Italia, Spagna, Grecia o crociere? Ritardo nelle prenotazioni e preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Dopo gli avvenimenti di rivolta accaduti in Tunisia, Egitto, Libia e Siria, gli operatori e gli agenti di viaggio formulano con grande preoccupazione le ipotesi su come andrà la stagione. Le incertezze sono tante, il mondo turistico si è ristretto e la stagione, che dovrebbe già essere ben avviata, stenta a decollare. Si sta assistendo, da parte dei T.O., ad una vera e propria ricerca di alternative rispetto a quanto hanno già nella loro programmazione.
Non passa giorno, infatti, che operatori specializzati da anni su determinate destinazioni, di punto in bianco inseriscono tante altre mete nella loro programmazione in modo da compensare la scarsità di richieste per alcuni paesi non considerati sicuri dal nostro mercato.
La scelta balneare, dato il periodo, cade inevitabilmente su Italia, Spagna, Grecia, Caraibi in modo da offrire al turista italiano (quello che può ancora permettersi di viaggiare) destinazioni considerate sicure.
Parliamoci chiaro, l’inverno e la primavera sono stati un vero e proprio disastro. A soffrire di più e a farne le spese in misura maggiore sono stati soprattutto i T.O. specializzati sull’Egitto e sulla Tunisia, -i perché si son visti venir meno quella che era la linfa invernale-vitale di grandi e piccoli operatori.
Ma anche i dettaglianti sono stati coinvolti in questo mancato incasso, che ha sempre sostenuto le deboli entrate economiche del nostro periodo freddo.
Le due destinazioni, specialmente il Mar Rosso, erano quelle che facevano girare il “cash flow” nelle casse di tutti in periodi nei quali gli italiani hanno sempre prediletto recarsi in un posto caldo a poche ore di volo dalla propria città, e località come Sharm el Sheikh, Marsa Alam e Hurghada sono sempre state fra le mete preferite dai nostri connazionali. Abbastanza vicine all’Italia ma con un clima ben più caldo e con un rapporto qualità-prezzo ottimo, il Mar Rosso ha sostenuto, e non poco, il settore turistico italiano.
Il fallimento di Sprintours , l’ultimo che si conosca di aziende di un certo rilievo, rappresenta un po’ il fallimento di tutto il nostro settore. La sua chiusura, evidentemente legata moltissimo alla mancanza di entrate per i viaggi verso le 2 destinazioni del Nord Africa, ci fa comprendere – se ancora ce ne fosse bisogno – quanto sia fragile il settore e come sia facile cadere dalle stelle alle stalle.
Sembrava un’azienda solida, anche se erano circolate voci nei periodi in cui c’erano state le rivolte nei paesi in cui Sprintours era maggiormente coinvolto e “forte”, ma, come sempre, si era pensato ad un periodo momentaneo di difficoltà che si sarebbe risolto nel momento in cui nei due Paesi sarebbe ritornata la calma.
Ma così non è stato! Ed ancora oggi si fa fatica ad invogliare i nostri vacanzieri a recarsi in quelli che erano i loro luoghi preferiti per trascorrervi le proprie ferie.
I charter, chiaramente, sono diminuiti in maniera esponenziale e condivisi da più operatori, inoltre, cosa piuttosto contestata sia dai clienti che dai dettaglianti che sono i loro “interfaccia “, questi pochi aeromobili fanno un po’ il “giro d’Italia” per caricare passeggeri da ogni parte d’Italia. Sta capitando, infatti, che chi parte da Roma per recarsi a Sharm, si veda ‘dirottato’ su Verona, dove vengono imbarcati altri passeggeri e così, un viaggio che dovrebbe durare 3 ore, alla fine diventa un tour de force di quasi una giornata.
Certo, gli operatori lo fanno per poter proseguire in parte la programmazione, ma i clienti che pagano non amano questo genere di sorpresa, quasi sempre imprevista e comunicata un po’ troppo sotto data.
E’ un gioco alla sopravvivenza e alla speranza di riprendere a lavorare come prima, però, non sempre il metodo è quello giusto e sicuramente non è apprezzato da chi pensa di stare su un aereo un tot di ore e, invece, si ritrova a stare su una ‘navetta’ che spesso non ha neppure una logica: perché partire da Roma per Verona o Bologna e poi scendere per l’Egitto? Non sarebbe più logico il contrario? Far partire l’aereo dal nord e poi farlo scendere verso il sud…perderebbero tutti meno tempo e si capirebbe di più il discorso dell’unificazione di un aereo per prendere altri passeggeri da vari aeroporti.
Bene, tutti noi speriamo che la fiducia e la voglia di trascorrere una vacanza in luoghi vicini, economici e validi sotto ogni punto di vista, torni fra gli italiani, ma, di certo, credo che la paura di non farcela più a reggere una situazione come questa sia sempre più presente nella mente di chi opera nel turismo, dal più grande al più piccolo. I soldi che non entrano mandano a ”gambe all’aria” qualsiasi azienda che non abbia le spalle supercoperte.
