributi di Enzo Bianchi, all’esperienza di Abele Blanc, alpinista di fama internazionale, a un’istallazione multimediale di Paolo Buroni, fino a raccontare il fenomeno religioso dei Sacri Monti.