di Angelo Sessa.

I primi nove mesi del 2010 hanno fatto registrare un dato importante per il turismo italiano: secondo la Banca d’Italia la spesa degli stranieri nel periodo gennaio-settembre di quest’anno è stata di 23 miliardi e 733 milioni di euro, con una crescita dello 0,9 percento rispetto allo stesso periodo del 2009.

A presentare questi numeri lusinghieri (se non altro perché segnano una inversione di tendenza) è stato lo stesso presidente dell’Enit Matteo Marzotto nell’incontro prenatalizio che si è svolto il 14 dicembre scorso nella sede di via Marghera a Roma.

A fine anno la spesa dei cittadini stranieri in Italia supererà i 30 miliardi – ha aggiunto Marzottocifra che fa del turismo uno dei settori economici fondamentali del nostro paese. Il 2010 si è dimostrato il primo anno di un nuovo scenario economico nazionale e globale e noi come Enit siamo in prima linea nella promozione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico, nonostante il nostro impegno nel ridurre e razionalizzare le spese. Stiamo investendo soprattutto nei mercati emergenti, con l’apertura di nuovi uffici in Brasile, India e Cina”.

Il presidente Marzotto poi ha approfittato dell’incontro con la stampa di settore e gli operatori per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Respingo con sdegno ai mittenti tutte le critiche piovute sull’Enit negli ultimi mesi, che sono arrivate da persone assolutamente non qualificate a farlo”.

I numeri forniti dall’Agenzia del Turismo (che lasciano prevedere un andamento positivo per le festività natalizie e buone prospettive per il 2011) mostrano come i dati più confortanti provengono dai mercati oltreoceano: in Usa e Canada i T.O. contattati hanno registrato un aumento di vendite del 25 percento a favore delle grandi città d’arte italiane e della montagna. In Cina oltre alla richiesta di turismo culturale e leisure, in questo periodo sono privilegiati il turismo business e Mice.

Il monitoraggio compiuto dall’Enit mostra ottime performance anche del mercato indiano (+29%) con grande richiesta dell’offerta laghi, montagna, città d’arte minori e business. Sempre in Asia il Giappone ha avuto nel 2010 una netta ripresa dei viaggi all’estero in cui l’Italia si è ritagliata una posizione importante. I mercati del Centro e Nord Europa hanno tenuto, mentre dalla Russia si registrano elevate percentuali d’incremento delle vendite del catalogo Italia per il Natale (+24%), in linea con il trend del 2009.

Tagli delle spese e maggiori entrate che consentiranno all’Enit di essere sempre al fianco degli operatori in maniera efficiente e professionale”, ha spiegato il direttore generale Paolo Rubini che poi ha presentato il Destagionalizzatore: “Un progetto innovativo che l’Agenzia mette a disposizione delle Regioni e degli operatori.

Si tratta di uno strumento di supporto all’attività di promozione e marketing basato sul trend dell’outbound da 22 paesi, sui target della domanda estera, sui prodotti richiesti in ogni mese dell’anno, sulle caratteristiche delle Regioni che annoverano tali prodotti nella propria offerta. In questo modo si consente una programmazione strategica in tempo reale in ogni periodo dell’anno, riducendo di fatto la stagionalità”.

Le maggiori entrate dovrebbero arrivare dal nuovo “Programma Club Italia 2011” presentato dal dirigente Marco Bruschini che prevede tre tipologie di iscrizione: Standard (400 euro), Gold (1000 euro) e Platinum (5mila euro), dalla nuova Carta dei Servizi che dal prossimo anno saranno a pagamento e dalla Fiera Virtuale (Virtual Travel Market Italia) presentata dal direttore del progetto Marco Merciai con la possibilità di acquistare stand su un portale apposito con quote (alle quali va aggiunta l’iva) che vanno da 800 euro della soluzione Silver ai 2500 della Gold fino ai 5000 della Platinum.