Sicuramente gli operatori che hanno nella loro programmazione il prodotto Italia avranno pensato ad un’estate tutta Mediterranea, soprattutto concentrata sulle località balneari del Belpaese. Ma anche qui non è come si pensava perché ci sono avvisaglie negative anche per l’Italia, che veniva data per vincente in questa estate così incerta e piena di preoccupazioni per il suo andamento altalenante e non rispondente alle aspettative. Si cerca di correre ai ripari con offerte varie: nave gratis per la Sardegna anche se le compagnie di navigazione hanno raddoppiato i prezzi, bambini gratis, e prezzi già ribassati per l’altissima stagione. C’è massima prudenza fra i T.O. che, spesso, pur di non dire che la stagione va male, preferisce sempre ricorrere alla consueta bugia del “fatturato e numero di passeggeri aumentati rispetto all’anno precedente, nonostante la crisi”.
Ormai tutti dobbiamo fare i conti con una moltitudine di novità tecnologiche. Tutti gli hotel hanno un sito e, spesso, con poca onestà, rubano i clienti agli operatori che li pubblicizzano nei loro cataloghi perché vengono contattati direttamente dai turisti che chiedono lo sconto.
Se quest’estate è caratterizzata da un ritardo nelle prenotazioni degli hotel, villaggi o residence, d’altra parte si sta assistendo ad un ritorno agli anni ’60-’70, in quanto le famiglie hanno preferito affittare gli appartamenti nelle varie località balneari più vicine alle proprie abitazioni. Mi è stato riferito che per il mese di luglio è impossibile trovare un appartamento libero al Lido di Ostia, a 25 chilometri da Roma! Regressione? Crisi?
Sicuramente la situazione è abbastanza stagnante e poiché la gente è sempre più oppressa da ciò che viene detto dai nostri mass media, è diventata più oculata, più attenta al risparmio anche se in una casa non si fa una vera e propria vacanza.
Chi prenota lo fa approfittando delle occasioni che non mancano mai in un mercato incerto e instabile.
Tiene sempre il mercato degli Stati Uniti e di alcuni tour in altre parti del mondo che costano meno di una settimana balneare, ma non basta a ritirare su un settore che ogni anno sta perdendo pezzi importanti del tour operating e dei dettaglianti. L’Australia e la Polinesia, sono mete riservate a fasce di clientela piuttosto selezionata o ai viaggi di nozze, ma i matrimoni sono in diminuzione e, quindi, anche per queste mete le aspettative non sono positive.
Ma abbiamo delle eccezioni: le crociere.
Infatti, un concorrente divenuto sempre più agguerrito e concorrenziale rispetto alla vacanza nel villaggio dove i “figli” vengono presi in consegna da animatori e i genitori possono approfittare del tempo libero per riposarsi o praticare attività sportive , è la crociera, sempre più amata dagli italiani. Il successo di questa tipologia di vacanza, che sembra non conoscere crisi, è dovuto alla varietà e validità degli itinerari, alla certezza di una vacanza riuscita e senza brutte sorprese e al fatto che i figli che non hanno compiuto ancora 18 anni – e viaggiano nella cabina con i genitori – soggiornano gratis. E di questi tempi, con i portafogli sempre meno pieni e con l’incertezza di mantenere il proprio lavoro, non è poca cosa.
Però, se le prospettive per il traffico crocieristico sono abbastanza buone, come andrà l’Italia e il resto del Mediterraneo inteso come Spagna e Grecia? Oggi come oggi l’andamento delle prenotazioni non è positivo, e se c’è qualcuno che si azzarda a dire che i risultati fino ad oggi sono eccellenti, non credetegli. Siamo tutti capaci di dire che le prenotazioni e i passeggeri o sono raddoppiati. Se lo scorso anno abbiamo fatto partire per una certa destinazione 5 persone e quest’anno 10, è chiaro che abbiamo raddoppiato! Ma non sono i piccoli numeri a “far primavera”. Con le magre commissioni che vengono date dagli operatori ai dettaglianti, hai voglia a far partire clienti per poter dire che guadagni qualche soldo!
A proposito, perché i Cral hanno commissioni che le agenzie non hanno? Perché i T.O. devono creare queste disparità e altra concorrenza fra chi paga per avere una licenza, paga le tasse regionali e la CCV, paga i dipendenti, paga un locale superattrezzato per poter lavorare decentemente per i propri clienti epoi…arriva un vecchio cliente e ti dice che è partito con il Cral del “Pinco Pallino” perché ha pagato una quota agevolata? E quella parte di quota che è rimasta nelle tasche di chi si occupa dei viaggi dei dipendenti perché non può esserci anche nelle tasche degli imprenditori che sono in regola con tutte le normative vigenti per fare il dettagliante e che, sicuramente, sa fare il suo lavoro molto meglio di chi s’improvvisa agente di viaggio solo per interesse personale, pur avendo già tutto pagato – stipendio compreso?
