In relazione alla dichiarazione del CEO di American Airlines, Gerard Arpey – clicca qui per leggere la notizia completa, tratta da TTG Italia – riportiamo la dichiarazione del Presidente di Confindustria Assotravel, Associazione Nazionale delle Agenzie di Viaggi e Turismo, Dott. Andrea Giannetti:

” Tutti abbiamo dei sogni e dei desideri ed è giusto così. Come imprenditore mi meraviglia che un manager li confonda nelle proprie strategie commerciali. In Europa, e in Italia, ci sono regole precise e gli intermediari hanno diritto ad essere remunerati per la loro attività. Nel caso delle agenzie di viaggio, le Compagnie Aeree hanno in qualche modo aggirato questa regola ponendosi al suo estremo limite (l’1% di remunerazione lorda): è la conferma dell’ inapplicabilità del concetto espresso da Arpey e cioè che siano gli agenti di viaggio a pagare la compagnia per poter vendere i biglietti di quest’ultima. Da questa dichiarazione del CEO di American Airlines, emerge con chiarezza in tutta la sua entità, la difficoltà in cui si trovano le Compagnie Aeree che solo in pochissimi casi sono realmente profittevoli e “sognano”, come extrema ratio, di fagocitare, dopo aver praticamente divorato le commissioni, anche una parte di quel fee che i consumatori pagano per i loro servizi alle agenzie. Valutiamo, allora, che fee chiedere come agenti di viaggio alle compagnie aeree quando operiamo per loro conto in operazioni quali riemissione a costo zero, e in genere per coprire le loro disfunzioni, oltre a costituire una rete capillare di distribuzione ed assistenza sul territorio (anche grazie alle nostre vetrine). Ancora, dovevamo vedere una forma di schiavismo in cui lo schiavo, oltre a lavorare, paga”.