di Cecilia Emiliozzi

” L’euroimpresa per l’euroturista” è stato il tema della Tavola Rotonda che ha visto confrontarsi Federviaggio e Fiavet lo scorso venerdì al TTG. Dopo il trattato di Lisbona, che ha gettato le basi per una nuova regolamentazione
europea del settore turismo, appare sempre più chiara la necessità di ciascun paese della Comunità di ragionare in un’ottica generale.

Se infatti ognuno rappresenta la propria, particolare, realtà, è anche vero che costituisce una delle parti di una realtà più grande, al tempo stesso punto di riferimento e tutela. E l’Europa, proprio come “garante” e “referente” di tutti i paesi che la compongono, è stata l’oggetto di discussione della Tavola Rotonda che ha espresso la massima fiducia nell’Associazione Europea delle Agenzie di Viaggi e Tour Operator (ECTAA), ovvero nell’organismo di rappresentanza del settore turismo “nazionale” in sede comunitaria.

Alla presenza di Cinzia Renzi, Presidente FIAVET Nazionale, Maria Concetta Patti, Presidente di Federeviaggio,
e Michel De Blust, Segretario Generale ECTAA, gli argomenti trattati hanno spaziato fra nuove normative, tutela dei consumatori, competitività, possibili sinergie fra operatori, proposte delle istituzioni per sostenere lo sviluppo
delle imprese italiane. Nella direzione di un rapporto proficuo fra Italia ed Europa si è mosso l’intervento di Cinzia Renzi, che ha definito le direttive europee “un’opportunità e non un vincolo”.

Cinzia Renzi

In altre parole, ha sottolineato Renzi, la presenza italiana a Bruxelles deve essere attenta e costante perchè
consente di avere voce in capitolo nella definizione di leggi, strategie,politiche economiche che ci riguardano e possono favorirci. Anche Maria Concetta Patti ha parlato di Europa come opportunità, mettendo in risalto il fatto che altri paesi come Francia, Germania e Spagna lo hanno capito talmentebene che presidiano il Parlamento, stando attentissimi a dire la loro.

Purtroppo, una rappresentanza forte in sede europea richiede in sede nazionale unità e collaborazione fra governo ed imprese, cosa che in Italia non sempre si verifica. Anzi, come ha denunciato più volte Maria Concetta Patti: “L’Italia mostra i limiti di un’inutile frammentazione fra Stato ed imprese e persino fra singole categorie di imprese. Non dimentichiamoci che le imprese, per crescere, hanno bisogno di continuità e coerenza normativa”. Ancora una volta:  “una efficace partecipazione a livello europeo necessita prima di tutto di una politica di sistema forte a livello nazionale. Ed il nostro problema generale, forse a prescindere dal settore turismo, è spesso l’incapacità di coordinare e unire le forze”.