Il ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, ha incontrato il 18 maggio scorso, a Roma, una delegazione del governo tunisino guidata dal ministro del Commercio e del Turismo, Dr. Mehdi Houas. Il colloquio, richiesto dalla parte tunisina, si è svolto in un clima di grande cordialità e collaborazione ed ha avuto come temi principali la situazione nel Paese nordafricano, lo stato di attuazione degli accordi bilaterali sul controllo delle coste tunisine e sul rimpatrio degli immigrati irregolari, le prospettive di ripresa dei flussi turistici dall’Europa verso la Tunisia.

Sulla base dei dati diffusi dall’Organizzazione mondiale del turismo, la Tunisia aveva registrato nel 2010 7 milioni di arrivi internazionali con introiti pari a 2,7 miliardi di dollari, ma nei primi tre mesi del 2011 il dato è crollato del 44 per cento. Quello relativo ai flussi dall’Italia – che per la Tunisia rappresenta il terzo mercato di origine dopo la Francia e la Germania – è calato del 40,2 per cento nel primo quadrimestre, secondo l’Osservatorio nazionale del turismo. Di qui la richiesta, avanzata oggi al ministro Brambilla dal collega del governo tunisino, di volere includere nelle politiche internazionali del nostro ministero del Turismo un’azione volta a favorire il riavvio dei flussi turistici italiani verso il Paese nordafricano. 

In linea con le dichiarazioni del presidente Berlusconi durante la sua recente visita a Tunisi, il ministro Brambilla ha espresso solidarietà al governo e al popolo tunisino per le difficoltà e i disagi affrontati a causa delle tensioni nel nord Africa, in particolare del conflitto in Libia, e forte apprezzamento per il rispetto, garantito dalla parte tunisina, degli accordi internazionali in materia di immigrazione.

Il ministro Brambilla ha quindi comunicato al ministro Houas l’obiettivo del governo di arrivare ad una equa distribuzione tra l’Egitto e la Tunisia dei flussi turistici italiani che scelgono il nord Africa come destinazione per i propri viaggi all’estero – fino ad oggi la quota egiziana ha rappresentato più del doppio di quella tunisina – anche in ragione della forte necessità di  immediato sostegno che l’economia di quel paese richiede e degli importanti investimenti dei nostri imprenditori nell’economia turistica della Tunisia.

A tale scopo, nel corso dell’incontro, si è convenuto sulla strategia da adottare sotto ogni profilo e il ministro Brambilla ha accettato l’invito rivolto dal collega ministro Houas a programmare una visita nel suo Paese, che preveda anche l’incontro con le aziende italiane e la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per favorire la formazione delle loro figure professionali nei nostri istituti specializzati.