Due settimane di corsi di formazione al Melià di Olbia, per un totale di 450 persone, interamente organizzati secondo i dettami dell’eco-sostenibilità. Calcolati, con soddisfazione, anche i positivi ritorni economici.

Per due gruppi di frequentanti, il primo dal 7 al 12 giugno (300 persone) e il secondo dal 14 al 19 giugno 2009 (150 persone), la società di revisione e consulenza PriceWaterhouse Coopers ha tenuto presso il Melià Hotel di Olbia un corso di formazione. L’evento, organizzato e realizzato dall’agenzia Pro-Meet, è stato caratterizzato da un forte approccio green, che ha concretizzato una tendenza – quella verso l’eco-sostenibilità – sinora rimasta, nella meeting industry italiana, e segnatamente nell’ambito degli eventi formativi, quasi soltanto teorica.

 

Gli elementi “green”

Diversi gli ambiti nei quali questo criterio è stato applicato. Come prima cosa sono stati installati nelle parti comuni dell’albergo (hall, foyer, corridoio, lobby bar e sale riunioni) 21 cestini gettacarta, con cartelli di segnalazione ben visibili. Negli stessi spazi sono stati aggiunti – e sempre ben segnalati – altri cestini per la raccolta differenziata (plastica e altro). Ciò per ovviare a una delle mancanze che più spesso si riscontrano negli spazi comuni degli alberghi italiani, ossia proprio quella dei cestini per i rifiuti. Poi, quanto all’housekeeping, si è provveduto a seguire la regola del risparmio energetico nel cambio di biancheria nei bagni (venivano cambiati solo gli asciugamani lasciati a terra) e delle lenzuola (sostituite sempre soltanto su richiesta per tutti i corsisti, tranne i mercoledì, in cui era previsto il ricambio automatico). L’albergo ha quantificato in 850 euro circa il risparmio così ottenuto.

Cruciale il food & beverage: per i buffet è stata diminuita la varietà dei cibi a favore dei prodotti del territorio (il cosiddetto “km zero”), ben visibili grazie ad appositi cartelli, e ogni giovedì la direzione dell’hotel offriva un cocktail interamente costituito da prodotti biologici. Ciò ha fruttato un risparmio di circa 300 euro. Gli avanzi sono stati selezionati per essere giornalmente inviati alla sezione di Olbia della Lida (Lega italiana dei diritti degli animali), con ciò evitando sprechi per circa 800 euro.

Nelle sale riunioni è stata assicurata la presenza continuativa di acqua. Sul tavolo dei relatori, in particolare, c’erano acqua fresca e bicchieri di vetro, con rimozione e sostituzione delle sole bottiglie vuote (quelle a metà venivano tolte a fine giornata), mentre i sottobicchieri venivano lasciati per più giorni se non erano rovinati. A disposizione dei corsisti c’era un tavolo a fondo sala con bicchieri e bottiglie di vetro, sostituite con gli stessi criteri di quelle dei relatori. Totale risparmio: circa 150 euro, oltre al minor lavoro di servizio.

 

Il commento di Francesca Pezzutto, titolare di Pro-Meet

«Il nostro non è uno slogan né un mero seguire le mode, bensì un atteggiamento consapevole nei confronti sia dell’ambiente sia del risparmio. Ci è sembrato opportuno proporlo e farlo adottare con questa forza proprio in occasione di un corso residenziale così lungo (la permanenza per ogni partecipante era di una settimana) e frequentato da giovani (tra i 25 e i 35 anni), categoria che a maggior ragione va sensibilizzata a queste tematiche. Alcuni si sono prestati a fare i “green leader”, ossia ad aiutare – opportunamente identificati dal badge – i colleghi ad assumere i giusti comportamenti. La “cultura” del Melià Olbia in materia è ottima ma poco comunicata ai clienti abituali, perché – e questo è significativo in generale – esiste una sorta di “pudore” o di scrupolo a chiedere agli ospiti di agire in modo sostenibile. La direzione dell’albergo, però, è stata pronta a seguirci con grande sensibilità.

Noi stesse, io e tutto il mio staff, crediamo intensamente nel green: lo implementiamo ogni giorno nei nostri uffici e nelle nostre case, e perciò teniamo a presentarlo ai nostri clienti, che mostrano di comprenderlo appieno e, con nostra sorpresa, decidono di farlo proprio. Un meeting è un momento privilegiato per comunicare anche questo aspetto, mettendo le persone concretamente in condizione di provare nuovi comportamenti, affinché poi li adottino anche in privato.

Speriamo di dare il via a un “passaparola” che porti migliaia di persone a essere più consapevoli verso l’ambiente e le sue risorse, ormai molto limitate. Tra tanti che elogiano i green meeting a parole o si limitano a programmarli per il futuro, noi, in silenzio, abbiamo già iniziato a farne in concreto: e anche di questo sono orgogliosa».