L’azienda turistica Italia – a causa della congiuntura economica mondiale estremamente sfavorevole – deve fare i conti con un rallentamento nelle prenotazioni degli ospiti stranieri per quanto riguarda la stagione estiva 2009 anche se, previsioni meteo favorevoli, possono far sperare in una buona tenuta dei mesi caldi. Eccezioni positive sui trend vengono indicate, dal Monitoraggio degli Uffici esteri dell’ENIT presso gli operatori, per il turismo individuale in auto e per i viaggi in bus . Altro segmento che conserva una buona performance, è quello delle crociere.
Agli effetti della difficile situazione economica internazionale, si aggiungono quelli provocati dall’emergenza dell’influenza A(H1N1) che fanno segnare l’annullamento di circa l’80% dei viaggi all’estero verso l’Europa nei 2/3 della Cina e rallentamenti nelle vendite dei pacchetti turistici in Corea. In controtendenza i flussi incoming dall’India che indicano un segno più, sia per il turismo leisure che per quello d’affari . Il periodo giugno-settembre, considerato di bassa stagione per le partenze di gruppo, è conveniente invece per i viaggi MICE.
Nell’ area europea, l’Italia mantiene la propria posizione fra le destinazioni scelte dagli ospiti tedeschi, a fronte di una tendenza negativa segnalata in occasione delle vacanze pasquali. Positive le previsioni per la stagione estiva, anche per i turisti provenienti dall’Austria: +3% circa. Per quanto riguarda il Regno Unito, il nostro Paese mantiene il suo appeal, ma viene percepito come destinazione piuttosto cara; in tenuta l’incoming dalla Francia e dalla Spagna.
Si registrano decrementi, invece, sul fronte dell’ Europa dell’Est, caratterizzata negli ultimi anni da tassi di crescita elevati, quantificabili intorno al 15-20% dalla Russia. Flessioni dall’Ungheria, a causa in particolare della perdita del potere d’acquisto, del 10% dalla Repubblica Ceca mentre dalla Polonia, a maggio, le prenotazioni confermate per l’alta stagione segnavano un – 45% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per quanto riguarda i mercati d’ oltreoceano gli operatori segnalano flessioni dall’8 al 12% dagli USA, per il perdurare di un rapporto di cambio sfavorevole; un sensibile calo della domanda canadese ed un sostanzioso decremento dei flussi turistici dal Brasile.
Numeri in rosso anche per i flussi incoming provenienti dal Giappone, con flessioni dal 10 al 20% circa.
Gli operatori del settore, però, promettono un’estate degna di nota e senza aumenti.
“Dimentichiamo il pessimismo, è un dovere – esorta il Presidente dell’ENIT-Agenzia, Matteo Marzotto. Consideriamo pure che, per molte delle realtà turistiche italiane, la crisi non è di competitività – perché il nostro Paese sembra comunque mantenere un buon posizionamento -ma è collegata alla caduta della domanda mondiale, che interessa anche nostri diretti competitors, come Spagna, Croazia e Grecia. Credo che nell’ aspirazionale l’Italia sia ancora il paese più famoso
del mondo” sottolinea Marzotto. Ma tutto ciò non basta se non teniamo alto il livello di qualità dei servizi offerti contenendo, nel contempo, i prezzi degli stessi”.
“Oggi al viaggio non si rinuncia, ma si cerca di risparmiare, privilegiando la formula dei pacchetti All inclusive. A volte è sufficiente un dettaglio per evocare uno stile di vita, creare una suggestione e poter avere credibilità. Nonostante si parli di crisi , il brand Italia resiste e la mitologia del suo territorio si impone”, aggiunge il Direttore Generale, Eugenio Magnani. Perché la nostra è una destinazione che genera felicità, invidiata da molti e conosciuta da tutti per la sua capacità di accoglienza turistica”.