Dai festeggiamenti per il “Thanksgiving Day” all’amicizia con la famiglia Kennedy. Storia di un padre e di un figlio trevigiani che hanno conquistato il cuore della dinastia più famosa degli Stati Uniti… passando per la gola. Ci sono leggende che diventano realtà. Che dal sogno passano alla dimensione reale e che ricordano storie create dalla fantasia di qualche scrittore. È così che nasce un rapporto di fiducia, di amicizia e stima tra la più famosa dinastia americana e una famiglia che, invece, viene da al di là del Mare Atlantico, da una città vicina a Venezia, ricca di arte e di buona cucina. Franco e Alberto Zorzi, padre e figlio innamorati della cucina italiana e orgogliosi della loro terra veneta, avevano lanciato una sfida importante, quasi per gioco o quasi per mettersi alla prova: sbarcare nella città della Statua della Libertà armati di voglia di fare e di buon cibo italiano. Fu così che tra cucina d’eccellenza, prodotti di alta qualità italiana, sapori e profumi che ricordano maestrale e scirocco, Ethel Skakel, vedova di Robert Francis Kennedy conosciuto da tutti come “Bob”, appartenente a quella stessa famiglia che regalò agli USA presidenti e senatori entrati nella storia, conobbe il piacere di mangiare italiano in terra americana, tra un antipasto e un dolce, preparati con passione dal cuoco Marco Berto, e servita al tavolo dello “Zorzi NYC Restaurant”.

 

Dal piacere della cucina alla stima e l’amicizia il passo fu breve e importante all’ombra imponente proiettata sull’asfalto di Manhattan dall’Empire State Building. Ethel Kennedy, dall’alto del suo ruolo e dei suoi anni, molti dei quali vissuti al comando della più influente dinastia americana, si è fatta coinvolgere dalle atmosfere italiche che riecheggiano nelle sale del ristorante, dai suoi eventi culturali, le mostre e presentazioni di libri, i momenti conviviali a parlare di cinema e teatro, conferenze e concerti, che vedono sempre protagonista chi la sua fortuna non l’ha trovata in terra americana ma al sole della penisola italiana, magistralmente coordinati e proposti grazie alla cura e all’esperienza di oltre 40 anni nel settore del preparatissimo Nino Filoramo, il general manager “paisà” che unisce in sè le doti manageriali americane con il calore e il sorriso di un verace uomo del sud.

 

Uno straordinario gioco di affetti e storie che portano i Kennedy a fidarsi così tanto di questi due splendidi e appassionati italiani da aprire loro i cancelli della lussuosa residenza di Cape Cod, vicino Boston, in occasione del “Thanksgiving Day”, il giorno del Ringraziamento, forse la festa americana più sentita. Oltre all’evento in sè, la cucina e il sorriso della famiglia Zorzi è stata presente nella dimora kennedyana per tutta la settimana, portando il gusto e il piacere di fare buona cucina tra la cerchia ristretta di familiari e amici vicini a questo “mito” americano.

 

Chiarisce Franco Zorzi: «Il nostro progetto reale è quello di far conoscere la vera cultura italiana, utilizzando come base operativa l’elemento dell’eccellenza gastronomica che tutti ci riconoscono. Avere tra i nostri amici  Ethel Kennedy, che ci ha confermato di aver trascorso insieme a noi la miglior festa del ringraziamento di sempre, ci inorgoglisce e ci dà anche la dimensione dell’alto livello raggiunto dal nostro locale». Un sogno è diventato realtà, ciò che un oceano divide, la buona cucina unisce. Chi dalla lontana terra veneta ha lanciato la sfida ora ne raccoglie i risultati, e realizza il suo sogno americano, tra coltelli, forchette e la cucina italiana in America.