di Antonella Pino d’Astore

 Ocho Rios: avventure segrete      

Estate giamaicana del 1952, paradiso terrestre di Oracabessa: nell’amata tenuta di Goldeneye, lo scrittore inglese Ian Fleming, per sfuggire alla noia della vita coniugale, scrive il primo romanzo di una serie destinata a rivoluzionare il mondo del cinema e della letteratura. James Bond, la spia più celebre del mondo, debutta nel romanzo “Casino Royal”; immedesimandosi nel personaggio, Fleming, già agente del servizio informazioni della Royal Navy Britannica, racconta tutta la sua esperienza in campo spionistico. Fleming comprò la sua tenuta giamaicana Goldeneye nel 1946; per sua ammissione, lo scrittore dirà di aver impiegato sei anni per conoscere la Giamaica.

Chiunque dedicherebbe tanto tempo a uno dei luoghi più esotici al mondo: la lussuosa villa Goldeneye sorge a Ocho Rios, una terra che è un mix di vivacità e quiete, una zona di cascate e giardini esotici. Le famose cascate Dunn’s Rivers offrono una divertente risalita lungo le calde acque correnti. Lo splendore tropicale dei giardini di Coyaba e Shaw Park lasciano senza fiato. Le foreste di felci chiamate “fern gully” incorniciano le spiagge incantevoli, teatro delle scorribande dell’agente segreto 007, sul set del film “Dr. No”.

Uno dei tesori più apprezzati della Giamaica è proprio la grande varietà di piante da fiore e la straordinaria ed unica ricchezza faunistica. Il clima tropicale, con una temperatura media durante tutto l’anno di 29 gradi, è fondamentale. Le precipitazioni atmosferiche variano in tutta l’isola, mentre l’altitudine oscilla dal livello del mare ai 2.256 metri raggiunti dal picco delle Blue Mountains. Tutto ciò contribuisce a creare un ecosistema unico. Giamaica in lingua Arawak significa “terra di legno e di acqua”: a Ocho Rios il cielo si disperde nel mare e più di 150 fiumi e cascate scorrono da Negril a Port Antonio.

Negril: la destinazione più amata dagli italiani

Tramonti incantevoli e magici, spiagge bianchissime, scogliere frastagliate, acque cristalline, notti indimenticabili, tutto giustifica il motto del luogo: “Do as you please!” Mai invito è stato accolto con tanto entusiasmo dagli ospiti che si lasciano coinvolgere dalla leggerezza e spensieratezza di una vacanza a Negril. Avvolta nella leggenda del reggae, la capitale del casual vive la notte scatenandosi nella “dance hall” sulle note di artisti come Sean Paul, Beenie Man e Shaggy. Complici delle notti caraibiche sono il pregiato rum e il liquore al caffè Tia Maria; per non perdersi nulla, si beve del buon Caffè Blue Mountains.

Tuttavia le considerazioni più significative sulla cultura dell’isola giungono dalla cucina. E come poteva chiamarsi il pane della tradizione giamaicana, se non “festival”?  Il piatto nazionale è l’akee appena speziato, servito con il saltfish, baccalà. Poi sono arrivate le influenze indiane e cinesi e la cucina nazionale si è arricchita di curry e “chow mein”. Il dessert “matrimony” corona le prelibatezze culinarie di un’isola che dà colore e forma alla più squisita ed esotica frutta: un trionfo di ananas, mango, papaia, banana mela “otaheite” e “soursop”.

Kingstone: “out of Many, one People”

Da tante genti, un unico popolo! Questo è il motto della movimentata, colorata e cosmopolita capitale della Giamaica. Una mescolanza di etnie vibra nella città che è anche il cuore finanziario e commerciale dell’isola. La maestosità delle Blue Mountains fa da scenario a luccicanti edifici e case arroccate sui pendii. Appena fuori dalla città, si scoprono locande vecchio stile e lussureggianti giardini tropicali. Kingstone è anche il luogo natale della contagiosa reggae music: la leggenda Bob Marley ha qui fondato la sua famosa casa discografica, e poi altri artisti del calibro di Jimmy Cliff, Peter Tosh, Toots & the Maytals e Third World ricevono da decenni consenso internazionale.

La costa meridionale e il salto degli amanti

Niente paura: “Lover’s leap” non è un invito a un’esperienza estrema, ma uno stupendo panorama che si ammira dalle scogliere alte 488 metri lungo la costa meridionale della Giamaica. Una gita nella costa meridionale inizia con visita alle ottocentesche piantagioni di canna da zucchero nei dintorni della cittadina di Savanna-La-Mar. Dall’antica cittadina portuale si prosegue, a bordo di una barca, lungo le acque del fiume navigabile più lungo dell’isola e nella più grande area palustre protetta, coccodrilli inclusi. Chi vuole fuggire dalla folla viene qui e qualcuno si sente un po’ Tarzan o Jane quando, dopo un’escursione a piedi fino alla cima delle cascate YS, gioca all’altalena con le liane. Dopo aver esplorato un fiume tropicale nel selvaggio entroterra dell’isola, si approda in un angolo segreto della spiaggia Treasure Beach. Qui l’imbarazzo della scelta è tra un pesce alla “escoveitch” a Border, gamberetti piccanti di Middle Quarters, rum miscelato a proprio gusto nelle distillerie Appleton.In Giamaica, dalle lussureggianti montagne alla frastagliata costa, si arriva per ammirare un paesaggio mozzafiato al chiaro di luna, si rimane stregati dalla magia.