Di Liliana Comandè

La città si prepara all’importante evento con molto anticipo rispetto a noi. Ma ogni stagione è buona per visitarla.  

Adoro Copenhagen e la Danimarca in generale. Il mio è stato un innamoramento a prima vista, quando, 5 anni fa, ci sono andata per la prima volta per un long week end. Ci sono ritornata un’altra volta e di nuovo, stando lì, mi sono sentita bene e a mio agio, come se fossi stata a casa mia. Tutto mi era familiare, come non mi era mai accaduto in altre città, e ricordo che mi piaceva così tanto girare per le varie strade sia di giorno che di notte senza provare alcun timore.

E’ una delle città europee nelle quali ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto vivere, anche se il clima, chiaramente, non è quello Mediterraneo. Ma le cose che depongono a suo favore sono proprio tante – a parte la mia passione per Copenhagen.

Mi è stato chiesto, spesso, dai miei amici cosa mi piacesse della città e anche delle altre località del paese – perché la Danimarca non è solo la Capitale, chiaramente!

Non mi è mai stato difficile dare una risposta perché sono veramente tante le cose che mi fanno prediligere quel Paese e, principalmente, Copenhagen.

– Amo la sua bellezza e la sua eleganza; l’ordine e la pulizia delle sue strade e dei suoi palazzi; la vitalità che emana di giorno e di notte, in estate e in inverno, anche quando nevica abbondantemente.

– Amo quel suo essere una città a dimensione umana, con i servizi sociali che funzionano alla perfezione per il benessere dei suoi abitanti.

– Amo la gentilezza dei suoi abitanti e il loro carattere poco nordico – a dispetto di quel che si pensa qui da noi – sempre disponibili e cordiali.

– Amo la vivacità e la ricchezza degli eventi culturali e sportivi che vengono organizzati tutto l’anno: mostre, concerti, balletti – che spaziano dall’antico al moderno.

 – Amo la raffinatezza delle vetrine dei suoi negozi e la ricercatezza del cibo servito nei ristoranti;

così come i suoi numerosi parchi, sempre ben curati e i lunghi viali dove passeggiare in tutta tranquillità, nei quali non manca mai una fontana o qualche statua in bronzo;

– Amo la sua lunga strada pedonale (Stroget), sempre affollata di gente, sulla quale si affacciano ristoranti, bar, pub e negozi di ogni genere, compresi quelli dedicati alla moda e al design “di grido”, tutti sempre molto ordinati e allestiti con gusto.

– Amo… il fatto che se devi andare in una toilette non sei obbligato a prendere un caffè, o quant’altro, e nessun negoziante si azzarda a negarti il permesso di andarci. Toilettes, tra l’altro, sempre pulite e accessoriate. E questo è un gran segno di civiltà!

– Amo la grande attenzione che i danesi hanno nei confronti dei bambini, per i quali non mancano mai i parchi-gioco, anche all’interno di alcuni grandi magazzini.

– Amo il fatto di poter prendere una bicicletta in una zona, senza dover pagare nulla, andarci in giro per la città e lasciarla poi in un altro quartiere. E nessuno si sogna di rubarle queste bici!

 – Amo le sue belle case colorate con i tetti spioventi, mai tristi o squallide e piene di fiori nel periodo primavera-estate.

– Amo anche le sue belle ed eleganti porcellane di Royal Copenhagen, che rispecchiano la delicatezza della città.

– Amo quell’atmosfera sempre molto intima e romantica dei locali dove si cena a lume di candela, anche se non sei al “Grand Hotel”, e i mezzi pubblici (metro, autobus, treni) – ben diversi dai nostri – puliti ed efficienti (hanno dei treni fantastici che noi neppure possiamo immaginare!).

 – Amo il fatto di non dover andare in giro con i soldi contanti perché si può acquistare tutto pagando con la carta di credito, anche se spendi l’equivalente di pochissimi euro!

Ho comprato persino un gelato da 1 Euro e mezzo pagandolo con la carta di credito! Cosa assurda per il nostro paese!

