Di Yuri D’Alessandro

Uno splendido mare cristallino, panorami magnifici e, malgrado una media di 2724 ore di sole l’anno (dato che non ha eguali in tutta la Croazia), una ricchissima vegetazione, composta per la maggior parte da ulivi, vigne, lavanda, rosmarino ed erica. Questi sono i tratti che caratterizzano, a prima vista, l’isola di Hvar, soprannominata “Madeira della Croazia”. La sua storia risale al IV sec. a.C. quando per primi gli Illiri vi si insediarono.

È tra le più visitate della Dalmazia centrale, infatti il turismo è al primo posto tra le sue risorse economiche. Si può raggiungere da Spalato con il traghetto locale che durante l’estate ferma a Hvar tre volte al giorno, oppure direttamente dall’Italia, dalle città di Pescara Giulianova e Civitanova tre volte la settimana.

Il bel tempo è una certezza, basti pensare che negli ultimi dieci anni Hvar ha conosciuto solo otto giornate di neve. Nella parte settentrionale dell’isola, la pianura di Velo Polje, dove si coltivano uva, olive e frutta, si concentrano quasi tutti i villaggi dell’entroterra. In questa zona la costa è molto frastagliata e ricca di calette e insenature a volte raggiungibili solo in barca.

Tra le attività legate al mare c’è anche la possibilità di fare immersioni subacquee. La cucina è caratterizzata, principalmente, da piatti di carne e di pesce: si trovano ristoranti e pizzerie per tutte le tasche che offrono la possibilità di gustare dai piatti più semplici e genuini ai più ricercati ed elaborati.

L’omonima cittadina è un piccolo centro, spesso affollato dai turisti, situato tra il blu dell’Adriatico e le circostanti pendici coperte di pinete, racchiuso da mura che risalgono al XIII sec., all’interno delle quali si ha la possibilità di ammirare i caratteristici palazzi gotici e gli imponenti edifici rinascimentali. Un’ampia passeggiata che si snoda lungo il porto è, al contempo, la via principale dei negozi e la strada su cui si incontrano i monumenti più importanti. In effetti ci si orienta facilmente, anche se le strade non hanno nome. Trg Sveti Stjepana , la piazza principale, è una delle più vaste tra le antiche piazze della Dalmazia centrale (la sua superficie è di circa 4500 mq.) e può essere, senz’altro, il punto da cui iniziare l’ escursione.

Continuando la visita dei principali centri abitati, ci si sposta verso Nord est per arrivare a Jelsa, una piccola località che sorge su un’ampia baia, al centro della quale si trova la città vecchia e si sviluppa tra pioppeti e fitte pinete.Conserva un’atmosfera più intima, adatta, senza dubbio, a chi è alla ricerca di natura, mare e tranquillità.

Tra Hvar e Jelsa, sulla costa settentrionale, c’è Starigrad (città vecchia), porto di scalo dei principali collegamenti: è una cittadina molto graziosa, anche se Hvar resta al primo posto per la bellezza dell’architettura ed il suo fascino unico. Quando quest’ultima è assalita dai visitatori Starigrad offre, comunque, una valida alternativa per soggiornare in un ambiente più tranquillo e rilassato.

È bene prestare attenzione al momento in cui cala il sole: vi sono parecchi luoghi in cui fermarsi ad ammirare la bellezza di un panorama o a contemplare quel senso di imperturbabilità e pace che avvolge l’isola al tramonto… Un vero antidoto  contro la frenesia e lo stress della vita quotidiana.

 

Yuri D’Alessandro