Il movimento passeggeri sugli scali italiani nell’anno 2009 si è fermato a 129.8 milioni. Il dato si pone a cavallo fra i 123 milioni del 2006 e i 135 del 2007 anno in cui si è toccato il massimo della cifra. In generale si tratta di un calo, rispetto al 2008, del 2,35 per cento. A queste cifre si è giunti a causa di una diminuzione nel numero movimenti aeromobili pari al 6 per cento; il numero degli stessi infatti è calato da 1.469.000 a 1.381.000.

Certo andando a guardare nella graduatoria dei 48 aeroporti nazionali sui quali il suddetto traffico è stato ripartito, si può pure trovare qualche scalo col segno positivo, ma in generale l’andamento è negativo e investe entrambi i due maggiori poli nazionali, Roma e Milano.

Numero passeggeri

Fiumicino 33.415.945       (-4.0%)

Ciampino    4.757.136       (-0.4%)

Malpensa  17.349.602      (-8.8%)

Linate           8.293.839                      (-10,5%)               

Il fatto che anche Ciampino che ospita collegamenti low cost sia stato colpito dal calo del numero passeggeri è significativo dell’andamento generale del settore.

Fra i pochi aeroporti che sono andati controtendenza, i primi cinque (sempre per movimento passeggeri)  risultano i seguenti:

Bergamo              7.086.755             (9,7%)

Bologna                4.765.232             (15,5%)

Pisa                       3.996.323             (1,4%)   

Cagliari 3.317.262             (13.4%)

Bari                        2.823.940             (14,5%)

E se le cifre su passeggeri e movimenti aeromobili sono quelle di cui sopra, più drammatica è la situazione dei voli charter i quali a livello complessivo segnano una vera e propria debacle: il movimento aeromobili charter è calato in Italia del 18,3 per cento, quello del numero passeggeri del 18,6%

I dati sugli aeroporti nostrani, diramati dall’Enac, si pongono in perfetta sintonia con quelli che l’ACI Europe (Airports Council International) aveva già comunicato a fine febbraio. I 110 aeroporti europei aderenti all’associazione hanno fatto registrare anch’essi nel complesso nell’anno 2009 un calo del 5,9 per cento nel numero passeggeri. Quindi volendo usare una terminologia adottata in campo politico, si può dire che i dati italiani -che segnano appunto un calo del 2,35 per cento-  “si pongono al di sopra della media europea”.

E’ interessante annotare come il calo ha riguardato sia i voli domestici come quelli internazionali.

Soffermando l’attenzione su Roma e Milano, questi i dettagli:

Numero passeggeri                          domestico                                           internazionale

Fiumicino 33.415.945       12.562.733 (-6,7)                                               20.853.212 (-2,4)               

Ciampino    4.757.136            971.394  (+59,3)                            3.785.742  (-9.2)

Malpensa  17.349.602           869.172  (-49,7)                             16.480.430 (-4,7)

Linate           8.293.839        5.833.111  (-13.0%)                         2.460.728  (-3.8)

Come si può osservare il calo sembra più accentuato per i collegamenti domestici che non per quelli internazionali, segno forse dell’aumentata concorrenza dei servizi ferroviari ad alta velocità.  Ma per avere maggiori dettagli bisognerà attendere che l’Enac pubblichi la seconda parte delle sue statistiche, quella cioè che solitamente contiene dettagliate informazioni su collegamenti e compagnie aeree.

Fu proprio da queste statistiche che si potè apprendere che nell’anno 2008 Ryanair era diventata in Italia la compagnia al primo posto nella graduatoria dei vettori in base al numero passeggeri trasportati sui collegamenti internazionali.

Antonio Bordoni