Amo i piccoli negozi di antiquariato, e i mercatini della domenica, nei quali si può trovare di tutto a prezzi che in Italia possiamo solo sognarli!

Amo, inoltre, camminare costeggiando i vecchi canali per ammirare gli antichi granai, il Palazzo di Christiansborg, oggi sede del Parlamento, le caratteristiche case costruite in graticcio e arrivare al simbolo di Copenhagen, la Sirenetta, più piccola come dimensioni di ciò che si pensa, ma affascinante nella posizione di attesa del ritorno del suo innamorato per via del suo sguardo triste rivolto verso il mare.

Amo…quella che per me è la parte più bella della città : Nyhavn (Nuovo porto), il quartiere che si trova vicino al canale – famoso perché è in tutte le cartoline che illustrano la città – dove sono sempre ormeggiati numerosi velieri di ogni grandezza e colore.

E’ veramente incredibile lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi, è  qualcosa che sa di antico, ma i tanti locali che sono nelle vicinanze del canale ci riportano all’oggi, ma senza affanno o stress. E’ un luogo dove non puoi e non devi avere fretta, stai lì che ammiri ciò che ti circonda anche mentre mangi o bevi qualcosa.

Osservare i velieri e le anatre e i germani reali, che si muovono velocemente nell’acqua, è uno spettacolo che non mi stanca mai. Penso che questa parte della città sia qualcosa che rende Copenhagen non solo unica al mondo, ma ricca di un fascino particolare, difficile anche da descrivere. Anche questo, come tanti altri luoghi del paese, sembra uno di quei paesaggi incantati che sembrano uscire da un libro di fiabe. Copenhagen non ha una misteriosa bellezza, ma un solare ed evidente fascino. Mi piace molto anche la storia della nascita della Danimarca – e troppo ci sarebbe da scrivere di molto interessante, a partire dal primo re Gorm il Vecchio e da suo figlio Harald, che più di mille anni fa fondarono la nazione danese e incominciarono ad espandersi anche in altre regioni europee come l’Inghilterra e la Francia. Non dimentichiamo che fino a 5 secoli fa La Danimarca possedeva tutta la Scandinavia – quindi, anche la Norvegia e la Svezia –  ma, a causa di alcune guerre, perse una gran parte del territorio. Oggi appartengono alla regione danese anche la Groenlandia e le Isole Faroe, che sono diventate, però, regioni autonome.

La Danimarca era un territorio dei leggendari Vichinghi, e nella cittadina di Roskilde – una volta importante porto e sede del loro regno – è possibile ammirare nel Museo delle navi Vichinghe – ciò che rimane dei loro manufatti e delle loro mitiche e lunghe imbarcazioni. Il Museo si trova all’interno della bellissima Cattedrale, fatta costruire oltre 800 anni fa dal Vescovo Absalon. Nella Cattedrale sono sepolti anche 38 monarchi danesi con i loro familiari. Essendo un paese non molto grande, la Danimarca offre la possibilità di vedere molto e, grazie anche ad un lungo ponte, è possibile arrivare in meno di un’ora anche in Svezia, nell’Oresund, e visitare la bella città di Malmo.

 I danesi hanno un grande rispetto per l’ambiente e per il verde, e le loro città sono tra le meno inquinate del mondo: poche automobili, molte biciclette e molte camminate a piedi! Inoltre, stanno lavorando molto per ridurre tutte le emissioni nocive per il territorio. A dimostrazione della vocazione ecologica – e intelligente – di questo paese, il gran numero di pale eoliche che possiede e che fornisce molta elettricità ai suoi abitanti. Inoltre, poiché sono posizionate nell’acqua vicino al porto da dove partono le navi da crociera, sono un vero spettacolo nello spettacolo! Altro che inquinamento ambientale! I danesi hanno una vera predilezione per tutto ciò che può preservare il loro habitat, senza rovinare il panorama, e si vede!

