Arrivano i primi segnali di ripresa per l’estate 2011 che, se per l’outgoing non si fa ancora vedere e le imprese del settore registrano un sostanziale pareggio rispetto allo scorso anno, per l’incoming evidenzia un buon incremento (+ 13%) rispetto all’andamento registrato nel corso del 2010.
E’ quanto è emerso dallo studio che la Fiavet Lazio ha condotto per monitorare l’avvio della stagione estiva che per il presidente della Fiavet Lazio, Andrea Costanzo, evidenzia “un segnale positivo importante con un’inversione di tendenza rispetto alle situazioni difficili del passato”.
Un messaggio di ottimismo soprattutto per l’incoming laziale che vede, verso tutta la Regione, e non solo Roma, un incremento a 2 cifre dei flussi turistici. “Ci attestiamo intorno ad un 13-15%, a seconda delle destinazioni, in più rispetto al 2010 – dichiara Costanzo – Il Lazio rappresenta la meta ideale per gli europei: sta riprendendo quota il mercato spagnolo, francese, inglese, svizzero ed austriaco; la Germania poi, grazie all’economia tedesca in recupero, conserva un peso significativo sul totale delle presenze per la nostra Regione. Il budget medio di spesa si attesta sui 120 euro giornalieri in linea con il 2010.
Il mercato russo è senza dubbio quello disposto a spendere di più con 190 euro in media al giorno, senza considerare poi la fascia d’elite russa. Per questo segmento turistico in particolare possiamo parlare di una crescita intorno al 25-30% grazie alla grande richiesta dei centri benessere e del mare anche in mesi per noi freddi. Sta andando molto bene anche la domanda dagli USA (+12%), dal Sud-America (+14%), dal Canada (+15%), e dai nuovi mercati, Cina, Corea e India (+18%).
Nonostante i drammatici eventi naturali che hanno sconvolto il Giappone, resta forte la voglia di viaggiare e di tornare alla normalità: sono ovviamente diminuiti gli arrivi dal paese asiatico (-16%) ma stiamo registrando una lieve ripresa dei flussi che mantengono una spesa media di 150 euro al giorno.
Nessun effetto negativo, pertanto, a seguito dell’applicazione della tassa di soggiorno a Roma, elemento che il turismo ha digerito senza problemi”.
Molte le richieste anche per tour individuali grazie alle tante attrattive del periodo. La Capitale e tutta la Regione offrono luoghi d’arte, cultura, enogastronomia, divertimento, shopping e anche quest’anno un’estate ricca di eventi, mostre e manifestazioni: a Roma, per tutta l’estate, gli spazi museali della città saranno aperti al pubblico ogni sabato sera e questo ha provocato una crescita di interesse verso il nostro territorio. Non possiamo dimenticare poi l’offerta termale del Lazio per coniugare la voglia di una vacanza con la ricerca del benessere psico-fisico.
Il Presidente conclude evidenziando che “sul versante outgoing la crisi economica incide ancora sui costi, sulle destinazioni e sulla durata dei viaggi. La crisi del nord Africa, inoltre, ha determinato un forte rallentamento delle prenotazioni e, di fatto, coloro che solitamente scelgono tali destinazioni nella primavera o inizio estate, ancora non hanno prenotato la loro vacanza; ci aspettiamo pertanto un recupero delle prenotazioni nel periodo settembre ottobre. Per adesso però, ai fattori elencati si aggiunge la riduzione del 90% del traffico per il Giappone e del 100% del traffico verso la Libia.
Rimane la tendenza a prediligere il mare, soprattutto l’area del Mediterraneo. Prima fra tutte la Spagna, con le Baleari e le Canarie, con un incremento del 15%, la Turchia, gettonatissima, registra un + 12, la Grecia è meno richiesta nonostante le tariffe convenienti, prova ulteriore di come l’instabilità politica porti sfiducia nella clientela. Comprensibile quindi anche la lenta ripresa verso i paesi del nord Africa, primo tra tutti l’Egitto con Sharm El Sheikh, dove i flussi da tutta Europa hanno ripreso totalmente da tempo, tranne che per gli Italiani, più lenti a riprendere fiducia. Per il lungo raggio tengono bene i sempreverdi Caraibi e Stati Uniti. In forte ascesa le destinazioni del centro Africa quali Kenya, Madagascar e Mozambico con incrementi medi del 6%. Per quanto riguarda l’Italia le mete più richieste sono la Puglia, in particolare il Salento, la Sicilia e la Toscana, destinazione quest’ultima preferita anche dal turismo G&L”. La Sardegna, inizialmente evitata dall’utenza a causa del forte rincaro delle tariffe del trasporto marittimo, sta riprendendo quota, grazie all’abbassamento di dette tariffe a seguito del posizionamento sul mercato della compagnia Saremar, sponsorizzata dalla Regione Sardegna”.