Passano gli anni, ma questo è un vecchissimo problema che a nessuno interessa risolvere.
Ci sono forse troppi pezzi di pane da intingere nel sugo in pentola ancora sul gas?
A proposito, allegato al settimanale “Il Venerdì” di Repubblica del 17 giugno, c’era un piccolo folder di Welcometravel contenente offerte per l’Italia e l’estero di noti operatori con sconti ai clienti che una semplice agenzia non può neppure sognare di ottenere per sé stessa. E allora, in un’estate così disgraziata, con chi si vuole combattere-competere? Contro i mulini a vento?
Le normali agenzie di viaggio hanno già perso prima della partenza…
Liliana Comandè
Non si poteva essere piu’ chiari di così! Lavoro come dipendente in un’agenzia di viaggio che, dopo anni nel settore ha la fortuna (o la sfortuna) di non essere affiliata a nessun network o gruppo di acquisti, e, conoscendo anche altri colleghi e amici che stanno nei network parliamo delle commissioni che hanno con i vari tour operator. Ma vi sembra giusto che, se iomi volessi aprire una nuova agenzia di viaggio avrei come commissioni il 10% e loro (che hanno aperto comunque da poco tempo, ma solo perchè affiliati ad un certo network) hanno commissioni superiori al 20% e possono arrivare anche a tariffe nette scontatissime. Come possiamo competere? Come si fa ad aprire un’attività dove si perde già in partenza? Il nostro settore averbbe proprio bisogno di regole ferree, che da anni, anzi da secoli sembra non averne.
Buonasera a tutti…sono pienamente d’accordo con quanto è stato riportato in questo articolo dalla signora Liliana Comandè!!!Alla domanda che ha fatto: “perché i Cral hanno commissioni che le agenzie non hanno?” le rispondo io dicendole che ci troviamo in Italia (dove solo qui vengono fatte queste cose – tutti si credono agenti di viaggio -) e purtroppo i T.O. per vendere i posti (che ormai si sono comprati) non sanno più che inventarsi tranne che fare accordi particolari direttamente con i Cral delle grandi società come quello dell’AMA oppure degli aeroporti di Roma.
Un saluto da Roma
Cara Liliana io credo proprio che il male del nostro settore siano proprio gli appartenenti al settore stesso. Tour operator che danno tariffe bassissime e commissioni altissime ai vari “praticoni” (come li hai chiamati tu in precedenti editoriali!) Dei Cral e ai network, agenzie stesse che, pur di acchiapparsi il cliente riducono all’osso il loro utile,tour operator che vendono al cliente direttamente, agenzie che si piazzano sul web e danno prezzi bassissimi sempre concordati con I fornitori, edicolanti che si improvvisano agenti di viaggio,rimediano una ventina di persone e si fanno Il viaggio gratis grazie ad operatori accondiscendenti a prendersi 20-30 pax sicure ed immediate, e’ ora di fare un po’ il punto della situazione ed e’ ora che tutte le rotelle coinvolte nell’ingranaggio ritornino a girare insieme,altrimenti continueremo a stare fissi e fermi al palo e a piangere Il prossimo collega di turno che abbassa la saracinesca. In bocca al lupo a tutti.
Buongiorno a tutti…sono il proprietario di un’agenzia di viaggi in Puglia da ormai circa 12 anni pertanto ho avuto modo di vederne di tutti i colori. Proprio questa mattina è entrata una cliente che voleva prenotare un Hotel in Sardegna presso la mia agenzia. La cliente aveva in mano un prezzo più basso che gli aveva fatto direttamente la struttura e sentendo tutti gli operatori con cui lavoro, ormai da qualche anno, nessuno era in grado di darmi la stessa quotazione…di questo passo dove andremo a finire???Se tutti i clienti fossero cosi (che prima di prenotare in un’agenzia fanno la lista della spesa in giro, soprattutto direttamente dai proprietari delle strutture ricettive) che fine faranno le agenzie di viaggi???
Cara Liliana, sai come vedo io l’estate 2011? La peggiore in assoluto degli ultimi anni. Le avvisaglie ci sono tutte e, come ripeti sempre nei tuoi editoriali, è per mancanza dell’attore principale: il cliente.
Cercasi cliente disperatamente, questo è il cartello che dovremmo esporre in vetrina assieme alle locandine dei viaggi che esponiamo.
