L’Agenzia Regionale per la Promozione Turistica di Roma e del Lazio ha definito per il 2009 un piano rivolto a più di 30 Paesi, teso a ”consolidare i mercati esteri tradizionali e presidiare, anche in via sperimentale, mercati emergenti e potenziali”. Lo ha annunciato il presidente di AtLazio, Federica Alatri, in apertura della Prima Conferenza Regionale del Turismo ‘Uniti contro la crisi’, in corso tra oggi e domani nello spazio ‘Roma eventi’ (via Alibert 5a). Parlando delle ”linee guida del piano turistico”, Federica Alatri ha citato ”la promozione delle destinazioni di Roma e Lazio sui mercati tradizionali come Nord America, Europa e Giappone; la promozione, in primis, della destinazione Roma sui mercati emergenti e di ripresa turistica come India, Russia, Cina, Corea, Paesi del Golfo Arabico, America Latina e in particolare Brasile e Argentina” e ha ribadito ”la centralità del settore turistico nel Lazio: la prima Regione in Italia per arrivi di stranieri negli esercizi alberghieri”, che conta 6.000 esercizi ricettivi, 150 mila addetti e oltre 26.600 imprese nel solo comparto alberghi e ristoranti. Articolata la gamma dei prodotti turistici tematici individuati da Atlazio, che sono al centro delle attività di promozione, fra i quali il settore congressuale con un’ offerta complessiva di oltre 86.000 posti; gli itinerari e i luoghi di fede con le Basiliche e le chiese monumentali di Roma, gli oltre 200 Santuari del Lazio, la via Francigena della Tuscia, il Cammino di Francesco, le oasi benedettine della Ciociaria e la rete delle Abbazie degli Scriptoria; l’offerta termale e del benessere, con l’ampio sistema costituito dagli stabilimenti di Suio, Pompeo, Fiuggi, Tivoli, Cotilia, Viterbo, Stigliano, Cretone; i soggiorni in prossimità degli oltre 40 laghi del Lazio; l’offerta di turismo balneare legata al litorale, alle isole dell’arcipelago pontino; gli itinerari di visita delle ville storiche e dei giardini privati; i tradizionali luoghi dello shopping del centro storico di Roma, affiancati dalla nuove opportunità per la vendita del Made in Italy negli outlet di Valmontone, Castel Romano, Soratte. E infine, come un filo che attraversa tutto il territorio, le produzioni enogastronomiche tipiche e l’offerta della ristorazione tradizionale, componente trasversale in grado di incentivare la permanenza e la fidelizzazione dei visitatori
http://terracinasocialforum.wordpress.com/2010/04/29/centrale-turbogas-di-pontinia-il-conto-alla-rovescia/
…un filo che attraversa tutto il territorio, le produzioni enogastronomiche tipiche e l’offerta della ristorazione tradizionale, componente trasversale in grado di incentivare la permanenza e la fidelizzazione dei visitatori. ma nn buttate via soldi dei contribuenti..