La compagnia diretta da Elik Melikov si presenta al nostro pubblico con uno dei grandi classici del repertorio ballettistico moscovita Il lago dei cigni, composto da Tchajkovskij tra il 1875 e il 1876. La storia, ispirata al racconto Il velo rubato di Musaus, inizia nel castello del principe Siegfried che, compiuto il ventunesimo anno di età, viene invitato dalla Regina Madre a scegliere una moglie durante una festa organizzata per l’occasione. Il giovane si dimostra disinteressato ma l’amore lo aspetta sulle rive di un lago, nel quale si imbatte durante una battuta di caccia: uno stormo di cigni si trasforma in un gruppo di graziose fanciulle fra le quali spicca Odette.Tra i due è amore a prima vista ma c’è un ostacolo da superare: il sortilegio del malvagio Rothbart che la costringe alla metamorfosi e che può essere spezzato solo grazie ad una esclusiva promessa d’amore. Il mago cerca di scongiurare questo pericolo facendo sedurre il principe da sua figlia, identica ad Odette nell’aspetto ma opposta nella personalità. Sigfried cade nel tranello ma preso dal rimorso corre al lago: il forte sentimento vincerà sul male.
Il balletto, grazie all’apporto del coreografo Alexander Vorotnikov e dei ballerini dalla prestigiosa formazione accademica,è liberato da ogni obsoleto manierismo, reso più adatto ad un pubblico moderno mantenendo tutto il suo incanto. Diretto da Elik Melikov 9. 14 febbraio, musica Piotr Ilic Tchajkovskij; coreografie Alexander Vorotnikov