Apprezzamento da parte di ECPAT-Italia per l’entrata in vigore della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, avvenuta oggi. La Convenzione è il primo strumento internazionale che affronta tutte le forme di violenza sessuale contro i bambini, compresa la violenza all’interno dell’ambiente familiare. Un altro importante passo che denota l’impegno dell’Europa in materia. Un segnale contro una piaga che tocca l’Europa da vicino: numerosi i flussi interni di traffico di minori al fine di sfruttamento sessuale; europei ai primi posti nelle classifiche di “turistmo sessuale” nei confronti di bambini, praticato sia verso mete esotiche che mete europee, Romania, Ucraina; in aumento sia la diffusione che la produzione di materiale pedopornografico. 

ECPAT rileva positivamente l’esigenza di delineare attraverso dati più precisi un fenomeno in crescita e di vigilare sulle nuove forme di sfruttamento come il grooming, adescamento on line. Interessante è il richiamo ad una cooperazione investigativa tra gli Stati. È proprio questo lo snodo che blocca le varie leggi sulla extraterritorialità, cioè la possibilità di processare nel Paese d’orgine chi si è macchiato di reati sessuali nei confronti dei bambini in un altro Paese. La difficoltà di raccogliere prove, di uniformare le leggi e la difficoltà di cooperazione tra polizie può far bloccare l’incriminazione del presunto colpevole. ECPAT si sta battendo da anni sulla questione della cooperazione investigativa e non solo, proprio per dar seguito a quella legge che promosse e che venne approvata nel 1998. Importante è l’attenzione posta dalla Convenzione sul recupero e reinserimento delle vittime di sfruttamento, una delle chiavi dell’impegno di ECPAT  accanto alla sensibilizzazione, all’azione di monitoraggio delle leggi e formazione degli operatori. Non da ultimo il richiamo della stessa Convenzione al Codice di Condotta dell’Industria Turistica per la protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuel nei viaggi, strumento di collaborazione tra mondo del turismo e delle organizzazioni, ideato dalla sezione svedese di ECPAT ed adottato dal WTO nel 1998. Il Codice di Condotta è stato firmato da poco dalla prima capitale al mondo, con un appeal forte sul mondo dei turisti: Roma.

Alla base di questa Convenzione ci sono i pilastri dell’impegno che da circa venti anni vede ECPAT impegnata esclusivamente contro questo mercato, lo sfruttamento sessuale dei bambini: la dichiarazione di Stoccolma, la dichiarazione di Yokohama. Frutto degli intensi lavori dei Congressi mondiali che ECPAT, insieme a Unicef, alle Ong del Mondo e ai Governi, ha promosso, non da ultimo nel 2008 a Rio de Janeiro.

Altro fatto concreto che spinge a confermare l’impegno dell’Europa in materia di contrasto allo sfruttamento sessuale è comprovato dalla campagna contro il turismo sessuale a danno di minori, finanziata dalla Commissione Europea, che vede la rete ECPAT impegnata dal 2008 al 2011 (per saperne di più: http://www.viaggidanonfare.org). Campagna che sta interessando operatori turistici, media, istituzioni e società civile. Con un ottimo riscontro in materia di consapevolezza del problema.


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