Cresce nel Mondo, e le avvisaglie si sentono con forza anche in Italia, la domanda di turismo responsabile.  Non è certo l’unica domanda, perché il turismo “di massa” fa ancora i grandi numeri e orienta i flussi che disegnano i  movimenti turistici intercontinentali, ma rappresenta oggi ed in prospettiva “un cuneo potente che incrina gli scenari tradizionali”.

Grandissima è l’attenzione mediatica, e anche la rincorsa degli operatori convenzionali ad ammantarsi di questi valori, anche solo come opportunità di comunicazione.

Ma i segnali che l’opinione pubblica apprezza e premia le vere proposte responsabili, sono forti e chiari; si veda da ultimo, proprio in Sicilia, il grande successo dell’iniziativa “Addio Pizzo”, e della sua proposta anche in chiave turistica. 

Se ne è discusso sabato 22 maggio al Teatro di Pollina, centro storico nel cuore del Parco delle Madonie, nel corso di un workshop organizzato da AITR , anche con il supporto di testimonianze internazionali, oltre che di tutti i soci dell’Associazione: una compagine in forte crescita, che annovera piccole esperienze locali così come grandi gruppi che hanno fatto della responsabilità la propria visione strategica.

“Ma per far crescere l’offerta responsabile bisogna darsi il tempo giusto, non decidere  sull’onda dell’emergenza” ha sostenuto Michela Valentini, AD di Unaltracosatravel. “La responsabilità sta anche nel generare un desiderio reciproco tra comunità ospitante e turisti, un desiderio che generi l’emozione dell’incontro e la forza del ricordo.  E oltre all’orgoglio di fare e fare bene ci deve essere anche il coraggio di andare a vendere: perché i turisti, anche quelli responsabili, non vengono da soli”.