Anch’io ho trovato con il Venerdì di Repubblica il piccolo catalogo con le varie offerte e mi è venuto un senso di nausea soprattutto pensando al fatto che Costa Crociere, ormai proprietaria delle Welcometravel, se non ricordo male, quando incominci a lavorare con lei ti fa firmare di essere un’agenzia che tiene in regola i suoi dipendenti che segue un’etica professionale ecc…Alla faccia dell’etica! Il fatto è che con i soldi puoi fare tutto. Anche le porcherie di applicare prezzi stracciati ai clienti direttamente, e non solo quelli delle crociere ma anche quelli degli altri operatori. Di questo passo faremo tutti la fine di Sprintours e gli altri nomi eccellenti degli anni passati. Grazie Liliana e buona giornata.
Se il buongiorno si vede dal mattino, il mattino è già abbastanza buio. Io la vedo proprio brutta questa estate. In quanto alle case in affitto, anche da noi in Calabria è in aumento questo fenomeno, a parte il fatto che ci sono tante persone del centro sud che la casa se la sono proprio comprata, grazie ai prezzi bassi, e ci vengono a trascorrere le vacanze. Piangiamo per Sprintours, per i Viaggi del ventaglio, per Eurotravel e per tutti quelli che hanno chiuso i battenti per mancanza di soldi. E noi? Quanti soldi abbiamo noi che facciamo i salti mortali per portare a casa uno stipendio e pagare quello dei pochi impiegati che abbiamo? La vedo nera cara Liliana, proprio come te.
Cara Liliana, da noi la situazione, per lo meno per quel che riguarda la mia agenzia non è poi così terribile, anche se riceviamo tante richieste di preventivo e ne concretizziamo solo una piccola parte. Ci stiamo salvando con la Spagna e la Grecia, anche se non c’è un vero e proprio grosso lavoro. Sono speranzoso, non in una ripresa, quella la vedo ancora lontana, ma nella sopravvivenza dell’agenzia presso la quale lavoro e che mi permette di mantenere me e la mia famiglia. Cordiali saluti.
Quello che è successo in Egitto e in Tunisia ha messo a terra anche noi piccole agenzie che vivevamo come i tour operator di queste destinazioni nel periodo invernale e primaverile. Ora è un disastro. Convincere i clienti che ora è tutto tranquillo e non c’è nessun problema e una cosa molto ardua. Hanno paura e contro la paura non ci si può fare niente. Certo il prezzo era competitivo anche rispetto a destinazioni italiane che stiamo spingendo al massimo, soprattutto per la Sardegna dove c’è la nave gratis e la Puglia che è la più richiesta fra le destinazioni del sud. Ma è poca cosa. Saluti cari
Io, dopo qualche anno
Dopo 4 anni di lavoro come dipendente in un’agenzia di viaggio, avevo deciso qualche mese fa con un amico di aprire la mia agenzia. L’avevo sempre immaginata come qualcosa che rappresentasse la mia passione, la mia fantasia, la mia voglia di continuare malgrado tutto di fare questo lavoro. Ebbene, sono stato costretto a cedere alle regole del mercato. Ho dovuto aprire un’agenzia in franchising con un network, visto che non avevo possibilità di avere delle commissioni così alte nonostante tutte le mie conoscenze e contatti accumulate negli anni di esperienza. Per ora le richieste di preventivo sono tantissime, ma in quanto a concretizzazioni della pratiche siamopiuttosto fermi per essere fine giugno. Dobbiamo continuare a sperare in agosto e luglio? O forse arriveranno a settembre? O è il caso che le associazioni di categoria facciano qualcosa per smettere di farci aspettare tempi migliori che sembrano non arrivare mai? Un saluto da Roma
Gentilissima signora Comandè, sono una dipendente alitalia e volevo sinceramente complimentarmi con lei per gli splendidi articoli che spesso scrive!!!
Grazie mille
Cara Liliana, ormai il vaso di Pandora è aperto e , ahimè, anzi ahinoi, credo proprio sia difficile richiuderlo in tempi brevi. Lavoro in un’agenzia dettagliante e la crisi in Egitto,Tunisia e paesi limitrofi ci ha portato via una buona fetta di fatturato. Difficile trovare altre mete così vicine, a costi contenuti, certo Grecia e Spagna non sono carissime ma abbiamo ridotto il campo. E l’Italia? Non sta andando benissimo anche perchè una famiglia di 4 persone con bambini, è ovvio che scelga una crociera dove sono serviti e riveriti da mattina a sera anzichè un appartamento dove la mamma deve fare lo stesso lavoro di tutto l’anno. Non siamo competitivi…..ma questo era il tema del precedente editoriale no? Mi unisco all’in bocca al lupo di Giusy. Saluti
In un momento così particolare (per usare un eufemismo) del settore turistico, non sarebbe il caso che ognuno facesse il proprio lavoro? Gli hotel dovrebbero pensare ad accogliere i clienti mandati dalle agenzie, non ad ostacolarle applicando prezzi più bassi, i clienti ad affidarsi alla propria agenzia di fiducia (come una volta) invece di fare la spesa qua e là per strappare € 10 di sconto, e noi agenti che possiamo fare? L’unica risposta che mi viene in questo momento è incrociare le dita.
