Sardinia Ferries crede nel libero mercato e ritiene che la concorrenza in qualsiasi caso sia un vantaggio, anche a Golfo Aranci. “Abbiamo puntato su Golfo Aranci quando ancora era una destinazione pressoché sconosciuta al mercato del Nord Italia e soprattutto estero e nel 2008 abbiamo trasportato oltre 840.000 passeggeri in Sardegna” ha commentato Euan Lonmon, amministratore delegato di Corsica Sardinia Ferries per l’Italia a proposito del dibattito di questi giorni sui porti sardi. “All’avvio della sua attività su Golfo Aranci, Sardinia Ferries, in accordo con la Capitaneria di Porto e la Direzione Regionale delle Opere Marittime, ha creato a proprie spese le condizioni che permettessero l’attracco a navi di grande stazza, poiché le strutture portuali dell’epoca non lo consentivano.”
“Inoltre Sardinia Ferries ha sempre permesso a tutti di utilizzare, gratuitamente, le aree in concessione (per le quali paga un canone all’Autorità Portuale), compatibilmente con gli spazi esistenti e con gli orari storici della compagnia. Dall’istituzione dell’Autorità Portuale nel 2001, le seguenti compagnie hanno approdato a Golfo Aranci con servizi di linea regolari: SNAV, Tirrenia, Ferrovie dello Stato, Sardinia Ferries, Di Maio Lines ed altre navi hanno utilizzato le banchine del porto saltuariamente” ha aggiunto Lonmon.
A parte le Ferrovie e Sardinia Ferries, che offrono un servizio 365 giorni all’anno, le altre compagnie di linea hanno approdato solamente d’estate. Spesso Sardinia Ferries ha tenuto conto delle necessità del porto, modificando i propri orari per permettere la presenza di altre navi.
In particolar modo alcune di queste compagnie hanno potuto approdare con navi di grande stazza, grazie ai lavori di dragaggio fatti eseguire da Sardinia Ferries prima dell’istituzione dell’Autorità Portuale.
“Se oggi non c’è un numero più cospicuo di compagnie dipende dalle limitazioni strutturali del porto in cui, in questi ultimi anni, non sono stati realizzati interventi importanti, a parte la manutenzione ordinaria e straordinaria. Chi oggi sostiene che a Golfo Aranci ci sia un monopolio, non è ben informato.” ha concluso Lonmon.