Premessa…

Nei miei ultimi editoriali ho sempre evidenziato che il turismo non è affatto in ripresa e che le previsioni per il 2010, nonostante qualche voce contraria, non sono buone. E’ pur vero che a febbraio c’è stato un piccolissimo segnale di ripresa, ma è insufficiente a far pensare ad una inversione di tendenza. Pasqua e Ponti sono alle porte, ma…anche qui non sembra che gli operatori e gli Adv stiano facendo salti di gioia. Non è neppure confortante il “mal comune, mezzo gaudio” perché le aziende non vanno avanti con le chiacchiere o i proverbi, ma con i soldi, e in giro ce ne stanno ben pochi. Il 2009 ha messo ben in evidenza proprio questa realtà: non ci sono soldi da spendere e, quindi, si è registrata una diminuzione di investimenti pubblicitari sia sui giornali che nelle televisioni da parte di Enti turistici, compagnie aeree ecc…. Inoltre, molte aziende (grandi e piccole) hanno dovuto ridimensionare il proprio personale o chiudere alcuni uffici per centralizzare ogni operazione nelle sedi centrali. Infine, anche molti degli habitué delle Fiere turistiche, sin dallo scorso anno hanno rinunciato a prendere uno stand. L’ottimizzazione delle risorse è la parola d’ordine, ma più che ottimizzazione mi sembra uno “stringere la cinghia” perché i soldi scarseggiano.

Nonostante tutto, senza aiuti e senza agevolazioni…

Eppure, ancora una volta abbiamo assistito ad un fenomeno che sicuramente non apparterrà solo al settore turistico – ma è qui che lo possiamo notare maggiormente, quello della resistenza ad ogni costo. Vogliamo chiamarla tenacia oppure amore per il lavoro? Quanti sono i piccoli, i medi operatori e i dettaglianti che non vogliono cedere il passo alla crisi? Sono tanti e cercano di sopravvivere in attesa di tempi migliori. Mai, come negli ultimi mesi, si sono date le ferie a turno al personale oppure concesso un part time… Certo, nonostante queste cose, non tutti ce l’hanno fatta e, quindi, molti sono stati costretti a chiudere i battenti.

Ma in queste situazioni, chi può aiutare questo settore, cosa sta facendo? Quanto ADV sono a conoscenza di come funzionano I buoni vacanza? Provate a chiedere a qualcuno che l’ha richiesto. La signora che fa le pulizie nei nostri uffici l’ha fatto e, dopo aver conosciuto le condizioni per avere quella minima quota da destinare alle vacanze, ci ha rinunciato ed ha esclamato: “se voglio andare in vacanza in bassa stagione, le offerte le trovo anche in un’agenzia di viaggi, a prezzi più bassi. Addirittura posso trovare operatori che ti danno un residence al costo di 1 euro!”.

No, indubbiamente il buono vacanza non somiglia affatto a quello per l’acquisto di un’automobile. E’ proprio tutta un’altra cosa!

E poi?…Mi potete ricordare qualche altra iniziativa?

Liliana Comandè