 I paesaggi della Danimarca sono piuttosto variegati e contrastanti, anche se fondamentalmente il territorio è pianeggiante. Possiede oltre 7.000 chilometri di spiagge (chi potrebbe mai pensarlo?), un deserto, il Rabierg Mile, formato da dune di sabbia bianca che, sotto il soffio del vento del nord, cambiano forma in continuazione, mentre è impressionante il fatto che la lunga lingua di sabbia che assiste all’incontro dei 2 mari, il Baltico e il Mare del Nord, nell’istante dell’unione sparisce completamente sotto l’acqua.

Ci sono campagne ricche di piccoli borghi, fiordi, rigogliose foreste e, alla fine dell’estate, è facile osservare campi sterminati di coloratissima erica. Non dimentichiamo, infine, che in Danimarca c’è Legoland, parco di divertimenti, che si trova a Billund, e dove si trovano i giocattoli Lego, noti in tutto il mondo. Ma la Danimarca è anche il paese che ha dato i natali al celeberrimo Hans Christian Andersen, noto per le favole che hanno accompagnato la nostra infanzia e per aver scritto anche la fiaba della “Sirenetta” che ha dato spunto a Edvard Eriksen, di scolpire quello che è ormai diventato il simbolo della città di Copenhagen.

Al sud, invece, il panorama cambia e troviamo anche le falesie di gesso.

Ma su tutto il territorio – che non è vastissimo – ci sono ben oltre 800 castelli, alcuni dei quali aperti al pubblico ed altri adibiti anche ad hotel. E sono proprio da visitare!

Copenhagen ha anche alcuni primati: è infatti una delle più antiche capitali del mondo, con oltre 800 anni di vita, ed è la seconda monarchia più vetusta del mondo, dopo quella giapponese.

Mi piace sottolineare che l’attuale Regina, Margrethe IIa di Danimarca, che risiede nel Palazzo di Amalienborg, è molto amata dal suo popolo perché si comporta come una persona “normale”: va in giro in bicicletta senza la scorta, e grava pochissimo sul bilancio del paese in quanto ha suoi possedimenti e lavora. Ama pochissimo la vita mondana – lo stretto necessario che le impone il suo ruolo – ma si occupa di teatro e dello sviluppo culturale del paese, e si deve a lei se nel 1996 Copenhagen è stata eletta Capitale Europea della Cultura.

Da allora, nel paese c’è stato un significativo incremento di visitatori esteri.

Nel 1973 la Danimarca è entrata a far parte dell’Unione Europea ma non ha adottato l’Euro come moneta nazionale, ed è uno dei 51 Stati che hanno fatto nascere l’ONU nel 1945. 

  Il paese è bagnato sia dal Mar Baltico che dal Mare del Nord e la sua posizione privilegiata, lo ha fatto diventare un importantissimo porto dal quale partono numerose navi da crociera.

Tutta la Danimarca ha solo 5 milioni di abitanti, i quali sono in maggioranza Protestanti-Luterani mentre fino al 1400 erano ancora sotto il papato romano, ed è una penisola alla quale si aggiungono le numerosissime isole e isolette (oltre 400) che formano quasi un arcipelago. Sono tutte collegate da ponti o da traghetti (che funzionano!), o da aerei di piccole dimensioni.

 

E’ interessante notare che su tutto

il territorio , la distanza massima dal mare è di circa 50 chilometri.

l nome Copenhagen significa “Porto dei Commercianti”, e deriva dal fatto che la città era un importante centro di vendita, soprattutto di aringhe che ancora oggi sono molto apprezzate dai danesi che le presentano a tavola preparate in modi diversi e molto gustosi.

