Il nuovo percorso espositivo della Fondazione Cosso, al Castello di Miradolo – a San Secondo di Pinerolo (TO), apre al pubblico sabato 2 aprile alle 15, e vuole, attraverso oggetti e documenti originali, fotografie e ritratti, fare luce su quelle “eroine invisibili” che, a pari diritto di personaggi maschili ben in evidenza, sono state protagoniste della storia risorgimentale del nostro paese. La mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 26 giugno 2011.

 I visitatori potranno, tra le varie sale del Castello, ripercorrere il ruolo privato e pubblico delle donne nell’Ottocento, dagli interni domestici alla vita di relazione pubblica; “accomodarsi” nei salotti patriottici, che fiorirono a Torino a partire dalle riforme carloalbertine dell’autunno del 1847 e nel clima di maggiore libertà garantito dallo Statuto; scoprire il ruolo delle donne nelle guerre d’indipendenza così come nella filantropia, nell’assistenza, nella sanità. Entrare in contatto con le figure femminili nell’educazione, nel suo evolversi dal mutuo insegnamento all’istruzione obbligatoria, e terminare il percorso con il lavoro per le donne come emancipazione e autonomia, dall’agricoltura alla fabbrica, il loro ruolo culturale e nelle libere professioni.

 

La mostra pone un’attenzione specifica al peso e all’influenza derivati da alcune figure femminili nei momenti cruciali della realizzazione dello Stato unitario. Storie di protagoniste come la poetessa ed educatrice Giulia Molino Colombini, torinese di nascita ma vissuta a Miradolo. Celebre il suo impegno civile con i suoi scritti patriottici e il suo saggio “Sull’educazione della donna”, del 1851. Colombini fondò nel 1865 l’Istituto per le figlie dei militari a Villa della Regina, a Torino, e nel 1871 inaugurò la sezione femminile del Circolo Filologico di Torino, promuovendo così l’apertura alle donne dello studio delle lingue straniere. L’attrice Adelaide Ristori, friulana ma che visse e lavorò a Torino per la compagnia teatrale del Regno di Sardegna e portò le opere di Pellico e di Alfieri in giro per il mondo. Recitò in 334 città, 33 stati, 5 continenti senza mai smettere di perorare la causa italiana. Tra il 1874 il 1875 compì quello che venne definito “il giro del mondo” in venti mesi e dodici giorni, dando 312 rappresentazioni e percorrendo complessivamente 69.947 km. La giurista Lidia Poët, di Traverse, in val S. Martino (attuale val Germanasca), che nel 1881 si laureò in legge all’Università degli Studi di Torino, prima donna in Italia, ma le fu precluso l’accesso alla professione di avvocato. Il suo impegno civile e sociale, in difesa non solo dei diritti delle donne, ma anche degli emarginati, dei minori, dei carcerati, la rese celebre in tutta Europa. La garibaldina Rosalie Montmasson, seconda moglie di Francesco Crispi e sua  fedele e devota compagna fino al 1875 e unica donna nella spedizione dei Mille di Garibaldi. Queste sono solo quattro delle tante “Protagoniste dimenticate”, che vengono riscoperte  al Castello di Miradolo nella mostra sulle donne nel Risorgimento piemontese assieme a Olimpia Rossi Savio, Costanza d’Azeglio, Giulia Colbert Falletti di Barolo e tante altre.

La mostra della Fondazione Cosso, è curata da Silvia Cavicchioli e Daniela Magnetti, il catalogo è a cura di Daniela Piazza Editore.

Maurizio Fedele e Roberto Galimberti curano l‘allestimento multimediale che accompagna il visitatore nelle diverse sale e  che intende cogliere le passioni, i dubbi, il coraggio e le speranze di una tra le tante donne protagoniste della mostra, le cui vicende sembrano essersi smarrite tra le pieghe della storia. Giulia Molino Colombini, personaggio eclettico che spazia dalla letteratura alla poesia, dall’impegno civile all’educazione, legata a doppio filo con Miradolo e con la provincia torinese e dotata di forza e capacità che l’hanno portata agli onori della ribalta nazionale, diviene l’ideale protagonista di un racconto che segue le tappe più significative della sua vita. I luoghi, gli incontri, le parole, soprattutto, seguono i temi presentati nel percorso espositivo, e tracciano una via soggettiva all’interno delle possibili letture che la mostra intende offrire.

La Provincia di Torino metterà a disposizione una navetta gratuita, prevista tutti i sabati a partire dal 9 aprile, con partenza da piazza CLN alle 14.30 e rientro dal Castello di Miradolo previsto entro le 18.30. I visitatori che arrivano con la navetta hanno a disposizione una visita guidata della mostra al costo di 3 €. La prenotazione è obbligatoria telefonando al numero 0121-502761.

Orari

L’esposizione sarà aperta al pubblico dalle ore 15 di sabato 2 aprile, con orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 14 alle 18 (mattino aperto su prenotazione per gruppi e scolaresche) e venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Lunedì chiuso. Durante le festività la mostra avrà i seguenti orari: domenica di Pasqua dalle 10 alle 19, Lunedì di Pasquetta dalle 10 alle 19, 1° maggio dalle 10 alle 19 e 2 giugno dalle 10 alle 19.

 

Costi

Intero € 7,00, ridotto € 5,00 (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65, militari), ridotto bambini sotto i 14 anni € 3,00. Gratuito per i bambini fino a 6 anni e i titolari dell’Abbonamento Musei

 

Per informazioni: Castello di Miradolo, tel. 0121 502761