sissi1Alla scoperta dei luoghi della sovrana più amata dagli ungheresi (e non solo). Dotata di un fascino particolare, dovuto alla sua bellezza, spontaneità e forza interiore, la regina Elisabetta è diventata quasi un mito per gli ungheresi. In realtà, la principessa Elisabetta von Wittelsbach, futura imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria, nasce in Baviera il 24 dicembre 1837. Fin dal momento della sua prima visita nel Paese è stata la regina più amata dagli ungheresi che, ancora oggi, ne custodiscono affettuosamente la memoria. Alla regina d’Ungheria e imperatrice d’Austria Elisabetta, da tanti conosciuta come Sissi, sono dedicati vari luoghi di culto a Budapest e dintorni.

 

 

GÖDÖLLŐ, IL CASTELLO DI SISSI

Centro del culto di Sissi in Ungheria è il castello di Gödöllő. Edificato nel cuore di un grande parco, divenne per un’intera epoca un ammirato modello di architettura, con la sua maestosa sala principale decorata in bianco e oro, gli splendidi affreschi, i bagni ricoperti di marmo, la serra botanica, l’ampia scuderia e il teatro barocco.

 

Il paradiso della regina

Nel 1857 la coppia imperiale visita insieme per la prima volta l’Ungheria. Il Paese è ostile alla corona austriaca, ma gli ungheresi accolgono calorosamente Elisabetta. A Sissi sta stretta la piccola villa affittata a Buda e risulta insopportabile il caldo estivo del Palazzo Reale: nasce così il sogno di comprare un castello in campagna. Il suo desiderio viene presto esaudito. Nel 1867, a seguito del giuramento fatto durante l’incoronazione, Elisabetta e Francesco Giuseppe, regina e re d’Ungheria, hanno l’obbligo di soggiornare spesso e a lungo nel Paese. Il governo ungherese viene incontro ai sovrani: acquista il più grande castello barocco dell’Ungheria, costruito nel ‘700 da Antal Grassalkovich, uno dei più insigni esponenti della nobiltà ungherese, e ne concede l’usufrutto ai sovrani, insieme al parco circostante. Il castello è proprio quello che Elisabetta sognava. Dal 1867 in poi, i sovrani vi trascorrono diversi mesi ogni anno, soprattutto a primavera e in autunno. Gödöllő diviene il rifugio preferito di Sissi. Qui, diversamente dal rigido e soffocante protocollo della corte di Vienna, la regina può condurre una vita quasi spensierata, come da bambina nella sua Baviera: respira la libertà, fa lunghe passeggiate a piedi, in carrozza o a cavallo, organizza gare di equitazione. Va e viene quando e dove vuole, senza essere disturbata.

 

Il castello oggi

Il castello di Gödöllő ha conosciuto varie vicissitudini, subendo cambiamenti già ai tempi della regina Elisabetta. Più volte ristrutturato, è stato riaperto al pubblico nel 1996. Nelle stanze un tempo usate da Elisabetta è oggi allestita una mostra permanente che mette in luce l’amore della sovrana per la lingua e la cultura ungherese, e ripercorre alcune delle vicende storiche più significative, come ad esempio il ruolo svolto da Sissi nelle trattative tra l’imperatore e il governo ungherese per la definizione del sistema di potere adottato in Ungheria dagli Asburgo. Nella camera dell’Imperatore è ospitata la mostra sulla cerimonia d’incoronazione.

Dall’autunno fino alla primavera, nell’aula magna del castello vengono organizzati concerti di musica da camera, che d’estate hanno invece luogo nel cortile, all’aperto. Al pianterreno, poi, è stato realizzato un ristorante con tre sale per ricevimenti.  Il parco del castello è sede anche di gare ippiche, mentre la serra delle palme – costruzione in vetro e ferro battuto realizzata nel 1870 – è oggi, come un tempo, centro florovivaistico attrezzato anche per la vendita.

 

Manifestazioni in programma a Gödöllő

8-9 agosto – Giornate Barocche al Castello. Ogni anno vengono rievocate la stagione di Antal Grassalkovich, costruttore del Castello reale, e l’epoca del barocco. Gli ospiti possono rivivere la magia dei tempi passati mediante fiere d’epoca, spettacoli di giocolieri, maschere, burattinai, spettacoli equestri, concerti e balli barocchi. 