Gent.le Sig.ra Comandè al solito quando leggo i suoi articoli continuo a chiedermi perché non ha più voce nel ns settore visto è l’unica che fa sempre un quadro preciso e veritiero della situazione!E che non ha paura di dire le cose come stanno!
Proprio ieri in riunione facevamo un punto dell’andamento della stagione e certamente tutto è tranne che positiva! come scrive? “siamo tutti capaci di dire che le prenotazioni e i passeggeri o sono raddoppiati. Se lo scorso anno abbiamo fatto partire per una certa destinazione 5 persone e quest’anno 10, è chiaro che abbiamo raddoppiato! Ma non sono i piccoli numeri a “far primavera”!”..appunto!..solo a parlare siamo tutti bravi e fin quando non ci sarà qualcuno a “regolare” la situazione andrà solo che peggiorando!Cero è che la speranza è l’ultima a morire e per me che lavoro nel settore da circa 30anni credo ancora qualcosa di possa fare!
Olga ADV Sicilia
Carissima Liliana sai come vedo l’estate 2011?
Peggio della passata!Peggio degli anni passati!
Qua si pensa alla crisi degli altri paesi ma noi?
Ma il turismo ha preso questa piega anche all’estero?
Da quello che mi raccontavi al rientro del tuo ultimo meraviglioso viaggio di gruppo Interline non è proprio così..
Se continuano ad esserci queste realtà che rovinano il mercato non andremo da nessuna parte!Noi si che nella piccola realtà ci facciamo in quattro e il possibile per arrivare a fine mese non solo per coprire le spese ma per avere un guadagno e cosa importante quella di soddisfare il cliente..perché a loro interessa solo il fatturato e nulla di più!..magari si spacciano per agenti di viaggio ma mi domando se lo sono realmente..
Chissà dove arriveremo!grazie come sempre!
Vogliamo parlare dei sales degli operatori che dicono che vendono e confermano una marea di pratiche al giorno e poi, se chiami le ragazze del booking ti dicono che, a 5-6 giorni dalla partenza hanno ancora una ventina di posti volo liberi? Ma la smettessero di chiacchierare, gia’ bastano i nostri politici a farlo senza avere il minimo interesse per il nostro settore, per le nostre imprese e per il nostro stipendio mensile.
Sono agente ormai da molti anni e credo di non aver mai visto così poca gente entrare nella mia agenzia nel periodo di giugnp, è vero che il nostro paese sta vivendo un periodo particolare, è vero anche che a causa di tutto quello che sta accadendo nel mondo le persone siano anche un po’ scoraggiate a partire e che le possibili meta si siano ristrette. Ma il problema principale è la concorrenza ormai insostenibile con i grandi network che avendo commissioni altissime riescono a fare quote imbattibile. E spesso un agenzia aperta da un 1 mese appartenente ad un network ha prezzi molto più concorrenziali della mia agenzia che ormai è aperta da 15 anni.
Io tutti i giorni mi domando : di questo passo dove andremo a finire?
cordiali saluti
Luca
Non rimane che rimboccarsi le maniche e fare del proprio meglio, nella speranza che mete come il nord africa tornino ad essere appetibili per il turista italiano. Anche se la concorrenza si fa sempre più dura e meno leale. Rimango comunque positiva, perchè dopo una discesa c’è sempre una ripresa, forse servirà a togliere dal mercato quelle imprese improvvisate che tanto hanno distrutto il mercato turistico rovinando l’immagine dell’Italia e del suo turismo. Non bisogna abbattersi anche se non siamo aiutati dalla politica, sempre impegnata a guardare altrove. Saluti
Buongiorno sig.ra Comandè, sono una new entry nel settore e gli inizi non sono dei migliori. Mi aspettavo di arrivare in agenzia e trovare i colleghi con le mani nei capelli per le prenotazioni, clienti in ufficio e telefonate ma niente di tutto questo. Lo sconforto maggiore sono i racconti dei colleghi più “anziani” quando ricordano che anni fa in questo periodo non avevano neanche il tempo di fare una brevissima pausa caffè o addirittura scambiarsi una battuta nell’arco di tutta la giornata, un cliente usciva e altri due entravano e contemporaneamente erano al telefono e controllavano le disponibilità dei voli sul Crs. Certo, sarebbe stato un inizio più difficile per me, ma sicuramente più gratificante e istruttivo. Riuscirò mai a trovarmi nel panico dell’alta stagione??? Magari, ne sarei veramente felice…per tutti noi. Un saluto da Reggio Emilia.
