“Tutte le cose hanno un inizio ed una fine. Credo che per le botticelle la parabola si possa dire conclusa.” Con queste parole il Ministro del Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla, commenta il raggiro documentato dai giornalisti/turisti de “Le Iene” messo in atto, a loro danno, da un vetturino. “ Il fatto che questa attività venga svolta da tanti anni non è certo una ragione sufficiente perché essa debba essere mantenuta per sempre, soprattutto se non più in linea con un sentimento popolare che, negli anni, ha conosciuto una positiva evoluzione. Occorre infatti valutare quanto l’eventuale indotto turistico creato dalle botticelle sia completamente superato dal danno che il loro anacronistico mantenimento crea quotidianamente all’appeal della capitale e di conseguenza dell’Italia intera, che con essa viene identificata dai turisti stranieri. La coscienza di amore e rispetto nei confronti degli animali e dei loro diritti che si è affermata nel nostro paese, così come nell’intera Europa e in altri continenti, rende inaccettabile al sentire comune la sopravvivenza di tradizioni che comportino lo sfruttamento degli animali, in particolar modo se si tratta di cani, gatti e cavalli. Il mondo, infatti, ci giudica anche per il modo in cui trattiamo i nostri piccoli amici. Considerando che Roma viene visitata da tutti i turisti stranieri che decidono di varcare i nostri confini, confido che il sindaco Alemanno vorrà concretamente valutare la necessità di rendere la capitale sempre più “animal friendly”, cioè al passo con i tempi, accogliendo le richieste che gli vengono poste oramai da un grande numero di cittadini e dalle associazioni animaliste che di queste istanze si fanno interpreti. I clamorosi incidenti di cui sono stati vittime, negli anni, i cavalli delle botticelle, la recente aggressione ad una ragazza da parte di un vetturino e oggi l’ipotesi di truffa che i giornalisti di un programma televisivo hanno documentato, rendono la situazione ancora più insostenibile. Il ritiro della licenza al vetturino disonesto è giusto ma non certamente risolutivo della questione. Non possiamo infatti correre il rischio che venga replicato il grave danno d’immagine che il ristorante Passetto aveva creato all’Italia quando, la scorsa estate, aveva presentato un conto truffa a due turisti giapponesi che ne avevano immediatamente dato conto alla loro stampa nazionale, con l’effetto che la notizia aveva fatto il giro di tutto il mondo. In conclusione, ritengo che sia davvero giunto il momento di fermare le botticelle: nel complesso fanno certamente più danno rispetto agli esigui benefici arrecati a qualche manciata di turisti che ci si fanno ancora scarrozzare”, conclude il Ministro Brambilla.