Il presidente di FIAVET Nazionale, Cinzia Renzi, ha scritto una lettera al Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, per esprimere l’apprezzamento dell’Associazione per l’impegno preso dal Ministro ad intervenire affinché non si aumenti l’aliquota Iva nell’ambito della manovra correttiva bis allo studio del Governo.

 

Un incremento dell’Iva anche di un solo punto percentuale o dello 0,5%, infatti, genererebbe indubbi effetti negativi, quali la contrazione dei consumi con un effetto recessivo sul PIL, una spinta inflazionistica ed una minore competitività dell’offerta turistica italiana nel mercato internazionale.

 

Oltre alla netta contrarietà all’aumento dell’Iva, non solo per il momento ma anche e soprattutto nella prevista riforma fiscale, Fiavet ha rimarcato al Ministro Brambilla l’esistenza di settori specifici all’interno del comparto turistico, tra cui quello delle agenzie di viaggi e dei tour operator, che non possono avvantaggiarsi dell’aliquota Iva ridotta al 10% bensì sono costretti ad applicare l’aliquota standard del 20%.

 

Con l’occasione, il presidente Fiavet ha anche ribadito al Ministro la necessità di una profonda revisione del regime speciale IVA per il comparto turistico (art. 74-ter del DPR n. 633/72), progetto che attualmente è in fase di stallo al Consiglio Europeo. “L’auspicio – ha dichiarato Cinzia Renzi – è che, anche grazie ad un diretto intervento del nostro Ministro del Turismo, il negoziato per una reale modernizzazione del regime speciale IVA possa riprendere al più presto, al fine di  giungere ad una maggiore armonizzazione anche nell’applicazione delle aliquote IVA nell’ambito dei diversi Paesi europei”.