9 agosto – «Lo speziale, opera teatrale di F.J. Haydn, in scena nel Teatro barocco del Castello

25 settembre – «Il matrimonio segreto», dramma giocoso di D. Cimarosa, in scena nel Teatro barocco

1-4 ottobre – XI Festival Internazionale di Arpa. Conferenze e concerti, nel corso di questo evento ormai tradizionale, aperto a tutti coloro che praticano lo studio dell’arpa e a tutti gli amanti della musica. Per informazioni: www.kiralyikastely.hu

 

 

TUTTI I LUOGHI DELLA REGINA A BUDAPEST

Diverse sono le zone di Budapest che attestano la devozione degli ungheresi alla loro amata regina, ad iniziare i luoghi che ne prendono il nome: Erzsebetvaros (Quartiere Erzsebet, ovvero il settimo distretto di Budapest), Erzsebet korut (Viale Erzsebet), Erzsebet ter (Piazza Erzsebet) e l’odierna Pesterzsebet ossia il ventesimo distretto della capitale. Alcuni siti, in particolare, sono anche luoghi di peculiare importanza e valore turistico, come di seguito segnaliamo.

 

La Chiesa di Mattia

La Chiesa di Mattia rappresentò uno dei luoghi di culto più importanti dedicati alla regina ancora in vita, tanto più che nel 1867 la cerimonia dell’incoronazione ebbe luogo proprio qui.

L’uso di simboli introdotti con diretta allusione a Elisabetta ebbe inizio durante i lavori di ristrutturazione della Chiesa (1874-1896). Uno dei più ricorrenti era la rappresentazione di Santa Elisabetta d’Ungheria quale protettrice della Regina Elisabetta. Nell’ammirazione popolare per Sissi l’aspetto sacrale e religioso ebbe una grande importanza, tanto più che già dal 1870 la sovrana veniva accostata a Santa Elisabetta d’Ungheria (1207-1231). Quest’ultima, figlia di Andrea re d’Ungheria, canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235, alla morte del marito entrò nel Terz’ordine francescano e si dedicò completamente al servizio degli ultimi, facendosi mendicante e attribuendosi le mansioni più umili. Statue raffiguranti Santa Elisabetta e San Francesco d’Assisi sono state collocate nella Chiesa di Mattia accanto all’altare principale, mentre sulla vetrata della navata meridionale vediamo di nuovo la Santa con sotto la stemma della regina Elisabetta; sopra la sacrestia troviamo l’affresco dedicato all’incoronazione della coppia reale Francesco Giuseppe ed Elisabetta, mentre nella Sala dei Reali, che fungeva da passaggio per gli esponenti della famiglia reale, si trova il busto di Sissi  in marmo di Carrara.

La chiesa ospitava anche diverse memorie personali della regina, tra cui ad esempio un completo da indossare durante la Messa,  donato proprio da Sissi nel 1890 e confezionato utilizzando l’abito da sposa della regina. Nella Chiesa di Mattia è oggi custodito un dono fatto dalle figlie della Regina nel 1901: si tratta di un abito da lutto in stile ungherese, indossato da Elisabetta nel corso di una solenne cerimonia durante la celebrazione del millesimo anniversario della Conquista della patria (1896).

 

 

 

La Chiesa dell’Adorazione perpetua

Non lontano dal Museo delle Arti Applicate, sorge una bella chiesa poco conosciuta dai turisti: è la Chiesa dell’Adorazione perpetua. Ideata per commemorare la regina Elisabetta e realizzata in stile neogotico, è stata inaugurata nel 1908 con l’intento di farne la meta di pellegrinaggio più importante dedicata alla memoria di Sissi, ma così non avvenne. Nella chiesa ritroviamo i tipici simboli che alludono alla regina, come le statue di San Francesco d’Assisi e Santa Elisabetta, mentre sulle vetrate è raffigurata Santa Elisabetta, questa volta non con le abituali insegne regali ma con un altro simbolo ricorrente: il ventaglio. L’altare principale è stato donato dall’Imperatore Francesco Giuseppe, le rosette delle finestre laterali sono opere della Manifattura Zsolnay. Indirizzo: Budapest,Ulloi ut 77  M3 fermata Ulloi ut

