Federturismo Confindustria ha diffuso, in vista delle imminenti elezioni regionali, una piattaforma programmatica che individua le linee cui chiede alle Regioni di attenersi per ridare competitività all’industria turistica. Il turismo è un settore produttivo con elevate potenzialità di sviluppo e necessita di urgenti scelte politiche ed istituzionali che dovrebbero essere al centro dell’attenzione delle forze politiche. L’industria turistica chiede quindi alle Regioni di:
- riconoscere il turismo come settore produttivo
- riconoscere la necessità del coordinamento tra Regioni e governo centrale e della semplificazione della governance territoriale del turismo
- operare con progetti interregionali che integrino i diversi turismi e promuovano la cultura dell’accoglienza e la formazione
- elaborare piani a medio termine per lo sviluppo del turismo che lo pongano al centro delle politiche regionali per infrastrutture, trasporti, ambiente
- coinvolgere le rappresentanze delle imprese nella definizione delle politiche per il turismo
- assicurare una gestione unitaria ed efficiente delle risorse per la promozione
- riconoscere e promuovere i Sistemi Turistici Locali
- tutelare e valorizzare le peculiarità del territorio
- promuovere iniziative per la destagionalizzazione
- garantire tempi e uniformità dei provvedimenti di attuazione delle norme, comprese quelli della legge 135/2001
LE IMPRESE DEL TURISMO CHIEDONO ALLE REGIONI DI:
riconoscere che il turismo è un vero settore produttivo e non parasociale, con elevate potenzialità di sviluppo, sia a livello locale che nazionale, e dove le imprese sono soggetti centrali. Come tale il turismo necessita di politiche industriali e non solo promozionali, per garantire la sua competitività;
- riconoscere la necessità di un coordinamento delle politiche turistiche tra regioni e governo centrale, mettendo fine ad iniziative improvvisate e semplificando la governance territoriale del turismo, con l’abolizione e l’accorpamento di centri decisionali superflui, perché tutti gli investitori, anche quelli stranieri, abbiano interlocutori certi;
- coordinare le iniziative degli enti locali e delle diverse entità territoriali, per razionalizzare l’utilizzo delle risorse e puntare ad obiettivi condivisi, elaborando progetti di ampio respiro, anche interregionali, che integrino i diversi turismi e promuovano la cultura dell’accoglienza e la formazione;
- elaborare piani a medio termine per il turismo, con obiettivi, strumenti, verifiche periodiche e valutazioni finali dei risultati e delle risorse economico finanziarie impiegate, ponendo il turismo al centro delle politiche regionali per infrastrutture, trasporti, ambiente, energia
- decidere le politiche, le iniziative e la promozione d’intesa con le rappresentanze delle imprese del turismo, gestendo in modo unitario ed efficiente le risorse per la promozione, ora frammentate a più livelli, al fine di generare economie di scala;
- riconoscere e promuovere i Sistemi Turistici Locali (STL), attuando lo spirito innovativo delle norme istitutive, con la concertazione dei soggetti pubblici o privati interessati allo sviluppo del turismo;
- considerare le specificità naturali, tecniche, progettuali e di stagionalità, tutelando e valorizzando le peculiarità del territorio, con un’attenta valutazione dell’impatto che gli interventi strutturali e infrastrutturali e i flussi turistici aggiuntivi determinano sulle strutture, sul patrimonio culturale e sui residenti;
- fissare criteri di classificazione e controlli di qualità comuni, definendo parametri omogenei, trasparenti e chiari, garantendone la corretta applicazione su tutto il territorio nazionale, a tutela del turista e della concorrenza leale; stimolare la riqualificazione edilizia e urbanistica delle strutture turistiche, individuando aree protette e aree omogenee già strutturate;
- proporre e favorire, di concerto con le imprese, iniziative di destagionalizzazione, concentrando gli investimenti sulla bassa stagione ed evitando di sprecare risorse per promuovere l’alta stagione;
- garantire il rispetto dei tempi e l’uniformità dei contenuti nelle discipline attuative per il turismo, compresi quelli della legge 135/2001.