“Purtroppo anche ottobre fa registrare una tendenza ribassista per il turismo italiano, a dimostrazione che la crisi non è ancora giunta ad un punto di svolta concreto”. È questo il commento del Presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di una indagine svolta dalla Federazione dal 2 all’8 novembre, intervistando con metodologia internet 844 imprese ricettive, equamente distribuite sull’intero territorio nazionale e rappresentative per classificazione di stelle.  Nello specifico, il mese di ottobre pur facendo segnare una delle perfomance meno negative dall’inizio dell’anno, con un -1,3% di pernottamenti tra italiani e stranieri, non è riuscito a registrare quella attesa inversione di tendenza monitorata finora solo ad agosto.

 

Sempre ad ottobre, peraltro, il numero di lavoratori occupati ha fatto registrare un -3,9% (di cui -3,8% di lavoratori a tempo indeterminato ed il -4,1% di lavoratori a tempo determinato). Queste cifre fanno seguito ai risultati dei mesi precedenti che hanno inanellato nell’ordine:

 

–          GENNAIO: -7% di presenze (ed il -4,5% di lavoratori occupati)

–          FEBBRAIO: -10% di presenze (ed il -6% di lavoratori occupati)

–          MARZO: -14,6% di presenze (ed il -8,6% di lavoratori occupati)

–          APRILE: -3% di presenze (ed il -6,5% di lavoratori occupati)

–          MAGGIO: -7% di presenze (ed il -2% di lavoratori occupati)

–          GIUGNO: -10,6% di presenze (ed il -5,8% di lavoratori occupati)

–          LUGLIO: -3,4% di presenze (ed il -5,2% di lavoratori occupati)

–          AGOSTO: +2,3% di presenze (ed il -2,4% di lavoratori occupati)

–          SETTEMBRE: -1,8% di presenze (ed il -3,9% di lavoratori occupati)

 

In ragione di tali ultimi dati, le percentuali consolidate dall’inizio dell’anno indicano per le presenze alberghiere (italiani e stranieri) un calo da gennaio ad ottobre del 4,4% ed un calo dell’occupazione sempre da gennaio ad ottobre del 4,8% (di cui -4,4% lavoratori a tempo indeterminato e -5,5% lavoratori a tempo determinato).

 

“La richiesta che a questo punto avanziamo al Governo -conclude Bocca- è per una urgente, capillare, robusta campagna promozionale, rivolta non solo verso i principali Paesi nostri abituali importatori di turisti, ma anche nei confronti degli stessi nostri connazionali, che troppo spesso dimenticano di abitare in uno dei Paesi più belli del mondo”.