Le statistiche rilasciate recentemente dal Ministero del Turismo e delle Antichità e dalla Banca Centrale di Giordania evidenziano, per il primo quarto del 2010, una decisa affermazione sia degli arrivi che dei ricavi relativi al settore turistico. 

Soprattutto il numero delle overnight ha generato tra Gennaio e Aprile un incremento del 33,4% con  arrivi per un numero pari 883.450 visitatori. Anche la percentuale di quanti compiono visite in giornata è cresciuta del 17,6%, portando il numero totale di visitatori internazionali a 1.534.808.

 

Con l’eccezione dell’Africa, i cui arrivi sono diminuiti del 5%, tutte le altre regioni, e in particolare l’Europa (+35,5%), hanno fatto osservare un crescente aumento di interesse.

I dati rilasciati dalla Banca Centrale di Giordania hanno poi evidenziato che i ricavi del segmento turistico sono cresciuti del 39,7%, per un totale di 503 milioni di Dinari (pari a circa 701 milioni di US$)

Il Direttore Generale del Jordan Tourism Board, Nayef H. al-Fayez, ha dichiarato con orgoglio che questi risultati “possono permettere alla Giordania di continuare a sorridere”.

Al-Fayez ha anche aggiunto che “Il 2010 potrà rappresentare un altro anno decisivo per il nostro turismo e siamo fiduciosi nel credere che l’interesse per la Giordania stia aumentando a livello mondiale come destinazione dall’offerta diversificata e multi sfaccettata. Anche la partecipazione dell’Ente a fiere internazionali e roadshow ha contribuito al consolidamento mondiale dell’immagine del Regno Hashemita”.

Numerosi i siti turistici giordani ad aver visto un aumento delle visite in questi primi 4 mesi.

Gli arrivi a Petra, gioiello del Regno, sono infatti aumentati ben del 50%, rispetto allo stesso periodo del 2009, ma sono attrazioni come il Monte Nebo e Madaba ad aver visto la più solida crescita, con percentuali rispettivamente del +88% e del +72%.

Questi numeri dimostrano in effetti che le politiche di promozione turistica stanno seguendo la giusta direzione, permettendo alla Giordania di attraversare indenne la crisi internazionale iniziata nel 2008.

Al Fayez conclude così “Per un Paese piccolo come la Giordania, mantenere gli stessi dati del 2008 rappresenta un enorme risultato. Ora dobbiamo concentrarci nel riuscire a rendere il 2010 un anno eccezionale”.