Nel corso dell’anno appena conclusosi, la Collezione Peggy Guggenheim ha consolidato il proprio numero di visitatori, raggiungendo la ragguardevole cifra di 347.183 presenze durante i 311 giorni di apertura del museo, con una media giornaliera di 1.116 ospiti, tra cui rientrano i 5.263 studenti che hanno partecipato al programma di formazione del museo A scuola di Guggenheim, insieme a 622 insegnanti. A questo numero si sommano inoltre le circa 14.000 persone che hanno visitato la collezione in occasione di inaugurazioni, visite speciali, eventi istituzionali e privati, per un totale complessivo di oltre 361.000 visitatori.
In questi primi giorni del nuovo anno, hanno chiuso i battenti le due mostre temporanee che hanno contraddistinto il ricco percorso espositivo del 2009. Con i suoi 326.726 visitatori, registrati dal 18 febbraio ‘09 all’11 gennaio 2010, la mostra Capolavori futuristi alla Collezione Peggy Guggenheim si è guadagnata a pieno merito il secondo posto nella classifica delle esposizioni più visitate in Italia negli scorsi 12 mesi, con una media giornaliera di 1.150 ingressi su 284 giorni d’apertura. Vivace l’interesse dimostrato dalla stampa nazionale ed internazionale, che nell’anno del centenario del movimento d’avanguardia ha parlato con entusiasmo di questo prezioso omaggio grazie al quale i capolavori dei “primi e migliori” maestri del Futurismo, da Boccioni, a Balla, Carrà, Russolo e Severini, hanno riconquistato la terra veneziana.
Dal 10 ottobre all’11 gennaio 2010, le pittoresche e gioiose vedute veneziane di Maurice Prendergast, “il cronista del pennello”, sono state ammirate da ben di 82.080 visitatori, con una media giornaliera di 1.013 presenze su 81 giorni d’apertura. Numerosissimi i turisti e i veneziani che hanno affollato il museo alla ricerca della “solarità di Prendergast”, e hanno potuto ammirare quegli “arazzi luminosi, scanditi dal segno liquido e irregolare” dell’artista americano.
La Collezione Peggy Guggenheim inizia il nuovo anno all’insegna del suo 30° anniversario, che vuole celebrare ispirandosi allo spirito di apertura e innovazione che ha distinto e reso celebre Peggy Guggenheim. Il museo ha in serbo numerosi appuntamenti che non mancheranno di suscitare l’interesse e la curiosità dei visitatori, che potranno confrontarsi con la pittura pre-raffaellita, il De Stijl, le creazioni di design del Bauhaus, il Costruttivismo russo, fino all’espressionismo astratto dell’americano Adolph Gottlieb. Dal 1° di maggio al 25 luglio, il museo presenta Utopia Matters. Dalle confraternite al Bauhaus, a cura di Vivien Greene, che prende in esame il concetto di utopia e ne analizza l’evoluzione nel pensiero e nella pratica artistica occidentale moderna, attraverso una serie di casi studio internazionali dagli inizi del XIX secolo al 1933 – anno in cui l’influenza del fascismo e dello stalinismo pose un freno a tali progetti. Dal 4 settembre al 9 gennaio 2011, il museo celebra Adolph Gottlieb (1903 – 1974), con la prima retrospettiva in Italia a lui dedicata, a cura di Philip Rylands e Luca Massimo Barbero. Nel 1943, insieme a Mark Rothko, Gottlieb scrisse al New York Times una lettera sui temi del mito e del primitivismo, gettando così le basi di quella che sarà la celeberrima Scuola di New York.
Da non perdere infine, dal 7 all’11 aprile 2010, l’originale mostra Arte, Scienza e Scuola, dedicata ai lavori realizzati dalle classi che aderiscono al programma A scuola di Guggenheim, quest’anno focalizzato sul binomio Arte e Scienza e sulle contaminazioni, i metodi e i linguaggi delle due discipline, in collaborazione con la Regione del Veneto e la Fondazione Marino Golinelli.