 

Il Castello di Amleto a

Helsingor

Con un percorso di circa 30 minuti di auto – possibile da raggiungere anche in treno – a nord di Copenhagen – si arriva  a  Helsingor, un piccolo ma delizioso paese, nel quale c è da visitare il Castello di Kronborg, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Fatto costruire nella prima metà del ‘400 dal re Eric di Pomerania, fu poi ampliato e divenne una vera e propria fortezza. La sua posizione, era (ed è tuttora)  nel punto più stretto dell’Oresund, le consentiva di controllare il mare e così, tutte le navi che dalla Svezia dovevano portare merci in Danimarca, erano obbligate a pagare una tassa. Quello fu il periodo in cui la Danimarca ebbe molte entrate in soldi e in merci. Il Castello, costruito in pietra arenaria, però, è meglio conosciuto come Elsinore ovvero il Castello di Amleto. Shakespeare ambientò proprio qui la sua celebre opera perché pensò di adattarla nel più bel posto della Danimarca, ed Helsingor, a quei tempi, era ritenuta tale. Il problema è che al tempo di Shakespeare il Castello non c’era ancora, ma esisteva solo una bellissima spiaggia e un paese di pescatori, così l’ambientazione è tutta inventata dallo scrittore. All’interno del castello la maggior parte degli oggetti e dei mobili sono stati portati in Svezia, però è molto interessante osservare ciò che è rimasto: alcuni mobili, molti splendidi ed enormi arazzi, vasi di porcellana, una stufa del 1500  un mappamondo dove manca l’Australia, perché al tempo della sua costruzione non si sapeva neppure che esistesse, ecc… Il castello, che ha ancora un fossato pieno di acqua tutt’intorno e dal quale si vede la Svezia, è composto dagli appartamenti reali, che occupano l’ala nord, più una cappella in parte in stile barocco e rinascimentale e una torre alta circa 57 metri. Molto suggestiva, invece, la grande statua di un eroe danese, Holger Danske, conservata nei sotterranei del castello e che ha la particolarità di cambiare colore, davanti ai nostri occhi, fino a diventare totalmente bianco gesso! Una leggenda narra che il guerriero si risveglierà solo quando la Danimarca si troverà in pericolo!

Vicino al Castello, invece, verrà costruito il Museo Navale, mentre da quello che era un cantiere navale è stata ricavata la Velkomnen Til Dit Bibllotek, casa culturale e biblioteca – ancora da terminare del tutto.

Helsingor, invece, possiede ancora il suo bel centro storico molto ben conservato e le classiche case basse colorate, oltre a qualche palazzo rinascimentale. C’è una bellissima Chiesa, Sankt Mariae Kirke, risalente al 1430 e che all’interno ha uno splendido organo barocco, mentre l’altra Chiesa Sankti Olai Domkirke, i cui arredamenti interni sono tipicamente barocchi , conserva all’esterno alcune parti che risalgono all’anno 200. Al centro della piazza Axeltorv, spicca la grande statua del fondatore della citta, Re Enrico di Pomerania. Interessante notare che nel 1600, periodo di grande importanza per Helsingor, i suoi abitanti erano 10mila mentre oggi sono arrivati a 70mila.

 

  

Copenhagen si prepara per il

Natale

Il Natale a Copenhagen…è più Natale! Non è una semplice battuta, ma una realtà per chi si reca nella città anche i primi di novembre. Sì, perché per i danesi il Natale inizia il 7 novembre, quando le birrerie ricevono le birre Jule bryg – birre di Natale – portate ai rivenditori con calessi trainati da cavalli!

Io, quest’anno, ci sono stata dal 26 al 28 novembre e sono stata fortunata perché ho trovato tanta neve e tanta atmosfera. Quell’atmosfera che da tanti anni non abbiamo più in Italia. Lì, a Copenhagen, ti accorgi veramente che si sta avvicinando il Natale e non solo per i grandi abeti illuminati e addobbati, per le vetrine e le strade che luccicano per le tante luci che le adornano, ma per quell’aria di festa che avverti nell’aria.

Mi piace molto la città con il sole, ma vista con la neve, nel periodo giusto, devo ammettere che acquista un fascino in più perché le conferisce quell’incanto tipico dei paesi del nord Europa che nell’immaginario di tutti pensiamo siano sempre sotto la neve. C’è aria di festa in giro, e nei ristoranti, nelle birrerie, nei bar, ornati con semplici ma raffinati oggetti naturali, si avverte ancora di più.

