di An.Se.

La vecchia abitudine del “tutto chiuso per ferie” sta cambiando. Basta fare un giro per le città per scoprire che non sono vuote affatto e quel senso di vuoto e desolazione estiva non esiste più. Oramai, sempre di più gli italiani scoprono i vantaggi, soprattutto economici, delle vacanze al di fuori dei picchi dell’altissima stagione.

Anche la stagione estiva 2011, partita lentamente, sta registrando una graduale ripresa delle vendite.

“Possiamo comunque sin da ora – afferma Roberto Corbella, Presidente di ASTOI – identificare alcune tendenze, tra cui quella delle prenotazioni sotto data e di una maggiore distribuzione delle vacanze durante il periodo estivo. Meno ferragosto ma crescita per fine agosto e per settembre”.

 

La durata media, più breve del passato, si attesta intorno ai 12 giorni. Le incertezze economiche e la oggettiva difficoltà a far quadrare il bilancio di molte famiglie, hanno indotto molti italiani a ricercare un rapporto qualità-prezzo ancora più vincente ed anche a spalmare la vacanza su più periodi, di alta/media stagione, con una diminuita concentrazione nei periodi di altissima. In questo modo, i vacanzieri sono riusciti a cogliere prezzi più vantaggiosi, abbinati ad una migliore fruibilità delle località turistiche. Secondo ASTOI, per quanto riguarda le mete più in voga, chi è rimasto in Italia ha rivolto le sue preferenze alle destinazioni mare, scegliendo Puglia, Sardegna, Sicilia, Emilia Romagna Toscana e Marche. Per quanto riguarda il corto raggio, fanno la parte del leone la Spagna, con Baleari e Canarie, e la Grecia insulare. A seguire Croazia e Turchia, mentre è in ripresa l’Egitto, con le località balneari del Mar Rosso e Marsa Matrouh. Sul lungo raggio, si registra un buon andamento per i Caraibi (Messico, Cuba e Santo Domingo), gli Stati Uniti e, a seguire, per l’Oceano Indiano, con Seychelles, Mauritius e Maldive. Sempre bene la Thailandia, mentre la Cina è in crescita. Buone le prenotazioni delle crociere, che riscuotono il favore di un pubblico molto eterogeneo, con un aumento tra l’altro per quelle in nord Europa.

 

AnSe.