Il Partito democratico lancia la sua proposta per rilanciare il turismo italiano: ridurre l’Iva sui prodotti turistici dal 10% al 7% dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2014. Un provvedimento transitorio dunque, che cerca di mettere un argine alla crisi che stiamo vivendo e da cui non sfugge certo il settore del turismo.
La proposta (in controtendenza rispetto al chiacchiericcio di queste settimane che invece parla di un aumento dell’Iva al 21% sui beni di consumo) è stata avanzata da Vidmer Mercatali, capogruppo Pd in Commissione Bilancio al Senato, e Armando Cirillo, responsabile turismo per i democratici: “Al termine di questo periodo – dicono i due – dopo una valutazione degli effetti della norma, il Governo sarebbe poi chiamato ad adottare le iniziative necessarie, in sede europea, per il riconoscimento di questa riduzione”.
Ai democratici, inoltre, non è andata giù la norma “taglia ponti”, che, oltre al valore simbolico di alcune ricorrenze (Primo maggio, 25 aprile) danneggia il turismo, visto che priverebbe il settore di oltre 5mld di euro. Un colpo forse mortale per tantissime aziende che a fatica riescono a mantenersi a galla. Finora.