Forse davvero faremmo bene a vederla in maniera positivo come la collega Mara. Inutile piangersi addosso, inutile dire sempre la stessa storia, che ci sono pochi clienti e che nessuno fa niente. Iniziamo a farlo noi. Attraverso i forum, i blog, le pubblicità, facciamo rientrare le persone in agenzia. Nessun dei politici si occupa di noi? Pensiamo ad elaborare, su questo fantastico spazio che si crea ad ogni editoriale (e di questo laringraziamo infinitamente cara sig.ra Comandè) per tirare fuori non solo piagnistei, ma anche idee e innovazioni da proporre. L’unione fa la forza, invece di tenere duro e basta iniziamo a reagire e a ragionare. Forza !
Caro Giorgio, dal suo commento sembra che l’unica risposta possibile che le si possa dare è che debba anche lei far parte di un network…altrimenti non potrà sopravvivere. Io, però, non credo a questi sconti così favolosi, tranne quando hanno le tariffe nette. Per il resto, non le consiglio proprio di mettersi in proprio. Non sono i tempi giusti per aprire un’agenzia.
Cara Martina, torniamo al solito discorso che questo mercato malato è stato creato proprio dai T.O.?
Il problema è che nel settore non esiste alcuna unione. Ci sono solo agenzie che guardano solo al loro lavoro e basta. Tutto ciò che accade intorno sembra non riguardare anche loro. E questo è il pù grosso male che affligge la categoria.
Caro Danilo, sono contenta che la sua agenzia abbia del lavoro che le consenta di pagare gli stipendi ai suoi dipendenti. Le auguro di continuare a lavorare nella stessa agenzia per molti altri anni. Cordiali saluti anche a lei
Cara Cinzia, quello che è successo nell’Africa del Nord ha messo a terra tutti quanti, nessuno escluso. Il problema è proprio quello della paura da parte della gente a tornare nei luoghi che erano tano gettonati e l’ossigeno per tutto il settore . Ci auguriamo che presto si possa ritornare alla normalità. Cari saluti anche a lei.
Caro Fabrizio, dobbiamo soltanto sperare in luglio e agosto, altrimenti, a fine stagione estiva bisognerà stare molto attenti a fare prenotazioni con parecchio operatori. La situazione è critica e bisogna stare con gli occhi molto ma molto aperti per non trovarsi con i clienti prenotati e pagati ai T.O. e dover ripagare ancora se chiudono.
Grazie Arianna, i suoi complimenti mi fanno molto piacere.
Cara Barbara, i prezzi dei soggiorni in Italia spesso sono più alti di quelli di una vacanza all’estero, volo compreso. Spero in una ripresa del mercato nel più breve tempo possibile. La situazione è veramente critica, ma, alla luce di ciò che sta accadendo da noi – con il pericolo di fare la fine della Grecia (cosa piuttosto concreta) – si immagini se il Governo sta pensando al turismo!
Sì, caro Manuel, ognuno dovrebbe fare il proprio lavoro, ma siamo in Italia e sembra che tutti possano fare quel che vogliono. Abbiamo il libero mercato, e questo è uno dei risultati!
Cara Olga, sì, si potrebbero fare parecche cose, ma, come ho già scritto altre volte, io non ho voce in capitolo. Non sono un’autorità, né sono un presidente di una delle Associazioni di categoria – che pure hanno i loro bei problemi e difficoltà per farsi sentire dal nostro Ministro del Turismo. E poi…è vero, basta dire che si è raddoppiato il numero del fatturato per sentirsi, o far credere, di essere fuori da ogni pericolo. Ma la crisi c’è per tutti, nessuno escluso, e con questa bisogna fare i conti.
Cara Giuseppina, lo ripeto anche a te.: non sono rose e fiori neppure per i T.O., anzi, non se la stanno passando affatto bene. E questo non ci conforta né consola.
Caro Franco, spesso il nostro settore, come tanti altri, è pieno di quaquaraqua, non lo sapeva?
Caro Luca, dove andremo a finire? Se ascolta qualche telegiornale o legge qualche giornale si sarà accorto che il Sistema Paese sta andando alla deriva. Sta camminando su una lama di rasoio. Ed è questo che mi preoccupa maggiormente. Cordiali saluti
Cara Mara, mi piace il suo ottimismo. Spero che venga premiato. Io ho qualche dubbio…
Cara Elisa, quello che le hanno raccontato i colleghi più anziani è proprio vero e, le assicuro, che era esaltante vedere l’agenzia sempre piena di clienti e sentire il telefono squillare in continuazione. Oggi, con l’avvento di Internet, la gente è diventata di una pigrizia incredibile. Non ha neppure voglia di uscire di casa e fa tutto online anche con le agenzie. Ormai anche i biglietti aerei si stampano e si inviano via e-mail. Le auguro di trovarsi “nel panico” dell’alta stagione, come lo auguro a tutti gli ADV.