 

Le memorie del Museo Nazionale (e dell’obliato Museo Commemorativo)

Il Museo Nazionale custodisce oggi una minima parte delle reliquie che facevano parte un tempo del Museo Commemorativo Regina Elisabetta, oggi non più esistente ma che ebbe come sede il Palazzo Reale di Buda, residenza della coppia reale fino al trasferimento al Castello di Godollo. Dopo lavori durati diversi anni, il Museo Commemorativo venne inaugurato nel 1908 e in 3 delle sue sale erano esposti circa 180 oggetti appartenuti alla regina, tra cui manoscritti, lettere, quaderni con esercizi di lingua ungherese, l’abito indossato quando la regina venne uccisa (1898), suoi oggetti personali (vestiti, guanti, bicchieri, borsa da viaggio ecc.), mentre nella seconda sala era stato fedelmente ricostruito il suo studio nel Palazzo Reale di Buda (con ritratti di Sissi eseguiti da insigni maestri) e la terza fungeva da centro di ricerche storiche. Negli anni Trenta questo Museo giunse ad avere circa 2.000 reliquie, riscuotendo grande successo di pubblico. Nel 1945, purtroppo, i bombardamenti ne distrussero gran parte della collezione e successivamente, poiché il regime comunista non gradiva nemmeno il “culto” della regina Elisabetta, mai si pose mano alla ricostruzione del Museo Commemorativo.

 

Il Ponte Elisabetta

Il Ponte Elisabetta (Erzsebet hid), inaugurato nel 1903, secondo il progetto iniziale doveva chiamarsi Ponte di Piazza Esku ma, durante i lavori di costruzione, un permesso speciale dell’imperatore ne consentì la denominazione in onore della regina Elisabetta. La realizzazione di questo ponte comportò interventi massicci nell’area, all’epoca diversamente sistemata, e addirittura alcuni edifici – come il Vecchio Municipio e diversi palazzi – furono sacrificati: rischiò di essere abbattuta anche la Chiesa Parrocchiale, l’edificio più antico di Pest. Il ponte, che immette nell’odierna via Szabadsajtò utca, venne fatto saltare in aria dai tedeschi nel gennaio del 1945: oggi è l’unico ponte di Budapest che – per motivi di traffico, economici e tecnici – non è stato ricostruito nella sua forma originale. Con i suoi 380 metri di lunghezza, Il Ponte Elisabetta quale oggi ammiriamo venne aperto al traffico nel 1964.

 

La statua di Sissi

Dopo la morte della regina, si volle creare un luogo di culto-memoria nazionale anche in Ungheria e, dal momento che la sua tomba si trova a Vienna, si pensò di realizzare a Budapest una statua. Tra le numerose statue che vennero realizzate dopo la morte della regina (1898), molte delle quali disperse, quella di Gyorgy Zala, esposta nel 1932 in piazza Esku (odierna Piazza  Marcius 15 ter), ricorda ancora oggi l’amata regina nel parco di Piazza Dobrentei ter a Buda, ai piedi del Ponte Elisabetta, dove fu trasferita nel 1986,

 

Il Belvedere Erzsebet sul Monte János-hegy

Realizzato nel 1908 in stile neoromanico sul Monte Janos-hegy, il Belvedere pensato come luogo commemorativo della regina. La scelta della zona si ispirò alla passione della regina per le lunghe passeggiate tra i monti di Buda, tanto che una lapide ricorda, con affettuosa memoria, le date precise delle visite di Sissi in zona. «Una vista simile è degna dei paesaggi più belli del mondo»: così avrebbe detto la sovrana quando, nel 1882, giunse per la prima volta in questo luogo, ammirando lo straordinario panorama che da qui si apre. Non a caso, il Belvedere Erzsebet e ancora oggi una delle mete preferite dai turisti per il suo stupendo panorama.