Una rievocazione storica arrivata alla 52 edizione per ricordare il periodo della caccia con il Corteggio Storico trecentesco, i falconieri, la gara con l’arco e banchetti accompagnati dai famosi vini di Montalcino. Prende il via domani sabato 24 ottobre a Montalcino in Provincia di Siena la 52 esima edizione della “Sagra del Tordo”, una rievocazione storica che unisce storia e tradizione con l’enogastronomia organizzata dal Comune di Montalcino insieme ai quattro quartieri della città: Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio. Si tratta di un appuntamento ricco di fascino, magia e riti, atteso tutto l’anno da parte degli abitanti di questa città, famosa in tutto il mondo per il suo vino, che per due giorni fino a domenica 25 ottobre, farà rivivere l’atmosfera del Medioevo. La manifestazione infatti ha origine da un’antica tradizione della metà del Trecento quando fiorirono le arti e le tradizioni cortesi tra le quali quella della caccia. I boschi nei dintorni di Montalcino erano infatti ricchi di selvaggina e nel periodo da agosto fino ad ottobre, quando più fitto è il passaggio degli uccelli migratori, ed in particolare del tordo, venivano battuti da cacciatori e falconieri. Le loro prede diventavano pietanze di banchetti festosi, giostre ai quali partecipavano sia i nobili che la gente del popolo, giostre e tornei. Da queste tradizioni traggono origine sia Il Torneo di apertura delle Cacce la prima domenica d’agosto che la Sagra del Tordo che si svolge l’ultima domenica di ottobre. Tanti gli eventi in programma: il più spettacolare è senz’altro la gara con l’arco di domenica in cui si sfidano i quattro quartieri cittadini. Poi c’è il Corteo Storico che sfila per le vie del paese, il ballo tradizionale del “Trescone” e gli stand gastronomici aperti il sabato pomeriggio e tutta la giornata di domenica sotto la Fortezza dove è possibile gustare le pietanze ed i prodotti tipici della Val d’Orcia: pappardelle al cinghiale, pinci al sugo, zuppa di fagioli, carni alla brace, tutto accompagnato dai famosi vini di Montalcino. La manifestazione prende il via alle 11 in Piazza del Popolo con l’esibizione del ballo tradizionale del “ Trescone” nei costumi della campagna toscana dell’Ottocento. A mezzogiorno nella Piazza del Popolo, all’ombra della torre civica, viene effettuato il sorteggio degli arcieri, due per ogni quartiere, che il giorno successivo si contenderanno la freccia d’argento. Nel pomeriggio dalle 16 sfila il Corteo Storico composto da circa centocinquanta figuranti con costumi che si ispirano a quelli di fine Trecento e inizio Quattrocento, studiati fin nei minimi particolari. Nel campo di tiro ci sarà poi la cosiddetta “Provaccia” in cui gli arcieri provano il tiro. Nutrito il programma di domenica 25 ottobre con i garzoni e le donzelle del “Trescone” che dalle 9 tornano a ballare e cantare nelle strade e piazze del borgo accompagnati dalle fisarmoniche. Alle 11 da Piazza Cavour parte il Corteo Storico che attraversa le strade colorate dalle bandiere per il tradizionale omaggio dei Quartieri alla “Signora di Fortezza”. Da un affaccio sotto la torre civica, che domina la Piazza del Popolo, il banditore dà lettura del documento che dichiara formalmente aperta la “Sagra del Tordo”. II corteo prosegue verso Piazza Garibaldi dove, dal Sagrato dell’antica chiesa dei Senesi , Sant’Egidio, viene impartita la benedizione agli arcieri, veri protagonisti del torneo pomeridiano. Alle 12 tutti nella Fortezza trecentesca, vero e proprio simbolo della storia di Montalcino, ultimo baluardo della Repubblica di Siena dal 1555 al 1559, dove gli squilli delle chiarine ed il suono dei tamburi accompagnano il saluto degli arcieri seguito da uno spettacolo di falconieri. Gli eventi della mattina si concludono con la presentazione del Trofeo che andrà al Quartiere vincitore, opera dell’artista Luca Bellaccini. Nel pomeriggio alle 15 il Corteo riprende alla volta del campo di tiro, ricostruito all’ombra dei bastioni della Fortezza. E’ questo il momento in cui le rivalità, le speranze , gli antagonismi si accendono e si puntano i riflettori sugli arcieri chiamati a rappresentare sul campo i colori dei quartieri. I primi quattro arcieri, uno per quartiere, e poi i secondi quattro, all’ ordine del Capitano di Campo, scoccano cinque frecce contro una sagoma che rappresenta un cinghiale, ciascuno nel susseguirsi di quattro serie nelle quali aumentano la distanza ed il punteggio. vince il quartiere che, al termine della competizione totalizza con i suoi arcieri il maggior numero di punti. Come premio per la vittoria ci sarà una freccia d’argento e il Trofeo. “E’ passato mezzo secolo da quando abbiamo riscoperto questa manifestazione – ha detto Roberto Turchi Assessore del Comune di Montalcino con delega specifica alle manifestazioni di rievocazione storica – una festa che rievoca gesta, riti e fasti del periodo medievale e che ogni anno cresce sempre di più con la partecipazione di migliaia di visitatori e una sempre maggiore attenzione alla qualità degli eventi”.