Caro Enrico, sono qui che attendo anche le vostre idee e le innovazioni. Immagino sia giovane e, quindi, dovrebbe avere idee “più fresche” rispetto a quelle di colleghi più “navigati”. Forza, sì, lo dico anche a lei – però.
Bravissima la ns. Don Chischiotte, finalmente qualcuno che dice la verità, quella che dovrebbe essere l’alta stagione è partita veramente male. Vuoi la crisi nei paesi del Nord Africa, vuoi i vari Network, vuoi la crisi generale che costringe le persone a pensare prima a pagare bollette,mutui e poi,se avanza qualcosa, a pensare ad una vacanzetta,insomma non ci resta veramente che combattere contro i mulini a vento. Cordiali saluti.
Speriamo di distruggerli al più presto questi Mulini a vento, Cordiali saluti anche a lei caro Leonardo.
Cara Liliana,con la tua grande conoscenza del settore e la grande professionalità che ti contraddistingue hai analizzato nel modo più efficace e ahimè più realistico,l attuale momento,se si può parlare di un momento,che attraversa il settore turistico.Sicuramente è una stagione all insegna dell incertezza e della criticità,caratteristiche che spesso e volentieri,si accompagnano al disservizio.Il blocco,di fatto delle destinazioni nordafrcane,Mar Rosso e Tunisia,ha messo incrisi il tour operating nei mesi invernali e primaverili togliendo loro liquidità;ma il problema si pone a tutt oggi perchè queste mete stentano a ripartire,a differenza del passato quando l Egitto fu colpito da attentati,perchè non si hanno notizie certe sulla situazione politica;anzi per esser più precisi,non si ha nessuna notizia…..e le stesse compagnie di crociera fino ad oggi hanno saltato le tappe di Tunisi d Alessandria d Egitto.Già le compagnie di crociera …forse le uniche a sorridere nel settore tour operating:la formula dei ragazzi gratis fino a 18 anni ha un forte appeal sul cliente(che i conti però deve farli a crociera finita…)sottraendo clientela ai villaggi…E il mare Nostrum?certamente avrebbe potuto beneficiare in misura notevole delle disgrazie altrui,ma dalle nostre parti il sistema dei trasporti oltre ad essere deficitario,per l occasione è diventato anche improponibile come prezzi:capita spesso che il trasporto costa più del servizio a terra;il caro-traghetti ma anche voli è sotto gli occhi di tutti.Sul discorso dei Cral,dei portali e di tutti i più disparati concorrenti che le agenzie di viaggio tradizionali devono affrontare non posso che condividere totalmente il tuo pensiero:in queste condizioni è una battaglia persa in partenza a meno di non azzerare i margini di guadagno;e qui il settore sconta le sue storiche divisioni e la mancanza di compattezza;divisioni di cui hanno beneficiato altri settori che magari oggi hanno portato all estero le proprie unità produttive.Un caro saluto
Rino Siconolfi
Caro Rino, come vedi siamo in perfetta sintonia. Peccato non poter agire insieme per poter cambiare la situazione.
Un caro saluto.
In tutti questi bei discorsi, il mio pensiero va a tutti i dipendenti della Sprintours, che si aggiungono a quelli della Ventaglio, a quelli di Eurotravel, ai cassaintegrati di altri tour operator anche grandi che non fanno sapere la loro reale condizioni (e non mi semrba giusto fare nomi), e a tutte quelle agenzie di viaggio piccole e medie che si ritrovano nella stessa condizione di dover mandare a casa i propri dipendenti perchè sommersi dalle spese non compensate dagli introiti che stentano ad arrivare.
Anch’io cara Romina. In periodi neri come questi sarà difficile trovare per quei dipendenti rimasti senza lavoro trovarne uno nel nostro settore. A meno che non vengano presi solo per la stagione estiva. E questo non è consolante lo stesso.
Io direi che oltre ad essere preoccupata per la situazione turistica, anche se in televisione danno notizie contraddittorie, sono anche stanca di fare preventivi su preventivi per viaggi last minute chiaramente a costo zero. Come se gli operatori stessero lì in attesa del furbastro di turno che pensa di trovare il viaggio sognato quasi “gratis”. Hanno certe pretese che a volte ti verrebbe voglia di mandarli proprio a quel paese. Rispetto per il tuo lavoro non esiste proprio. Ti fanno solo perdere tempo e basta. E di questi tempi vorremmo concretizzare le richieste e non fare gli scribacchini all’email.
Cara Luciana, purtroppo questa è ormai una prassi che si ripete in tutte le agenzie. Bisogna avere pazienza e sperare che su 100 richieste di preventivo, almeno 5 si riescano a concretizzare. Sono tempi duri con clienti smaliziati e maleducati.