Come non andare al favoloso Tivoli, uno dei più vecchi parchi di divertimento al mondo per piccoli e grandi, che attrae ogni anno milioni di turisti e dove si rimane a bocca aperta per tutte le luminarie che ci sono? Come non ammirare il grandissimo mercatino di Natale nel quale quasi un centinaio di espositori vendono un po’ di tutto: dai giocattoli ai dolci, dall’abbigliamento ai dolci fatti in casa, alle porcellane tipiche di Royal Copenhagen e ai piatti decorati con soggetti che illustrano le antiche leggende nordiche? Il mercatino è pieno di oggetti da regalare e da mangiare! E poi, come non restare a bocca aperta alla vista della riproduzione di alcuni notissimi palazzi – come il Taj Mahal o una costruzione giapponese – completamente decorati con luci colorate che fanno sembrare che sia giorno anche quando è tarda sera e buio! La neve, poi, ha contribuito a rendere l’atmosfera ancora più incantata, magica, irreale. Si resta quasi stregati davanti a tale spettacolo da rendere quasi possibile qualche magia, come l’apparizione dei folletti o degli elfi con il classico cappello rosso! Il parco è pieno di famiglie e di coppie che passeggiano, giocano e acquisto. E’ meglio non ridursi all’ultimo minuto per fare i regali, e qui sembra che sia un “must” fare acquisti in anticipo. All’interno del Parco del Tivoli, inoltre, c’è anche una sala da concerto e ogni anno – come tradizione vuole – vengono rappresentati “Lo Schiaccianoci” e Crazy Christmas Cabaret”.

Ma a Copenhagen non c’è solo il mercato natalizio dentro il Tivoli, c’è anche quello che si trova a Nyhavn, proprio ai bordi del canale con i velieri- e negli stand si possono comprare giocattoli, candele di ogni tipo e oggetti di artigianato locale. C’è poi l’antico mercato di Amager Torv, nel quale si possono trovare cose in porcellana, argento e vetro. Ma in città ci sono numerosi negozi di antiquariato nei quale è possibile comprare a prezzi buoni molti oggetti natalizi e non, mentre ogni domenica i mercatini classici all’aperto, sono sempre oggetto di grande interesse da parte degli abitanti, ma anche degli stranieri che apprezzano la bellezza degli oggetti e la bontà dei prezzi.

Nel perido dell’Avvento, inoltre, nelle chiese – come avviene anche da noi – vengono organizzati concerti con musiche natalizie.

Anche sotto la neve è piacevole girare a piedi la città e ogni tanto sostare in qualche birreria o bar per scaldarsi un po’. A proposito, sapete che a Copenhagen esistono tante birrerie, con annesso ristorante soprastante, nelle quali si fabbricano le proprie birre? Una delle più note è il micro birrificio Norrebro Bryguhs, che è situato in una piccola fabbrica del 1857 – in una delle zona più “trendy” della città – e dove si producono vari tipi di birra, compresa la Jule Bryg, dai diversi colori, aromi a gradazione (fino a 12°, come il nostro vino).

Ma tornando a ciò che si può visitare nella città, anche sotto la neve, non può mancare una visita alla bella Cattedrale, ricostruita nel 1840, l’Università del 1700 – dove ebbe inizio la rivolta contro il Papa – , La Torre di Copenhagen risalente alla fine del 1500, che fa parte del complesso chiamato Trinitas, un edificio scolastico del XVII secolo, e dell’Osservatorio Astronomico, più la Chiesa degli studenti e la Biblioteca Universitaria. Già verso la fine del 1500 gli astronomi danesi avevano scoperto quella che è denominata “la stella nuova”.

