Di Domenico Matarrese

Tuffi da manuale nel blu dipinto di blu. Così Artem Silchenko, 25enne russo, ha vinto l’unica tappa italiana della Red Bull Cliff Diving World Series 2010, che si è disputata a Polignano a Mare, in provincia di Bari.

Circa 45 mila spettatori, secondo gli organizzatori, hanno gremito la scogliera e la spiaggetta di Polignano per assistere alla gara.

 Il vento di maestrale ha reso ancor più difficile l’impegno degli atleti che si sono esibiti nelle loro spettacolari acrobazie a partire da 26 metri di altezza, lanciandosi da uno dei bastioni che sormonta la lama Monachile.

Comprensibile la gioia di Silchenko:E’ la mia prima vittoria della serie e spero che sia solo l’inizio. Penso di aver eseguito qui a Polignano i migliori tuffi di sempre”.

L’atleta russo, con 385,40 punti, ha preceduto il colombiano Orlando Duque (366,30), nove volte campione del mondo, idolo locale e vincitore lo scorso anno qui a Polignano. Terzo è giunto l’inglese Gary Hunt (351,30 punti), protagonista indiscusso di questa edizione. Ha provato per la prima volta un incredibile tuffo, il quadruplo salto mortale carpiato in avanti con due avvitamenti e mezzo. Quarto si è classificato il francese Hassan Mouti che ha preceduto l’americano Kent De Mond, anch’egli alle prese con un nuovo salto, un triplo salto mortale carpiato in avanti con un avvitamento e mezzo. L’ucraino Andrej Ignatenko si è ritirato dalla competizione dopo il primo round per un’entrata in acqua non perfetta. Assente fin dall’inizio, invece, il suo connazionale Slava Polyeschuk, bloccato da un lieve infortunio.

Nonostante il risultato di Polignano, Gary Hunt conserva il primo posto nella classifica generale con 73 punti. Alle sue spalle c’è però ora Artem Silchenko che, con 63 punti, precede Orlando Duque, terzo a quota 58.

La gara è stata preceduta da una giornata di prove e da un singolare workshop: una trentina di persone hanno avuto la possibilità di provare l’ebrezza del tuffo, da differenti altezze, sotto lo sguardo attento di alcuni degli atleti. Fra loro anche Ivan Origone, campione del mondo del chilometro lanciato.

Ora la carovana della manifestazione si sposta in Svizzera. Il pittoresco paesino di Siskon ospiterà il 28 agosto le penultima prova del tour 2010 che si concluderà sulle isole Hawaii, nelle potenti acque delle cascate di Hilo, dov’è nata la storia del cliff diving.