Alla Galleria SPAZIO TESTONI Via D’Azeglio 50 BOLOGNA. Inaugurazione sabato 12 marzo 2011 ore 18,30 “Collezionare fotografia è collezionare il mondo” Susan Sontag. L’idea è azzardata e quindi affascinante, dare corpo e anima alle idee e alle immagini raccolte in un libro dedicato al collezionismo fotografico. Quindi proporre al mercato di amatori e collezionisti opere diverse tra loro: vintage, edizioni, open edition, fotografie di autori emergenti, grandi e riconosciuti maestri della fotografia. Una selezione davvero eterogena, capace di restuire le diverse facce del mercato che, una volta messe in parete, dialogano tra loro senza contraddizione alcuna.
Sabato 12 marzo 2011 alle ore 18,30 presso la Galleria SPAZIO TESTONI in Via D’Azeglio 50 a Bologna inaugura la mostra COLLEZIONARE FOTOGRAFIA a cura di Denis Curti.
Dall’introduzione del volume:
Collezionare fotografia. Il mercato delle immagini
di Denis Curti e Sara Dolfi Agostini
(Contrasto, Roma 2010)
La fotografia ha fatto il suo ingresso nel terzo millennio truccando le carte di un gioco di ruolo che ha regole precise e altrettanto precisi mercati di riferimento. Il travestimento della fotografia non è cosa per nulla nuova per il medium della mediazione. Da sempre allenata alla finzione, la fatale invenzione riesce a far coesistere dentro sé il vecchio ed il nuovo, trapassa il concetto di opera unica e si inventa il vintage. Si confronta con le tirature limitate per poi concentrarsi sulle open editions. Ed è proprio all’interno di questo spazio, praticamente infinito, che la fotografia costruisce la sua importante presenza nel mercato del collezionismo, imponendosi pesantemente anche nel mercato dell’arte, fino ad influire sulla produzione artistica di molti dei protagonisti della scena contemporanea.
L’aspetto che maggiormente caratterizza il mercato della fotografia è la sua velocità di espansione e crescita. Solo trent’anni fa, dice Carlo Arturo Quintavalle in un recente articolo pubblicato sul Corriere della Sera, “un dagherrotipo di metà dell’ottocento costava 1,75 e 3 dollari un Mathew Brady, fra i massimi fotografi della metà del secolo”.
Oggi, senza inseguire lo spettacolare e continuo superamento dei record di vendita, una fotografia di Edward Steichen può costare 3 milioni di dollari. Dietro queste cifre ci sono speculazioni, interessi, passione, processi di valorizzazione, volontà di sistematizzazione, ma soprattutto il desiderio da parte dei produttori di opere fotografiche di “guardare a tutti i canali possibili per far vedere il proprio lavoro attraverso gallerie d’arte, di fotografia, riviste, giornali e soprattutto libri”, come ha affermato Martin Parr recentemente una intervista al Sole 24 Ore.
Il mercato della fotografia in Italia parte da un punto di vista non particolarmente agiato, data la scarsa esperienza maturata in questo specifico settore, ma proprio per questo, terreno fertile per i collezionisti e per chi desidera conoscere un mercato che, giorno dopo giorno, trova una sua precisa definizione e un suo sempre più alto valore.
Attraverso una attenta lettura dei diversi aspetti che la fotografia tocca nel corso della sua narrazione e della sua storia, per capire l’evolversi del mercato della fotografia è necessario affrontare diverse problematiche: riconoscere i diversi generi fotografici ed inserirli nel contesto del collezionismo contemporaneo, per poterne descrivere un ipotetico organigramma del sistema fotografia.
Dalle gallerie ai musei, dalle case d’asta alle grandi fiere internazionali, l’incontro tra il mondo dell’arte e la fotografia passa dalla demolizione di una radicata credenza che una fotografia, per avere un valore economico od estetico, debba necessariamente essere ben eseguita e trasformata prima in documento, poi in narrazione, infine in immagine.
Liberata da questo ruolo opprimente e dal pregiudizio di descrivere in modo oggettivo la realtà, acquisendo una propria autonomia sul piano estetico e una dignità di collectible la fotografia non è più solo per i fotografi e gli antiquari, bensì anche per gli appassionati possessori di opere d’arte.
È innegabile che in questo processo, ancora in evoluzione, un ruolo fondamentale l’abbiano in primo luogo le istituzioni museali a cui si sono aggiunte in modo non sistematico ma costante, le gallerie d’arte, le case d’asta e le grandi fiere internazionali.
Saranno presenti in mostra le fotografie di Piergiorgio Branzi, William Klein, Gianni Berengo Gardin, Nino Migliori, Maurizio Galimberti, Ferdinando Scianna, Herbert List, Massimo Siragusa, Mario Giacomelli, Robert Capa, Eugene Smith, Paolo Ventura, Sebastião Salgado, Michel Comte, Giampaolo Barbieri, Alfred Eisenstaedt, Henri Cartier Bresson, Fausto Giaccone, Martn Parr, Franco Fontana, Ernest Haas, Simona Ghizzoni, Nicola Cicognani, Elliot Erwitt, Andrew Zuckerman, Dimitri Kessel, Giorgia Fiorio, Albert Watson.
L’esposizione resterà visibile fino al 28/05/2011.
Denis Curti – Autore del libro Collezionare Fotografia è direttore della sede milanese di Contrasto e vicepresidente della Fondazione Forma per la Fotografia. Direttore del Master post universitario di Fotografia di NABA e Fondazione
Forma. Ha diretto la Fondazione Italiana per la Fotografia e il Festival di Fotografia di Savignano sul Rubicone.
Esperto del mercato del collezionismo, ha curato le prime aste fotografiche di Sotheby’s a Milano e numerosi volumi sulla fotografia.