È il primo e unico Capitolo, nato fuori dagli Stati Uniti, di questo importante network di professionisti della meeting & incentive industry focalizzati sull’eco-sostenibilità. Evento storico per la meeting industry italiana: ieri, 12 luglio 2010, a Roma, è stato fondato il Capitolo italiano del Green Meeting Industry Council (GMIC), community internazionale dedicata allo sviluppo e alla tutela delle pratiche eco-sostenibili nella meeting & incentive industry. Realtà ormai affermata negli Stati Uniti e ampiamente diffusa nel mondo, con oltre 800 soci, giunge da oggi anche in Italia quale punto di riferimento per tutti i professionisti (agenzie, fornitori e utenti) impegnati a minimizzare l’impatto ambientale e sociale dei propri eventi e, più in esteso, delle proprie attività professionali.

Ad aggiungere rilievo alla notizia, va detto che GMIC Italia è il primo Capitolo di GMIC a sorgere al di fuori degli Stati Uniti.

I soci fondatori

Sono soci fondatori di GMIC Italia (in ordine alfabetico): Fulvio Bettini, partner dell’agenzia di promozione business-to-business Nebe, past president di MPI Italia; Stefano Ferri, consulente in comunicazione e marketing; Annamaria Ruffini CMP, titolare dell’incentive house Events In & Out, immediate past president di Site Italy; Maria Cristina Terenzio, consulente in meeting design e comunicazione interculturale.

Presidente di GMIC Italia per il biennio 2010-2012 è stata nominata Annamaria Ruffini CMP. Il consiglio direttivo è formato dai predetti soci fondatori, e verrà allargato in occasione della prima assemblea, in programma per il prossimo autunno.

Dichiarazione del presidente Annamaria Ruffini CMP

«La tutela dell’ambiente è un’esperienza necessaria a creare informazione, brand awareness, cultura d’impresa e sensibilità individuale. Per questo motivo abbiamo ritenuto indispensabile creare, con GMIC Italia, un riferimento di filiera. Desideriamo contribuire non solo a definire prassi che migliorino le performance degli eventi in economicità e in creatività, ma anche a sensibilizzare tutta l’imprenditoria italiana allo sviluppo di pratiche che riflettano il rispetto per la natura e le persone. Green è anche responsabilità sociale e condivisione culturale. Ecco, questo intendiamo fare da oggi. Sappiamo di poter contare sul sostegno e sull’entusiasmo dei colleghi americani e stranieri, che hanno appoggiato e incoraggiato la nascita del nostro Capitolo. Ringrazio in particolare la fondatrice di GMIC Amy Spatrisano, il presidente internazionale Guy Bigwood e la executive director Tamara Kennedy-Hill per la fiducia e l’incoraggiamento. Mi auguro – ma non ho nessun dubbio – di trovare altrettanto supporto dagli operatori italiani ed europei».