Cara Liliana. è vero il mondo si sta rimpiccolendo e ciò che è avvenuto in Egitto qualche giorno fa mi ha fatto definitivamente pensare al fatto che per questa estate l’Egitto sarà out dalle richieste e vendite. Cosa ci rimane? L’italia? A volte è troppo cara! La Grecia? La gente se la prenota online come fa per la Spagna e tante altre destinazioni. I viaggi di nozze sono sempre più in diminuzione e allora addio viaggi che ti potevano dare fatturato e utile. Cosa rimane? Gli Stati Uniti? Anche se il dollaro non è molto alto la quota dei viaggi è di una certa consistenza. L’Oriente? Sai quanta gente non va in Cina o in Tailandia perché pensa alle radiazioni provenienti dal Giappone? Io non so se la gente paurosa capiti tutta nella mia agenzia, ma è certo che oltre alle crociere, come hai scritto anche tu, e qualcosa sull’Italia, la Sardegna quando c’è la nave gratis e la Puglia, non si va oltre. Anche la Spagna e la Grecia nella mia agenzia non si vende poi tanto. Passiamo giornate dove non entra neanche una persona e mi domando: ma anche in altre succede la stessa cosa? E dove sta la ripresa del turismo che decanta la nostra televisione? Mi scuso per lo sfogo, ma sono talmente avvilito da pensare seriamente di vendere la mia agenzia e cambiare mestiere. Buona giornata
Caro Gregorio, certo che non è facile essere ottimisti in questa situazione, anche se sembra che ci sia una piccolissima, ma proprio piccolissima ripresa di qualche prenotazione, soprattutto per l’Italia. Come hai detto tu dove si spende meno e le sempre verdi e benedette crociere, che danno un po’ di ossigeno alle ADV. Credo che la tentazione di vendere tutto non sia venuta soltanto a te. Ne sento talmente tanti di sfoghi telefonici di agenti che, ti assicuro, molti vorrebbero dar via quella che fino a qualche anno fa era la loro vita e che oggi sentono essere un po’ la loro”morte” lavorativa. Resistiamo ancora fino alla fine dell’estate e…poi faremo tutti 2 conti per capire dove sta andando questo nostro mondo e se abbiamo ancora bisogno della “bombola di ossigeno” per respirare. Buona giornata anche a te.
“A proposito, allegato al settimanale “Il Venerdì” di Repubblica del 17 giugno, c’era un piccolo folder di Wellcometravel contenente offerte per l’Italia e l’estero di noti operatori con sconti ai clienti che una semplice agenzia non può neppure sognare di ottenere per sé stessa. E allora, in un’estate così disgraziata, con chi si vuole combattere-competere? Contro i mulini a vento?”. Ciao Liliana, riporto per intero questa tua frase che dovrebbe farci aprire gli occhi sulle “porcherie” che subiamo anche da parte di chi fa tanto il pulito. E allora ho deciso di non vendere più gli operatori che danno tariffe scontatissime a Wellcometravel e di premiare quelli che per fortuna ancora sono puliti e vendono solo attraverso noi dettaglianti. E’ una scelta la mia che dovrebbero seguire anche gli altri. Io non sono per “se ti danno uno schiaggo porgi anche l’altra guancia”. Se mi danno uno schiaffo io lo restituisco. Qui non si tratta di concorrenza sleale, ma slealissima e allora non ci sto proprio a premiare chi mi vuole far fuori.
Grazie Sabrina, sono d’accordo con te. Questi operatori non vanno premiati, ma puniti. E’ anche colpa loro se il settore è diventato quello che è oggi. Una jungla nella quale vige la legge del piu’ forte. Ma se tutti facessero come te, probabilmente dovrebbero/potrebbero ritornare sui loro passi. Di certo non potrebbere vivere con le prenotazioni delle loro agenzie personali. In quanto alla lealtà…chi è che ne conosce piu’ il significato?
Mi trovo d’accordo con Gregorio, io a fine anno deciderò se continuare ad andare avanti in questo modo oppure chiudere, e sono piu propenso per questa ultima decisione. Sono veramente stanco di vivere alla giornata e non sapere se alla fine del mese potrò pagare lo stipendio alle due impiegate che ho nella mia agenzia. Per fortuna mia moglie lavora in un altro settore e una entrata sicura l’abbiamo ogni mese. Ma non è umano vivere con questa angoscia ogni giorno. E poi parlano delle preoccupazioni dei dipendenti. Ma noi piccolissimi imprenditori cosa siamo? Ha ragiorne lei Liliana, quando dice che noi siamo gli altri precari della società, con la sola differenza che noi ci abbiamo messo e rimesso tutti i nostri risparmi in questa attività. Ho anch’io un grande avvilimento. Cari saluti