C’è inoltre da vedere l’edificio della vecchia Borsa risalente al 1600 ed oggi sede della Camera di Commercio, il Parlamento, il Castello Rosemborg, il Palazzo di Amalienborg – residenza invernale della Regina e del Re, e sede della famiglia reale dal 1797; lo Statens Museum for Kunst (Galleria Nazionale Danese) importante perché è l’unico spazio culturale in Danimarca dove c’è una collezione di  700 anni di storia culturale e artistica del paese, oltre a molti dipinti di artisti danesi e internazionali, varie sculture e disegni.

 E ancora, il Museo Nazionale Danese, situato proprio nel centro della città, che contiene anche reperti che arrivano sino all’era glaciale. E poi, come non andare a vedere la Statua della Sirenetta? Sarebbe come venire a Roma e non visitare il nostro Colosseo!

Infine, non si può non effettuare un tour in battello attraverso gli splendidi canali – anche quando fa freddo, il battello è chiuso da una vetrata – perché permette di avere una visione più completa di una parte della città molto bella e particolare come il moderno e avveniristico nuovo Teatro, e i numerosi granai, uno dei quali oggi adibito ad albergo molto suggestivo e di gran fascino. Ma Copenhagen offre ancora di più: c’è il Museo d’Arte Moderna, lo Zoo di Copenaghen, il noto quartiere Christiania, un piccolo centro autogestito da hippy degli anni settanta che la elessero all’epoca a “Stato Libero”, il Palazzo di Frederiksborg a Hillerød,  paesino al nord di Copenhagen , che ha un’architettura molto particolare perché costruita con mattoni rossi e tetti di rame verdi. All’interno della residenza ci sono vasti e splendidi giardini che ospitano in estate  concorsi di rose. Infine, la bella e grande Fontana di Gefion, che si trova nelle vicinanze della Sirenetta e simboleggia la leggenda della nascita della Zelanda –  l’isola su cui si trova Copenhagen.

 Ma non finisce qui…c’è ancora tanto altro da visitare e scoprire ma vi invito a farlo da soli. Mi sento di dare, però, un consiglio. Non abbiate paura di mangiare male, non è così e posso consigliare di fare un pranzo raffinato al Royal Café, che si trova all’interno del flagshipstore delle meravigliose porcellane Royal Copenhagen o una cena presso il ristorante Marv og Ben, che il proprietario definisce “trattoria gastronomica”, nel quale si mangiano prodotti del loro giardino biodinamico. Piatti semplici e rustici ma genuini.

Copenhagen a Natale? Sì, ma non solo in questo periodo. Copenhagen vale sempre un viaggio, in ogni periodo dell’anno.

Liliana Comandè

 

Ente del Turismo Danese:

Il Press tour è stato organizzato dall’Ente del Turismo Danese con sede a Milano, l’ufficio Turistico Wonderful Copenhagen e l’Ufficio Turistico di Helsingor, oltre che da Norwegian Air.

Erica Kircheis, ufficio stampa Visit Denmark Italia

Henrik Thierlein, addetto stampa internazionale Uff. Tur. Wonderful Copenhagen

Henrik Numelin, Direttore Ufficio Turistico Helsingor

La  Norwegian air o norwegian.com, è una compagnia aerea norvegese low cost che opera in ambito nazionale e internazionale, ed ha la sua  base principale presso l’aeroporto di Oslo-Gardermoen. Per il gran numero di passeggeri trasportati nel 2009, la Nowvegian air è oggi la seconda più grande compagnia aerea della Scandinavia e la 14a compagnia aerea europea. Il vettore ha una flotta di Boeing 737-300, e recenti Boeing 737-800.
 Il vettore ha iniziato a collegare l’Italia con i paesi Scandinavi e questi sono attualmente i collegamenti:

  • Roma-Fiumicino (Bergen, Copenaghen, Helsinki, Oslo-Gardermoen, Stoccolma-Arlanda)
  • Milano-Malpensa (Oslo-Gardermoen)
  • Olbia (Copenaghen, Oslo-Gardermoen, Stoccolma-Arlanda)
  • Palermo (Stoccolma-Arlanda)
  • Pisa (Copenaghen, Oslo-Gardermoen)

 

 Alcune immagini delle 2 città