Che sia il nostro nuovo anno occidentale appena iniziato, il nuovo anno lunare cinese o il nuovo anno solare thailandese, il passaggio da un anno all’altro offre l’opportunità ai buddisti in Thailandia di rendere omaggio alle divinità, visitando i luoghi sacri. In realtà, non è insolito che alcune persone celebrino tutte e tre le ricorrenze visitando i templi sacri come buon auspicio per il nuovo anno.

Questi pellegrinaggi attorno al Capodanno o ad anno nuovo appena iniziato, prevedono la presentazione di offerte per rendere omaggio a Buddha, ma anche ai maestri del buddismo, alle scuole e alle comunità.  I  visitatori potranno scegliere di arrivare presto al mattino per offrire cibo ai monaci residenti oppure giungere al wihan (il principale santuario buddista)  in qualsiasi momento della giornata per offrire del denaro, accendere candele e adornare gli altari con fiori e incenso.
Il nuovo anno è visto come l’inizio di un nuovo capitolo nel proprio registro karmico ed è quindi un momento particolarmente propizio per rendere omaggio alle divinità. Si ritiene che il merito e la benedizione che ne derivano – pun in thailandese –  esercitino una forte influenza sulla propria vita futura e anche sulle future rinascite.

Nove degli oltre 400 templi della capitale Bangkok sono considerati particolarmente sacri per i buddisti. Molti thailandesi si recheranno in visita a tutti questi nove templi durante il giorno di Capodanno. Il numero nove è considerato innanzitutto di buon auspicio per il fatto che è un multiplo del numero tre che si riferisce alle 3 gemme del buddismo (Buddha, il Dhamma -insegnamento , il Sangha –  comunità), il che rende il nove un numero fortunato per tre volte. Inoltre, la parola Thai per nove, Kao, ha un suono simile alla parola che si usa per dire anticipo, o passo avanti, (kaao), e quindi si crede che il numero nove rappresenti anche il progresso, sia spirituale che materiale.