-15% di italiani in vacanza rispetto all’anno precedente e -20% di spesa dedicata ai viaggi: sono questi i dati che emergono dal monitoraggio della rete delle agenzie di viaggio italiane presso le quali si rivolge l’80 del consumatori di viaggi e vacanze organizzate, realizzata da Confindustria Assotravel.
Ormai alla vigilia di Ferragosto è possibile stilare un bilancio di “come è andata” questa stagione, dal punto di vista del turismo organizzato, realizzato sulla base dei rilevamenti effetuati presso operatori professionali, spesso presenti anche on line, con particolare riferimento al periodo di Ferragosto..
L’amore degli italiani per la vacanza resta – ovviamente – confermato, ma questo non basta a raddrizzare la stagione estiva che cade in piena depressione economica (al di là se siamo nella fase ascendente o discendente).
Il primo dato importante è proprio che “c’è ancora posto a Ferragosto” e questo la dice lunga: negli anni passati si era assistito pur in situazioni di crisi comunque ad un puntuale sold out per questo periodo.
Ma ecco ad alcuni dati che emergono –
Il mare resta la vacanza più richiesta: in Italia le regioni che reggono bene rispetto alla flessione sono Puglia e Sicilia e, in linea di massima, il “genere” isole regge bene (specie Pantelleria e Lampedusa). Presenze consistenti, ma dato comunque in flessione però per la Sardegna che è sempre stata una regina incontrastata in questi ultimi anni e specie per il periodo di Ferragosto.
Per l’estero Grecia, Spagna, Croazia, Tunisia, Egitto emergono per numeri e per ampiezza dell’offerta assorbendo una fetta consistente (circa il 40% degli italiani che si recano all’estero in questo periodo).
Ancora mare ovviamente per chi ha scelto Cuba, Santo Domingo, Capo Verde, Mauritius, Maldive, Seychelles, Thailandia, ma qui i numeri sono in termini assoluti meno consistenti e si registrano flessioni più sensibili.
“Capitali europee” sono il secondo prodotto più richiesto. Parigi, Madrid, Barcellona, Berlino, Stoccolma, anche perchè permettono proposte di viaggio più modulabili sulle esigenze del cliente sia dal punto di vista della permanenza che del budget. Non solo, sono sempre di più i clienti che richiedono alle agenzie di coniugare magari un volo low cost con un soggiorno se non di lusso, sicuramente con soluzioni originali e di atmosfera in una capitale europea.
Sempre consistente poi la destinazione New York nonostante Influenza e incidenti aerei.
“Montagna”: pochissima la montagna all’estero richiesta dagli italiani che in questo campo amano le destinazioni nazionali. La montagna soffre solo un po,’ -2%, avendo dalla sua (anche) soluzioni economiche o comunque con un ottimo rapporto qualità prezzo pressocchè garantito. Dalla loro, infatti, le proposte italiane del segmento montagna hanno l’assoluta e consolidata affidabilità sotto tutti i punti di vista. Insomma: chi va in montagna difficilmente sbaglia.
Leggera flessione anche per gli agriturismi dopo anni di crescita.
Budget: il pacchetto medio in agenzia l’anno scorso nel periodo di Ferragosto era sui 900 euro che sono scesi a circa 700 per quest’anno.
La flessione complessiva del mercato si spalma su tutte le destinazioni con alcune accentuazioni. Invariato poi il segmento lusso che però con il proprio contributo, che sembra indifferente alla crisi, non riesce a raddrizzare una stagione negativa che ha il solo merito di essere meno in flessione di altri comparti produttivi.
Per quel che riguarda i flussi dall’estero verso l’Italia, la crisi picchia duro sul turismo russo che in questi anni aveva spesso letteralmente salvato le stagioni di numerose destinazioni. Complessivamente assistiamo ad una flessione attorno al 5% di media, accentuazioni per il mercato inglese oltre per quello già citato proveniente dalla Russia. Nostri punti di riferimento restano poi i Tedeschi assieme ai Francesi, in flessione poi anche gli Spagnoli che pure avevano “scoperto” l’Italia negli ultimi anni e continua anche la flessione del turismo giapponese al di là dei recenti episodi di cui si sono occupati i giornali. Le nostre città d’arte reggono sostanzialmente bene tenuto conto che quello di Ferragosto non è esattamente il momento di picco stagionale. Si assiste ad una maggiore scoperta delle destinazioni minori da parte di turisti stranieri alla ricerca delle eccellenze enogastronomiche e della campagna italiana (come in Toscana). Mare Italia per gli stranieri sempre più sotto attacco da parte delle destinazioni estere che circondano l’Italia e dove pure si recano gli stessi italiani.
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