di Angelo Sessa.

Vacanze e benessere, un binomio inscindibile che in alcune località trova la sua massima espressione. Caso esemplare, quello tra le bellezze uniche dell’India, esempio di una civiltà antica che risale a quasi 5000 anni fa, e le sue tradizioni antiche che ne fanno tuttora la culla di pratiche sempre più apprezzate e diffuse quali lo yoga, la naturopatia e l’ayurveda.

Quest’ultima è la medicina tradizionale utilizzata nel paese asiatico dall’antichità, diffusa ancora oggi nel sub-continente più della medicina occidentale. L’ayurveda è un sistema medico molto vasto e complesso comprendente aspetti di prevenzione, oltre che di cura. Viene citata per la prima volta nel Caraka Samhita, un trattato di 500 principi medicinali compilato durante il regno dell’imperatore Kanishka.

Antico e complesso sistema, l’ayurveda si è sviluppato nella sua forma attuale attraverso millenni di ricerche e sforzi innovativi. Questa pratica si occupa da tutti i punti di vista del benessere dell’uomo, nel suo aspetto fisico, psichico e spirituale e si occupa delle patologie tanto quanto dello stato di salute normale. Lo scopo è quello di aiutare i malati a curarsi, e le persone sane a mantenere il proprio benessere e prevenire le malattie.

Tra tutte le regioni dell’India, il Kerala è il luogo dove questa terapia millenaria è applicata con maggiore autenticità e dedizione. Lo Stato si trova nell’India sud-occidentale e con i suoi 600 chilometri di costa bagnata dal Mare Arabico è un “paradiso tropicale”. Il Kerala è ha subito influenze straniere, dagli antichi Fenici ed Egizi agli Arabi e ai Cinesi, fino ai più recenti Olandesi, Portoghesi e Inglesi. Qui sono approdate, migliaia di anni fa, le navi del Re Salomone, dei Greci e dei Romani con le loro galee. Nel Kerala arrivarono commercianti di tutto il mondo attratti dalla sua ricchezza.

Oggi, oltre ai commercianti, migliaia di turisti vengono a godersi una vacanza indimenticabile, attratti dalla terapia ayurvedica, dal mare blu, dalle spiagge dorate incorniciate dalle palme, dalle verdi risaie, dalle lagune costiere, e dalle forme di arte e danza proprie del Kerala. “Kathakali”, l’antica pantomima classica eseguita con maschere, ha avuto origine qui e si ispira ai temi dei poemi epici indiani “Ramayana” e “Mahabharata” e persino, su base sperimentale, alla vita di Gesù Cristo e del Buddha. Nelle palestre di tutto lo Stato viene ancora praticata l’antica arte marziale chiamata Kalaripayattu.